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Smaltita la sbornia per il successo, tanto spettacolare quanto storico, conquistato al Tardini di Parma, per la SPAL è tempo di buttarsi a capofitto sul prossimo impegno di campionato:  al Paolo Mazza di Ferrara arriva il Torino guidato da Walter Mazzarri, che ha appena mietuto uno scalpo importantissimo come quello dell’Inter di Luciano Spalletti. All’andata i granata si sono imposti di misura con una capocciata di N’Koulou sugli sviluppi di un calcio d’angolo, in un match tutto sommato giocato alla pari. Per analizzare i temi della partita abbiamo come al solito chiesto aiuto ad un collega, in questo Paolo Pirisi, collaboratore di Tuttosport.

IL MOMENTO DEL TORO
“L’entusiasmo è tornato: contro l’Inter si è rivisto un Toro organizzato, che si era smarrito sia contro la Roma che contro la Fiorentina in Coppa Italia. La squadra non è in perfetta salute, ma ha ritrovato il sorriso: questa può essere la molla per un grande girone di ritorno”.

IL CAMMINO IN CAMPIONATO
“Campionato senza infamia e senza lode, in linea con quello degli ultimi anni: Atalanta, Fiorentina e Sampdoria, le vere rivali per il settimo posto, sono migliorate più del Toro rispetto alla passata stagione. L’Europa League, proprio per questo, è più un sogno che un reale obiettivo, nonostante il Toro ci creda ancora”.

MERCATO IN SORDINA
“Tutto come da copione: c’era l’esigenza di sfoltire e il Toro lo ha fatto. Meglio non aver preso nessuno: con Mazzarri i tempi di inserimento sono lunghi, l’impossibilità di lavorare come in un ritiro estivo avrebbe reso vano ogni sforzo di mercato”

SULLA PARTITA
“Mi aspetto una partita contratta: entrambe non sono abituate a fare la partita, a costruire gioco. Iago Falque è l’unico che può accendere la luce di una gara che sarà tiratissima, soprattutto in avvio. E occhio a Zaza: è in grande ripresa, anche a partita in corso può dare il proprio contributo”.

LE SCELTE DI MAZZARRI
“Solito 3-5-2. Con Sirigu in porta; Izzo, Nkoulou, Djidji a comporre la il terzetto difensivo; De Silvestri, uno tra Ansaldi – che da mezzala ha fatto intravedere cose davvero interessanti –  e Baselli, Rincon, Meitè e Ola Aina in mezzo al campo; Iago Falque e Belotti davanti”

SU BONIFAZI
“Mazzarri stravede per lui e avrebbe voluto tenerlo: la società, anche per via dell’incognita dell’infortunio che rimediò ad agosto, ha preferito farlo giocare. L’anno prossimo tornerà a Torino da protagonista”.



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