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C’era anche mister Semplici tra i partecipanti dell’incontro tra i rappresentanti della classe arbitrale e gli allenatori della serie A, organizzato nella sede della Lega Calcio a Milano. L’allenatore della SPAL ha sacrificato la seduta di allenamento del mattino (diretta dal suo staff) per approfittare di un momento di confronto definito “il più interessante mai realizzato” dal presidente dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri) Marcello Nicchi.
 


Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il designatore arbitrale Nicola Rizzoli ha trascorso due ore con i tecnici per fare il punto sull’utilizzo del VAR e rispondere a tutti i quesiti del caso. “L’utilizzo uniforme che auspicavamo a inizio stagione – ha detto Rizzoli – non è ancora stato raggiunto. Nelle prime 120 partite del campionato abbiamo commesso 7 errori, tutti evitabili. Uno in meno dello scorso campionato: si può e si deve comunque migliorare“.
Rizzoli ci ha tenuto a spiegare che le modifiche al protocollo non hanno ristretto l’ambito di utilizzo del VAR: “Con l’aggiunta della parola ‘evidente’ accanto a ‘chiaro errore’ si intende che l’infrazione per poter essere rivista al video deve effettivamente provocare una caduta, o un fallo da rigore, insomma uno di quegli episodi che rientrano nel protocollo. Ma non è vero che viene usato di meno: ci sono stati 657 silent check nelle prime 12 giornate, più di quanti ce ne fossero stati nella scorsa stagione. E gli interventi VAR sono diminuiti solo di due unità. Certo, andare al monitor qualche volta in più non costa niente. Questa è l’indicazione che abbiamo dato dopo le prime giornate: se a fine stagione saremo ricorsi al video 5-6 volte in più sarà meglio che esserci andati altrettante volte in meno“.



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