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A volte bastano i numeri per spiegare la forza di una squadra: la Juventus in dodici giornate di campionato ha lasciato solo due punti per strada conquistandone 34 sui 36 disponibili: mai nessuno c’era riuscito in Serie A prima d’ora. I bianconeri, malgrado una serie di fastidiosi infortuni, sono in uno stato di forma impressionante e non sembrano avere rivali per l’ottavo scudetto consecutivo. Solo 8 gol subiti, poco più di uno ogni due partite, 26 quelli segnati. Il Napoli di Ancelotti, il rivale più atteso, già a sei lunghezze di distanza. Insomma, in un’annata in cui quasi tutti hanno fatto passi avanti alzando così il livello generale del campionato, la Juve sembra aver addirittura aumentato il distacco tecnico dalle sue inseguitrici, spesso alle prese con le difficoltà di percorso.
PROBABILE FORMAZIONE
Mister Allegri dovrà fare sicuramente a meno di Emre Can. Il turco è stato recentemente operato alla tiroide per via della presenza di alcuni noduli sospetti e, pertanto, si ipotizza un rientro intorno a metà dicembre. Altra assenza importante potrebbe essere quella di Khedira, il quale ha rimediato una distorsione alla caviglia durante una seduta di allenamento. Da valutare anche le presenze di Bernardeschi e Pjanic che hanno riscontrato qualche problema negli impegni con le rispettive nazionali. Il bosniaco dovrebbe stringere i denti ed esserci. Matuidi e Bentancur dovrebbero affiancarlo.
Con questi presupposti il 433 di partenza è la scelta più praticabile. L’incombente impegno di Champions League (martedì 27 a Torino contro il Valencia) potrebbe indurre Allegri ad un leggero turnover, con l’impiego di De Sciglio terzino sinistro al posto di Alex Sandro e l’inserimento di Benatia per far rifiatare Chiellini. In porta confermato Szczesny, a destra agirà Joao Cancelo. Del centrocampo si è già detto  In attacco, sulla destra potrebbe esserci Cuadrado, fin qui poco impiegato a causa della concorrenza di Bernardeschi e Dybala. Il resto del reparto offensivo dovrebbe essere composto dai soliti Mandzukic e Ronaldo. Dybala potrebbe entrare solo a partita in corso in caso di necessitò.
LA NUOVA JUVE
L’anno scorso abbiamo già analizzato la Juventus, in occasione del confronto nel girone di ritorno. Una squadra fortissima, ma che presentava alcune caratteristiche fisse della gestione Allegri, ormai radicate da anni. Quest’anno invece qualcosa è cambiato, sia nel gioco che, conseguentemente, nell’atteggiamento. Uno dei problemi di base dello scorso anno era la grande difficoltà nell’eseguire un perfetto giro palla a partire dalle retrovie. Gli acquisti di Bonucci e Cancelo hanno sicuramente posto rimedio a questa lacuna. Come lo stesso Allegri ha rivelato, adesso la sua Juve riesce a far circolare palla con maggiore fluidità, con molti meno tocchi e riesce sia giocare corto, sia trovare facilmente la profondità. Tutto questo comunque va ad aggiungersi e completa l’ormai consolidato gioco di posizioni della Juve.
A essere cambiata, inoltre, è soprattutto la fase difensiva. La Juventus sta lentamente abbandonando il 442 in situazione di non possesso con lo scopo di creare densità nella propria metà campo, ma – anzi – adesso aggredisce l’avversario, anche a costo di concedere qualcosa sul lato debole, grazie soprattutto alla presenza a centrocampo di uomini come Matuidi, Emre Can, Khedira e Bentancur, spiccatamente reattivi e aggressivi. Il ritorno di Bonucci, inoltre, consente in diverse situazioni di affrontare la squadra avversaria con una linea difensiva piuttosto alta.
I bianconeri sembrano quindi aver sviluppato un approccio diverso, una mentalità più europea e a conferire ulteriore vantaggio è sicuramente la profondità della rosa. La Juve infatti ha delle seconde linee di altissimo livello, che consentono per tutto l’arco della stagione una notevole qualità e un volto sempre diverso in base all’avversario; più volte abbiamo visto Allegri fin qui passare dal 433 al 4231 o al 4312.
Ultimo, ma non per importanza, infine, il fattore Ronaldo. Con l’acquisto di CR7, la Juventus si è assicurata un giocatore dalla enorme personalità, capace non solo di garantire almeno 30 gol stagionali, ma di gestire e risolvere con grande esperienza anche i momenti più difficili. L’ambiente ha sicuramente tratto giovamento dall’acquisto del portoghese e sembra aver incanalato la notevole euforia iniziale in motivazione e sicurezza nei propri mezzi.
PUNTI DEBOLI
E’ praticamente impossibile dire con certezza come sia possibile battere la Juventus e il pareggio contro il Genoa e la sconfitta contro il Manchester United non sono forse da considerare come precedenti utili. Ad aver messo realmente in difficoltà fin qui i bianconeri è stato solamente il Napoli. L’avvio aggressivo dei partenopei e il pressing altissimo e ha portato i difensori all’errore e al gol di Mertens. Quella mostrata dagli azzurri sembra la via corretta per infastidire gli uomini di Allegri. E’ impensabile però tenere certi per novanta minuti e, di fatto, una volta pareggiati i conti, il Napoli ha perso brillantezza e lucidità. A oggi, la soluzione forse più quotata da parte degli allenatori di Serie A è la ricerca della profondità alle spalle di Cancelo. Il portoghese è sicuramente un calciatore di grande qualità e sotto la guida attenta di Luciano Spalletti nella passata stagione all’Inter ha anche colmato diverse lacune difensive. Cancelo sa difendere, questo è fuori da ogni dubbio. Tuttavia sbaglia ancora qualche scelta e, fin qui, non sono state poche le apprensioni provocate negli animi dei tifosi.
L’ANDAMENTO RECENTE
(4V, 1N, 0S)
Milan – JUVENTUS 0-2 (Mandzukic, Ronaldo)
JUVENTUS – Cagliari 3-1 (Dybala, Aut. Bradaric, Cuadrado)
Empoli – JUVENTUS 1-2 (Rig. Ronaldo, Ronaldo)
JUVENTUS – Genoa 1-1 (Ronaldo)
Udinese – JUVENTUS 0-2 (Bentancur, Ronaldo)



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