Con il solito equilibrio Francesco Colombarini ha commentato così gli eventi di SPAL Sampdoria: “La voce della verità non c’è bisogno che la faccia io, l’avete visto tutti: l’arbitro in prima battuta ha decretato regolare il gol di Floccari, poi l’organizzazione attuale del calcio ha fatto in modo che tornasse sui suoi passi. Non c’è mica tanto altro da dire. Ovvio che abbiamo delle perplessità, ma potremmo farlo presente una, dieci, cento, mille volte e state pur certi che non cambierà nulla: conta solo quello che alla fine decide il direttore di gara. A volte torneremo a casa amareggiati, altre volte, invece, contenti. Dipende da che parte si sta. Non abbiamo chiesto spiegazioni riguardo l’interpretazione dell’accaduto, rimane una cosa soggettiva dell’arbitro e non so di chi altro. Da parte nostra non troviamo una ragione plausibile per annullare la rete, però a questo mondo tutto è discutibile”.
“La curva ha avuto un gesto di stizza che è abbastanza comprensibile ed è stata molto educata e molto contenuta. La scelta di abbandonare il settore credo che fosse inteso a manifestare il loro disappunto per scelte arbitrali che ritengono danneggianti. Evidentemente non ne possono più. La SPAL non mi è dispiaciuta, in particolar modo nella ripresa. Chiaro che il raddoppio di Quagliarella all’undicesimo minuto ha fatto finire il morale sotto i tacchi, quasi come se i ragazzi avessero perso stima di loro stessi. Il secondo tempo è stato giocato alla pari, posso lamentarmi per la prestazione, e se avessimo agguantato anche il pareggio non ci sarebbe stato nulla da dire. Il Bologna ha perso? Non mi importa, è la SPAL che deve vincere. Comunque non perderò l’ottimismo nemmeno dopo dieci sconfitte consecutive. Neanche se dovessimo andare in B”.