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Al Centro Sportivo “G.B. Fabbri” di via Copparo, nella vigilia di Inter-SPAL, mister Leonardo Semplici deve fare i conti con gli ultimi dubbi di formazione. Per ora le uniche certezze sono la mancanza di Cionek, squalificato, e Lazzari, ancora fermo in infermeria, e lo stop a sorpresa di Murgia, oggi assente dall’allenamento per influenza e quindi non reclutabile per il match del Meazza. Per il resto ci sono diverse opzioni, dalla difesa all’attacco, e non manca qualche rifessione anche sugli episodi delle ultime settimane. Ecco le sue valutazioni prima della partenza verso Milano.

Mister, domenica arriva un altro big match: la squadra è pronta alla partita di San Siro?
“Sarà una partita difficile e servirà una SPAL convinta dei propri mezzi, che giochi con personalità, perchè occorrerà una partita di grande determinazione. Il primo passo sarà evitare gli errori commessi domenica: voglio vedere una squadra che provi a fare la partita, che sappia affrontare squadre che per budget e storia sono diverse da noi. Se giochiamo come nel secondo tempo contro la Sampdoria possiamo dare filo da torcere a tutti e siamo consapevoli dell’importanza della gara e dell’impatto che potrebbe avere un risultato positivo”.

Per quanto riguarda la formazione, si tornerà al 352?
“Domani scenderemo in campo col nostro modulo. In alcune partite abbiamo provato la difesa o il centrocampo a quattro e domenica scorsa volevamo giocare in un’altra maniera ma non ci siamo riusciti, non tanto per il modulo ma per l’atteggiamento che ci ha portato a commettere diversi errori. Dopo due minuti siamo andati sotto di due gol ed è uscita un’incertezza che ci ha fatto perdere la gara”.

I dubbi sono soprattutto nelle retrovie e sulle fasce: in base alle ultime valutazioni, chi avremo più possibilità di vedere titolare domani?
“In difesa le alternative sono tre, tutte di uguale importanza: ciascuno per motivi diversi ha voglia di dimostrare di essere all’altezza e vedremo chi scenderà in campo titolare. Regini in particolare non ha ancora i novanta minuti ma per condizione fisica, allenamento e ciò che sta dimostrando può essere tra i papabili. Per la fascia Valoti e Dickmann sono due alternative e sicuramente verranno valutati. Jankovic invece non può essere un’opzione dal primo minuto: ha grandi qualità, si sta allenando bene e sta crescendo, ma non ha ancora un minutaggio da titolare. Sicuramente lo avremo a disposizione e magari potrà dare il suo contributo a partita in corso”.

Tutti si chiedono quale sarà la coppia d’attacco: chi vedremo di fianco a Petagna?
“Vicino a Petagna vi dico solo che giocherà un attaccante (ride, ndr). Paloschi e Floccari hanno preso un pestone ed hanno saltato mezzo allenamento, ma non è nulla di particolare ed oggi stavano tutti bene. Nelle ultime gare ho scelto Sergio perché è in forma e lo ha dimostrato: mi dispiace per il gol annullato che sicuramente avrebbe fatto bene a lui in primis ed a tutta la squadra. I ragazzi stanno discretamente, qualcuno ha realizzato meno ma non perché stia male. Poi starà a me valutare e mettere gli attaccanti che ci permettano di esprimerci nella maniera giusta: la scelta dipenderà dalle condizioni di ognuno di loro e valuterò per schierare i migliori undici fin dall’inizio”.

Quale sarà l’approccio della squadra alla partita?
“Proveremo a fare un certo tipo di gara: coi ragazzi ho rivisto le immagini del match di andata in cui, al di là del risultato, credo sia stata la miglior SPAL della stagione e quindi vorrei riproporre un certo tipo di calcio ed attenzione. Per il resto, non si può e non si deve pensare che abbiamo perso le ultime partite per colpa dell’arbitro, non voglio alibi o scusanti. E’ vero che siamo stati sfortunati ma ci abbiamo messo del nostro, non dobbiamo pensare solo all’arbitraggio ma agli aspetti da migliorare, a partire dall’allenatore, e cercare in queste partite rimanenti di portare a casa i punti che ci possano permettere di arrivare all’obiettivo”.

L’Inter sta attraversando un brutto periodo sotto tutti i punti di vista, per problemi interni, per infortuni e per i risultati in campo: affrontarla ora può rappresentare un vantaggio per la SPAL?
“Mi auguro che la situazione particolare che sta attraversando l’Inter sia un vantaggio per noi, ma vedendo la rosa mi sembra una squadra piena di qualità e poi si sa che in questi casi loro sanno reagire molto bene, quindi bisogna stare attenti. Mi auguro che se devono avere una reazione, possano averla dalla prossima gara. Affronteremo una squadra veramente forte e molto dipenderà dal nostro atteggiamento e dall’input che sapremo dare alla partita”.

Ci auguriamo che domani dopo il triplice fischio si parli esclusivamente di quanto visto in campo e non dell’arbitraggio, perché in queste settimane le polemiche hanno tolto l’attenzione dalla cosa più importante: il gioco.
“E’ giusto parlarne perché sono successe cose particolari, ma noi non dobbiamo pensare a quello che può succedere sotto questo punto di vista, all’arbitraggio o al VAR, ma a tutto quello che di buono possiamo fare in campo. Poi ci possono essere anche episodi a nostro favore come contro il Sassuolo ed occorre la consapevolezza di quello che possiamo fare in campo, o si creerebbero alibi che fanno mare alla squadra. Non credo ci siano complotti contro la SPAL e sta a noi far sì che gli episodi volgano a nostro favore e non contro. Sapete da tempo la mia posizione riguardo gli arbitraggi: io non giudico mai l’operato del direttore di fata e penso solo attraverso il lavoro sul campo, perché è l’unica cosa che ci potrà dare i risultati che vogliamo raggiungere”.

Dando uno sguardo al calendario, come valuta le dodici partite che mancano alla fine della stagione?
“Il calendario non ci spaventa, sapevamo che quest’anno occorreva qualcosa di straordinario e il nostro obiettivo era chiaro a tutti. Volevamo dimostrare di essere all’altezza e quest’anno tutto l’ambiente pensava a qualcosa di diverso ma questo è il nostro campionato e l’obiettivo è lo stesso. Il desiderio di tutti è anticipare questa situazione, ma sappiamo che queste dodici partite saranno importanti  e servirà quell’atteggiamento che anche lo scorso anno ci ha permesso di salvarci. Tutto l’ambiente deve essere consapevole che ci sarà da soffrire ma soffrendo insieme ce la potremo fare”.



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