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Reduce da una surreale eliminazione in Coppa Italia, contestato dal proprio pubblico, alle prese con l’inizio della terza gestione tecnica differente dopo appena 15 giornate. Di confusione attorno al Genoa ce n’è parecchia e alla vigilia del confronto di Marassi contro la SPAL abbiamo voluto fare il punto con un collega che si occupa delle questioni rossoblù. Con noi Gian Piero Gallotti, di Genoanews1893.it.
Gian Piero, il valzer degli allenatori sulla panchina del Genoa va avanti. Cos’ha pagato Juric oltre a non avere passato il turno di Coppa Italia con la Virtus Entella?
“Non voglio che diventi un alibi, ma credo di non sbagliare se dico che l’allenatore croato ha dovuto fare i conti con un po’ di sfortuna, come ad esempio nel derby: il Genoa non è riuscito a vincerlo a causa delle prodezze del portiere Audero. Però non è l’unico motivo, anzi: Juric ha pagato la sua inesperienza a certi livelli, senza ombra di dubbio è un tecnico con delle idee, ma a mio avviso probabilmente avrebbe bisogno di fare ancora un po’ di esperienza in piazze meno esigenti. La gavetta per arrivare ad allenare con continuità in un campionato difficile come la Serie A è fondamentale”.
Con l’arrivo di Cesare Prandelli, cosa pensi possa cambiare?
“Prandelli è un tecnico serio e preparato, anche se le sue ultime esperienze all’estero non sono certo state esaltanti. Aveva una gran voglia di tornare ad allenare in Italia, quindi le motivazioni per fare bene di certo non gli mancano. Se riuscirà a far capire ai giocatori in breve tempo i suoi dettami tattici, sono convinto che il Genoa farà un buon campionato, perché i valori tecnici nella squadra non mancano di certo”.
Dalle gradinate del Ferraris sono piovuti fischi durante il match con la Virtus Entella: i tifosi sono in contestazione? Se sì, prova a spiegarci il motivo.
“I malumori espressi dalla tifoseria si sono sentiti, forte e chiaro. Non possiamo parlare di una vera e propria contestazione, più che altro la definirei una presa di posizione rispetto alle scelte societarie prese nell’ultimo periodo. Le motivazioni sono fondamentalmente due: in primo luogo i supporters non hanno digerito l’allontanamento di Ballardini, ma è stato l’avvicendamento con Juric, che già nella sua precedente esperienza sulla panchina del Genoa non aveva lasciato un buon ricordo, a rappresentare la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Starà a Prandelli ora cercare di riportare serenità all’ambiente. Serenità che si conquista solo facendo dei punti”.
Contro la SPAL il Genoa è riuscito a racimolare un solo punto nella scorsa stagione, credi che stavolta abbia la possibilità di invertire la tendenza?
“Ci tengo a precisare che la SPAL è un buona squadra e non sono certo l’unico a dirlo. Come dicevo prima, penso che i valori tecnici al Genoa non manchino, ragion per cui se Prandelli saprà leggere la partita – cosa che ad esempio Juric ha lasciato spesso intendere di non saper fare – il Grifone ha tutte le carte in regola per fare risultato”.
Il Genoa ha problemi, ma pure i biancazzurri arrivano da un periodaccio. Che partita di aspetti?
“Non mi stupirei di vedere una gara bloccata, durante la quale a prevalere sarebbe solo una gran paura di perdere. Insomma, classico scenario in cui l’inerzia del match potrebbe essere sbloccata dalla giocata di un singolo”.
Che lettura dai della gara in chiave salvezza?
“Il campionato è ancora troppo lungo per esprimere un giudizio in tal senso. So solo che sia Genoa che SPAL vorrebbero uscire da Marassi domenica sera senza aver perso”.
Cosa può fare la differenza e far pendere il risultato da una parte piuttosto che dall’altra?
“Non un qualcosa, piuttosto un qualcuno: Krzysztof Piątek. Il Genoa vanta fra le sue fila il capocannoniere del campionato. La sua determinazione sotto rete potrebbe fare la differenza, perché è davvero un grande attaccante, destinato a palcoscenici da Champions League”.
Bessa e Romulo sono squalificati, quale potrebbe essere la probabile formazione?
“Difficile ora prevedere quali saranno le scelte di Prandelli, anche se avendo solo tre giorni per preparare la gara è presumibile che non faccia grandi cambiamenti. La formazione iniziale, dunque, potrebbe essere il 3-5-2 delle ultime uscite con Radu tra i pali; terzetto difensivo composto da Biraschi, Romero e Criscito; a centrocampo, da destra verso sinistra, Pereira, Hiljemark, Sandro, Veloso e Lazovic; di punta Kouamé e Piątek”.



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