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E’ toccato al capitano Sergio Floccari rappresentare la SPAL di fronte ai cronisti presenti in zona mista dopo la vittoria del Lecce al Paolo Mazza. Ecco le considerazioni del numero dieci biancazzurro.

“Non si può che essere amareggiati stasera. Siamo tutti molto dispiaciuti perché oggi ci aspettavamo un altro risultato e un altro tipo di partita, ma purtroppo non è stato così. Non vedo delle somiglianze tra questa sconfitta e il secondo tempo di Sassuolo per varie ragioni: le statistiche sono sempre relative, ma oggi abbiamo preso quattro tiri in porta di cui due su rigore. Poi è chiaro che il Lecce ha fatto la sua partita, ma la sensazione è che oggi abbiamo pagato a caro prezzo determinati errori per una mancanza di serenità, dato che affrontavamo una partita importante che sentivamo e in cui volevamo far bene a tutti i costi. Oggi abbiamo provato a giocare, cosa che non abbiamo fatto a Sassuolo visto che nella ripresa non abbiamo esibito la classica reazione della SPAL, non riuscendo a produrre praticamente nulla. Stasera abbiamo provato a giocarcela, ma ci siamo esposti troppo alle loro ripartenze, contro una squadra che sta vivendo un momento molto positivo e quindi sfrutta le poche situazioni che le capitano”.

“Siamo consapevoli che ci siano alcune cose da mettere a posto, altrimenti la partita non sarebbe andata così. Non esiste la ricetta magica, come non c’è stata l’anno scorso e l’anno prima ancora. L’unica cosa in cui credere è il lavoro, tenendo sempre la testa alta. A caldo siamo tutti ovviamente molto giù, ma abbiamo ancora tante partite davanti: non dobbiamo perdere la mentalità giusta e lo spirito giusto che ci hanno sempre aiutato in precedenza. Gli infortuni? Quest’anno purtroppo sta andando così, quelli di Fares e D’Alessandro erano inaspettati visto che siamo solo all’inizio, ma purtroppo non ci possiamo fare nulla. Speriamo che per Di Francesco non sia nulla di grave, fa parte del gioco e la cosa che fa rabbia sono le tempistiche con cui avvengono, tutti nello stesso periodo e tutti nello stesso settore. Dobbiamo essere bravi dal punto di vista della gestione mentale a continuare a credere che le cose si sistemeranno. Abbiamo degli altri ragazzi che si faranno trovare pronti, quindi in questo momento bisogna riuscire ad avere la serenità giusta, ma anche la capacità di capire dove stanno gli errori e correggerli. Un po’ come è stato l’anno scorso”.

“Forse in questa stagione le concorrenti per la salvezza sono un po’ più attrezzate, ma il campionato è fatto di fasi e di momenti che possono cambiare. Tra dieci partite tutto potrebbe essere diverso. Conta quello che possiamo e dobbiamo fare noi. Ci tengo a ringraziare i tifosi che anche oggi ci hanno dato una mano dal primo all’ultimo minuto. So che la nostra gente sta capendo che ci troviamo in un momento molto particolare, sia dal punto di vista delle prestazioni sia da quello di tutte le varie vicissitudini che ci stanno capitando. Ci hanno cantato di tirare fuori gli attributi e lo prendo come un coro di incitamento che dimostra quanto ci sono vicini. Questa stagione sarà difficile, ma non dobbiamo perdere di vista le nostre qualità”.



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