L’inviolabilità del centro “G.B: Fabbri” non è più una certezza: la Primavera della SPAL cede ancora in casa propria, stavolta col Parma, in maniera piuttosto netta. Lo 0-3 incassato dai ducali conferma che qualcosa nella squadra di Cottafava si è inceppato, anche se fortunatamente il Bologna capolista del girone A di Primavera 2 non scappa, facendosi inchiodare sul pareggio a Cremona. Tra infortuni e nuovi giocatori arrivati dal mercato la SPAL dà l’impressione di avere ancora bisogno di tempo per trovare i giusti equilibri, alla ricerca in particolare di trame di gioco che oggi, contro i crociati, sono mancate totalmente.
Schierate in maniera speculare, con 4-3-3 che puntano sulle fasce e la zona centrale destinata a diventare il vero campo di battaglia, Cottafava ripropone praticamente la stessa formazione di sette giorni fa a Carpi, con la sola eccezione di Farcas e Uzela che si riprendono il posto da titolari rispettivamente in difesa e a centrocampo. L’inizio del Parma è senza dubbio più aggressivo, coi gialloblù che mettono subito pressione ai padroni di casa, i quali faticano a costruire e innescare il reparto avanzato. La tensione la fa da padrona per i primi venti minuti, poi Uzela prova a dare la scossa, scaricando un tiro potente ma poco preciso che si perde sul fondo. La prima azione costruita sembra scuotere veramente gli estensi, ma la carica dura poco e arrivati alla mezz’ora l’unico protagonista visto sul campo è l’agonismo, messo ben in mostra da entrambe le formazioni che coprono bene e non si distraggono. Come spesso succede, basta solo un episodio per cambiare completamente i ritmi di gara: Tardivo scappa via sulla fascia destra e taglia centralmente dentro l’area, fulminando lo spallino Seri con un tocco basso sul primo palo che sblocca il risultato. La sberla lascia parzialmente frastornati gli spallini, incapaci di reagire finché il duplice fischio arriva in maniera provvidenziale per riordinare le idee e capire cosa non ha funzionato nei primi quarantacinque.
Cottafava sceglie di dare fiducia ai suoi uomini, ma le cose si mettono subito male poco dopo il calcio d’inizio, ovvero quando Sare colpisce duramente in mezzo al campo e si becca la seconda ammonizione, chiudendo anticipatamente la sua partita. L’impresa pare quantomeno difficile, visto l’ordine sfoggiato dietro dal Parma e la giornata no del tridente d’attacco biancazzurro, dove i nuovi Gibilterra e Babbi fanno parecchio fatica. A rendere le cose ancora più complicate ci si mette il raddoppio del Parma che arriva al 13. Un tiro dal limite ad effetto coglie Seri un po’ alla sprovvista: la respinta del portiere lascia la palla nell’area piccola e sul pallone si avventano tre uomini gialloblù che entrano praticamente in porta. L’ultimo a toccarla sembra essere il difensore D’Aloia, festeggiato dai compagni, mentre i biancazzurri si ritrovano a testa bassa. Cottafava prova a pescare dalla panchina per segnare almeno una rete, lanciando in campo l’energia fresca di Nikolic, Alessio e poi Minaj, ma a quindici minuti dalla fine il Parma ha il totale controllo del match. La terza rete arriva con un contropiede letale per una SPAL inevitabilmente sbilanciata in avanti. Montipò non sbaglia davanti a Seri e chiude il match.
Niente panico e testa immediatamente alla prossima gara, come fa intendere Cottafava nel dopo gara: “Gli undici giocatori erano gli stessi di una settimana fa, ma risulta sempre difficile fare dei paragoni tra una partita vinta e un’altra invece persa. Oggi abbiamo sbagliato molto, ne avevamo meno, anche se conoscevamo il loro gioco e sapevamo che palleggiano molto per poi lasciare degli spazi. Abbiamo gestito male il pallone in uscita e non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. Senza dubbio c’è molto rammarico perché contro questa squadra si poteva sicuramente fare meglio, ma abbiamo sbagliato fin dai primi minuti gli appoggi e questo ci ha condizionato. E’ un brutto risultato frutto di una prestazione negativa, che ci deve servire da lezione perché ci sono ancora partite su cui battagliare e poter dire la nostra. I nuovi arrivati? È fisiologico che chi entra nei meccanismi debba avere il tempo per capirli. Non possiamo più giocare come abbiamo fatto nel girone d’andata perché abbiamo altri interpreti, quindi stiamo provando diverse situazioni con l’obiettivo di trovare quella migliore. Calo fisiologico dopo il grande girone d’andata? Onestamente è difficile da dire, il girone di ritorno è sempre più difficile perché ti conoscono e quando gli avversari vengono qui sanno che la partita dovrà essere preparata al meglio. Dobbiamo essere bravi a vincere le partite anche da primi e da secondi, che non è facile come vincerle quando sei settimo o ottavo. Ora ripartiamo con la consapevolezza che una sconfitta, seppur netta, non può screditare tutto quello che abbiamo fatto di buono prima. Non andiamo a caso, lavoreremo su dei concetti e vedremo se modificarli leggermente, ma la differenza fondamentale sta sempre nella gestione della sconfitta. Vediamo di ripartire col Cittadella”.
SPAL-PARMA 0–3 (pt 0-1)
SPAL (4-3-3): Seri; Ielo, Farcas, Salvi, Martina; Tunjov (dal 23’s.t. Nikolic), Sare, Uzela (dal 47’ s.t. Mazzoni); Babbi (dal 28’ s.t. Minaj), Chakir, Gibilterra (dal 23’s.t. Alessio); A disp. Fallani, Pessot, Milani, Valesani, Biolcati, Rizzo Pinna, Campi. All. Cottafava.
PARMA (4-3-3): Corvi, Di Maggio, Vecchi, D’aloia, Bane, Bisagni, Colley (dal 28’s.t. Pelle), Tardivo (dal 26’s.t. Madonna), Davitti (dal 41’s.t. Kone), Diakhate, Montipò. A disp. Buzzi, Kasa, Lugli, Rocchi, Togola. All. Catalano.
ARBITRO: Sign. Adalberto Fiero di Pistoia ASS.TI: Santi-Nuzzi.
MARCATORI: Tardivo (P) al 32’p.t., D’Aloia (P) al 13’s.t., Montipò (P) al 30’s.t.
AMMONITI: Diakathe (P), Sare (S), Salvi (S), D’aloia (P), Tunjov (S).
ESPULSI: Sare (S) al 7’s.t. per doppia ammonizione.
NOTE: Campo sintetico in perfette condizioni. Giornata uggiosa. Angoli: 1-5 Recuperi: 1’ p.t. -4’ s.t.