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A Marassi finisce 1-1 tra Genoa e SPAL, e nel post partita Leonardo Semplici e Cesare Prandelli si sono presentati di fronte ai giornalisti con stati d’animo diametralmente opposti. Sereno e determinato l’ex ct della Nazionale, al debutto sulla panchina del Grifone dopo l’esonero di Juric, mentre il mister estense sperava di vedere qualcosa di diverso dai suoi, in vantaggio prima di un uomo per l’espulsione di Criscito, poi anche di una rete, prima del pareggio definitivo di Piatek su rigore.
LEONARDO SEMPLICI
“Sono due punti persi e siamo dispiaciuti per questo. La prestazione della SPAL è stata buona e sono soddisfatto, la gara si era messa subito bene con il gol di Petagna e l’espulsione di Criscito. Dispiace perché era una gara alla nostra portata e dovevamo sfruttare meglio un’occasione come questa, soprattutto contro una squadra ben dotata in attacco come il Genoa. Potevamo vincerla senza dare possibilità all’avversario di farsi minaccioso, invece l’1-1 praticamente ce lo siamo costruiti noi. Alla fine abbiamo preferito rimanere equilibrati per evitare la beffa. Il rigore? Non l’ho rivisto, ma nella situazione precedente all’episodio siamo stati ingenui, qualche volta si può buttare la palla anche in tribuna. Lasciare per strada due punti così fa male. Sicuramente diamo continuità al punto conquistato domenica scorsa con l’Empoli, però c’è da migliorare in fretta. Superiorità numerica non sfruttata? Per aggirarla serve velocità nel passaggio e nelle esecuzioni e noi sotto questo aspetto siamo stati lenti. Con qualche iniziativa personale in più forse sarebbe andata diversamente, anche perché più volte abbiamo creato i presupposti per chiuderla, poi certi episodi non ci hanno girato bene, penso ai due legni colpiti. Nella ripresa siamo stati un po’ troppo leggibili, avremmo dovuto essere più incisivi e veloci. Ma continuiamo a guardare avanti, insistendo su altri aspetti che questa squadra può e deve migliorare. Aggiungere una punta nel finale? C’ho pensato, ma non volevo rischiare di prendere le ripartenze di giocatori veloci come Kouamé e Piantek. Calo di fiducia dopo un buon inizio? Sono mancati solamente risultati e continuità all’interno delle partite. E dobbiamo smettere di prendere gol perché pensare di segnare due reti a partita per vincere è impossibile. Adesso pensiamo al Chievo, squadra in salute dopo un inizio difficile. Non sarà una partita scontata, mi aspetto una sfida complicata ma cercheremo di vincerla. Ringrazio i tifosi per lo striscione esposto per celebrare questi quattro anni dal mio arrivo a Ferrara, ma il passato non conta, guardiamo avanti perché ora bisogna pensare alla salvezza. Credo che la lotta sia più dura dello scorso anno e sta a me permettere ai miei giocatori di rendere al meglio per raggiungerla”.
CESARE PRANDELLI
“Ottimo pareggio, giocare ottanta minuti in inferiorità numerica era complicato contro una squadra dal gioco collaudato come la SPAL. Dal punto di vista caratteriale ci siamo, ora lavoreremo sulle situazioni di gioco. Serve trovare una via di costruzione, abbiamo bisogno di muovere la classifica e dare ai ragazzi una certa serenità. Ma sono convinto che la squadra possa fare un buon campionato e prima di esprimermi sul mercato voglio capire in che direzione tattica vogliamo andare”.



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