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Scontro diretto casalingo in arrivo per la SPAL, di quelli da non sbagliare per mantenere la situazione di classifica sotto controllo. Sabato si rivedrà l’Empoli al Paolo Mazza per la prima volta dal 1996, per inaugurare un mese in cui i biancazzurri incontreranno anche Chievo, Genoa e Udinese. Come in ogni settimana facciamo il punto per capire come stanno gli avversari: oggi tocca a a David Biuzzi, giornalista de Il Tirreno – Empoli, raccontarci qualcosa sull’Empoli che con l’arrivo di Iachini ha cambiato marcia.
 Il cambio di guida tecnica pare abbia pagato: dall’arrivo di Iachini la media punti dell’Empoli si è impennata vertiginosamente.
“L’arrivo di Iachini ha prodotto risultati al di là di ogni più rosea aspettativa. Sei punti aveva raccolto l’Empoli nelle precedenti undici giornate, altrettanti sono arrivati nelle ultime due. Però, ad onor del vero, è stato favorito anche dal calendario: con molte big già affrontate e il doppio turno interno con Udinese e Atalanta sfruttato comunque al massimo”.
Cosa è cambiato dalla gestione precedente di Aurelio Andreazzoli?
“Rispetto alla precedente gestione è cambiato molto. Il modulo, perché con l’Atalanta si è visto per la prima volta il 3-5-2, ma soprattutto l’atteggiamento. Da super propositivi gli azzurri sono diventati più accorti. Con meno giocatori sopra la linea della palla e più attenzione. C’è stato un calo drastico, non a caso, nel dato del possesso palla (da picchi del 55% a una media inferiore al 45)”.
L’avvicendamento aveva sorpreso alcuni osservatori.
“Andreazzoli è stato a Empoli appena undici mesi, ma ha segnato un solco profondo. La cavalcata trionfale in Serie B della scorsa stagione è stata entusiasmante per risultati (nessuna sconfitta) e qualità del gioco. La stessa filosofia non stava pagando, in termini di punti, al pieno superiore. Ma nessuno può togliere al tecnico di Massa quello che ha fatto e costruito durante il suo lavoro”.
Con i risultati delle ultime giornate la classifica si è accorciata notevolmente: quali squadre rischiano maggiormente la retrocessione in cadetteria?
“Le ultime giornate stanno dicendo chiaramente che in coda è tutto aperto. Un’altra cosa altrettanto limpida è fatto che il Chievo, numeri alla mano, ha qualche problema in più rispetto alla concorrenza. Ma non a caso ha pareggiato a Napoli. Oltre al fanalino di coda oggi possono rimanere coinvolte nella mischia quasi tutte le squadre della seconda metà della classifica visto l’accelerata dell’Empoli e la serie positiva avuta dal Frosinone prima della sfida con l’Inter”.
SPAL ed Empoli arrivano alla partita di sabato con stati d’animo per forza di cose differenti. C’è una favorita tra le due?
“Sicuramente l’Empoli arriva al match di Ferrara sullo slancio delle due vittorie che hanno rimesso in piedi classifica e morale. Ma non credo che la SPAL abbia perso l’entusiasmo. In fin dei conti paga il passaggio a vuoto con il Frosinone, ma anche a Torino con la Juve ha mostrato di avere un impianto più che valido. Il fattore pubblico, poi, al Paolo Mazza ha sempre un peso”.
L’undici anti SPAL quale sarà?
“Difficile ipotizzare l’undici di Iachini che fa svolgere quasi sempre allenamenti a porte chiuse. La sensazione è che la formazione possa non essere molto diversa da quella di domenica scorsa (Provedel; Maietta, Veseli, Silvestre; Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traoré, Pasqual; La Gumina, Caputo). Ripartendo, ancora, dal 3-5-2”.
Il peso specifico della posta in palio è notevole, ma la partita può essere già decisiva in chiave salvezza?
“Ad inizio dicembre una partita non può essere decisiva, quindi non lo sarà neanche SPAL-Empoli. Sicuramente è importante e i punti rischiano di pesare, ma c’è ancora troppa strada davanti. Perdere ora non significa certo venire condannati”.

foto: ufficio stampa Empoli FC



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