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Semplici e la Fiorentina, atto quarto. Quella che è la partita del cuore del mister sta un po’ alla volta perdendo il suo carattere di eccezionalità, anche se il diretto interessato precisa: “La vivo in maniera un po’ diversa, ma resta comunque un appuntamento particolare. Diciamo che sono più consapevole e meno emotivo al riguardo. Sono nato a Firenze, casa mia è lì e quindi gli sfottò tra amici sono all’ordine del giorno. E’ normale che sia così“.

La Fiorentina è una delle squadre che Semplici ancora non è riuscito a battere. Il bilancio dice due pareggi e una sconfitta, quella del girone d’andata. Forse la peggiore SPAL della stagione? “Togliete il forse, – osserva il tecnico – in quella giornata abbiamo sbagliato praticamente tutto, per approccio e svolgimento del gioco. Ora arriviamo con una consapevolezza diversa, all’interno di un momento positivo per quanto riguarda prestazioni e anche risultati. Stiamo crescendo e si vede. Dobbiamo confermare questo momento e ovviamente migliorare le cose che non hanno funzionato a Bergamo“.

Cosa non ha funzionato domenica scorsa?
“Analizzando la partita con calma mi sono fatto l’idea che in fase di possesso avremmo dovuto fare meglio. Quando abbiamo palleggiato siamo riusciti a creare delle difficoltà all’Atalanta. Mentre dietro abbiamo preso due gol con lanci dalle retrovie e l’avversario da solo davanti alla porta: segno che qualcosa andava un pochino registrato, perché situazioni di quel tipo non si erano mai presentate. Una lettura migliore ci avrebbe permesso di evitare quei pericoli. Chiaro che di fronte ad attaccanti forti e veloci come quelli dell’Atalanta c’erano dei rischi”.

C’è qualche analogia tra la partita di Bergamo e quella con la Fiorentina?
“Beh, anche la Fiorentina ha attaccanti molto veloci e bisognerà avere tanta attenzione nel coprire l’aggressione alla profondità da parte loro. Affronteremo un’altra squadra che ha qualità e viene da un buon momento di forma. Però lo faremo in casa e con l’intento di confermare il nostro trend recente. Sarebbe bello e straordinario vincere al Mazza dopo tanto tempo, e sono sicuro che i ragazzi giocheranno con questo intento. Mi auguro ci sia come di consueto la spinta del pubblico per sopperire a certe mancanze o carenze che potremmo avere”.

Il piano tattico somiglierà a quello di Bergamo?
“Non possiamo certo permettere alla Fiorentina di ragionare e manovrare con tempo e spazio, altrimenti diventerebbe difficile apportare delle contromisure. Dovremo essere bravi ad aggredirli da tutte le parti, impedendogli di esprimere la loro tecnica. Senza dimenticarci di essere più cattivi negli ultimi venti metri, in quello dobbiamo migliorare”.

Bonifazi e Schiattarella sono pienamente recuperati?
“Kevin si sta allenando da giovedì e ha recuperato dalla problematica che aveva a Bergamo. Lo considero tra i possibili titolari. Pasquale ha ripreso a pieno ritmo da mercoledì e rappresenta un recupero importante”.

Per il ruolo di regista quindi è corsa a due con Valdifiori, o vale anche l’ipotesi Murgia?
“Alessandro si è fatto trovare immediatamente pronto, anche domenica è entrato subito in gara in un momento delicato. Ma per il ruolo di regista ho Schiattarella e Valdifiori, quindi siamo già siamo ben coperti. Se giocherà Murgia lo farà da mezzala e non davanti alla difesa, almeno per il momento”.

In difesa rientra Felipe: sarà lui il perno centrale o verrà confermato Vicari?
“Lo vedrete domani (sorride, ndr)”.

Allora rimane il solito dubbio tra Paloschi e Antenucci.
“Anche in questo caso avrete la risposta una volta vista la formazione…”.

Tra le certezze c’è Lazzari, anche se non sta rendendo come nel girone d’andata. Al di là degli acciacchi, c’è anche una componente psicologica di qualche tipo?
“Anche questo passaggio deve servire alla sua maturazione. Da due anni a questa parte Manuel è sempre stato visto alla grande e può capitare anche a lui di giocare qualche volta sotto tono. Deve essere bravo a recepire i messaggi, sfruttarli positivamente e giocare sereno come ha sempre fatto, perché qui ha la stima incondizionata di tutti, in primis la mia. Sono convinto che già da domani avremo la possibilità di rivedere il solito Lazzari”.

Che impressione le ha fatto Jankovic dopo i primi allenamenti?
“Si sta allenando bene e quindi spero di poterlo avere a disposizione il prima possibile, ci vorrà un attimino, è normale che debba lavorare un po’ a parte. Viviamo la situazione giorno per giorno in modo da registrarne i progressi. Il giocatore ovviamente deve recuperare anche la condizione mentale oltre a quella fisica. Se tutto andrà bene potrà essere convocato per la partita contro il Sassuolo, o in quella successiva. Vedremo di avvicinarlo gradualmente per fargli respirare l’aria della squadra e della partita”.

La nostra ipotesi di formazione: 352 con Viviano; Cionek, Felipe, Bonifazi; Lazzari, Kurtic, Valdifiori, Valoti, Fares; Paloschi, Petagna.



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