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Mancano 3’53” alla sirena finale e il solito calo del Kleb nella ripresa lascia presagire un finale agognato ed amaro. La tripla di Lombardi lascia poco spazio alle speranze degli estensi: +13 Napoli e quinta vittoria su cinque ormai in saccoccia per la GeVi di coach Sacripanti. E invece… la pallacanestro è bellissima e può regalare emozioni come quelle vissute negli ultimi attimi del match dai pochi (purtroppo) presenti all’MF Palace di Ferrara. Momenti che rimarranno impressi per tanto tempo nella testa e nel cuore. Succede che Alessandro Panni, fin lì già uno dei migliori in casa Top Secret, decide di vincerla praticamente da solo: tre triple consecutive, un canestro dall’area per il pareggio (65-65), percorso netto dalla lunetta (6/6) per siglare una vittoria che fino a pochi minuti prima sembrava un miraggio. Assieme a lui l’apporto di un immenso capitan Fantoni, sempre pronto a lottare e a fare a sportellate nel pitturato, oltre alla ‘garra‘ di Zampini, tarantolato negli ultimi possessi difensivi della Top Secret che hanno portato Napoli alla confusione totale. Alla fine il tabellone segnerà 31 punti per Panni, vero ‘hombre del partido‘, trascinatore di una squadra che ha dovuto fare a meno di Peric, lasciato a riposo precauzionale per una botta al costato subita contro la Stella Azzurra, e che non ha potuto contare sul miglior Hasbrouck, che continua ad essere l’ombra di sé stesso. L’infortunio al piede durante il precampionato evidentemente ne sta condizionando ancora le prestazioni.

E’ la Ferrara degli italiani, allora, la Ferrara dei ‘vecchi’, quelli che ormai sono diventati una presenza fissa per gli appassionati della palla a spicchi estense sia dentro sia fuori dal campo. Panni e Fantoni si considerano ormai ferraresi d’adozione e la partita con Napoli l’hanno vinta soprattutto loro: forse un po’ di più il play vicentino, ma il capitano è il solito lottatore, di quelli che sceglieresti da portarti in guerra, nonostante età e acciacchi. E con un Ebeling in meno ha esordito anche il neo-acquisto Niccolò Dellosto, classe 2000, vivaio Fortitudo, ingaggiato a poche ore dalla palla a due dalla società del presidente D’Auria e già sbattuto in campo, senza paura, da coach Leka.

Quella che stiamo vedendo è una Top Secret ancora dal potenziale inespresso, ma una cosa non la si può certo rimproverare a questo gruppo: lo spirito con cui, almeno fino ad ora, sta onorando la casacca che porta addosso. Perché è vero che Ferrara è una piazza tranquilla e serena, dove non puoi che trovarti bene, ma lo è altrettanto il fatto che a metà anni Ottanta e non più tardi di un decennio fa, questa città ha vissuto momenti altissimi di pallacanestro, con la Serie A, con i playoff sfiorati, con il palazzetto stipato di persone gocciolanti di sudore. E allora quella casacca bisogna onorarla e questi ragazzi lo stanno facendo alla grande. Tutto ciò basta per prendersi un pezzo di cuore del tifoso ferrarese. Anche da casa, in questa schifosa situazione, il popolo biancazzurro apprezza eccome e non vede l’ora di abbracciare quelli che sono già i propri beniamini.

TOP SECRET FERRARA-GEVI NAPOLI 73 – 69 (24-23; 38-39; 46-51):

FERRARA: Fabbri ne, Vencato 2, Peric ne, Petrolati ne, Fantoni (k) 14, Dellosto, Baldassarre 11, Ugolini, Zampini 8, Panni 31, Hasbrouck 5, Filoni 2. All. Leka.

NAPOLI: Zerini 6, Coralic ne, Grassi ne, Iannuzzi 8, Klacar ne, Parks 4, Sandri 6, Marini 9, Mayo ne, Uglietti 6, Lombardi 19, Monaldi 11. All. Sacripanti.

 



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