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Dopo SPAL-Lazio non restano tanti: la reazione chiesta da Walter Mattioli nei giorni scorsi c’è stata, e tutto l’ambiente ha sentito la “Carica” suonata dalla Ovest con una coreografia da brividi. A giochi fatti il presidente commenta così la prima vittoria dei biacazzurri, che soffrono, lottano e combattono, rimontando un’avversaria di grande valore: “Sentiamo molto quello che stiamo facendo: per noi è importante far bene, siamo molto concentrati e vorremmo che le cose funzionassero sempre come vogliamo noi, ma non sempre succede. Oggi non pensavo riuscissimo a vincerla, perché nei primi venti minuti eravamo timorosi, però c’è sempre la speranza di vedere la squadra che modifica il suo modo di giocare e nel secondo tempo si è vista una bellissima partita. Quello che mi ha fatto ridere è che loro sull’1-1 hanno inserito Correa e Milinkovic-Savic per vincere la gara, noi invece Strefezza, ed effettivamente lui ha cambiato tanto le cose. Questo è quello che poi dobbiamo fare noi coi nostri ragazzi. C’è molto da lavorare, ma siamo convinti che possiamo fare bene. Abbiamo un bravissimo allenatore che conosce i suoi giocatori e, vedendoli in difficoltà, ha modificato qualcosa: è questo che vogliamo dal nostro mister, perché abbiamo una gran fiducia in lui e sappiamo che può far le cose perfettamente”.

“I ragazzi si devono amalgamare perché ce ne sono tanti di nuovi: dalla nostra abbiamo che senz’altro il tempo migliorerà le cose. Voglio solo che entrino come nel secondo tempo, convinti dei loro mezzi, mettendo anche della rabbia e dell’agonismo: avete visto Strefezza? Appena entrato, ha iniziato a dare due legnate a Lazzari senza guardare in faccia a nessuno. Questo è quello che voglio da loro perché ci possiamo salvare con questo tipo di atteggiamento e con questo tipo di gare. Siamo contenti di aver fatto tre punti con la Lazio: credo sia la quarta squadra più forte del campionato dopo Inter, Juve e Napoli, quindi fare risultato in casa nostra è stata una cosa meravigliosa. Ora non dobbiamo esaltarci, ma acquisire sempre più fiducia nei nostri mezzi per lavorare sodo e migliorare ancora di più quelle che sono le tattiche di gioco che vuole il mister durante la gara. Abbiamo avuto le nostre occasioni ed è stata una partita diversa da quella contro il Bologna, dove Berisha si è esaltato: oggi la Lazio ha avuto diverse opportunità, ma le ha avute anche la SPAL, ed alla fine in contropiede  poteva finire con un punteggio anche più largo”.

Immancabile un commento positivo, che sa quasi di ringraziamento misto ad incitazione, all’ambiente ferrarese che sta attorno alla squadra: “Sui tifosi noi non possiamo dire assolutamente nulla, se non ringraziarli: la Ovest, la Est, il Coordinamento e tutto quello che riguarda il tifo, organizzato o meno. Io l’ho sempre detto che noi abbiamo bisogno della nostra gente, che ci stia vicino per poter portare avanti il discorso SPAL tutti quanti insieme. Ormai mi ripeto fino alla noia, ma è questo che penso ed è l’unico modo per portare a casa per il terzo anno la grande soddisfazione che è la salvezza. Se cominciamo a discutere su cosa serve o cosa non serve, se quello sia più o meno bravo, non andiamo da nessuna parte: bisogna lavorare con umiltà per portare avanti quello che abbiamo fatto in questi anni tutti quanti insieme, voi compresi (riferendosi ai giornalisti, ndr) perché siete fondamentali e siccome vi ritengo ottimi professionisti, legati alla società SPAL ed alla vostra città, è indispensabile quello che portate avanti col vostro mestiere. Dobbiamo stare compatti e uniti, credetemi che così ce la possiamo fare”.



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