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Com’era inevitabile, gran parte dei contenuti della conferenza stampa prepartita di SPAL-Brescia (mercoledì 30 dicembre, ore 18) ha riguardato la brutta prestazione di Ascoli e la chiacchierata situazione di Sebastiano Esposito, rimasto ai margini nelle ultime tre giornate. Pur senza perdere la sua tradizionale calma, Pasquale Marino ha risposto con parole chiare e posizioni ferme.

DELUSIONE – “Della partita di domenica scorsa mi ha deluso soprattutto il risultato, perché non abbiamo sicuramente concretizzato diverse palle gol. Rispetto ad altre partite i numeri sono stati diversi. Abbiamo tirato verso la porta più di venti volte. Poi nella foga di riprendere la partita abbiamo concesso qualche ripartenza. Normale ci sia l’arrabbiatura e dobbiamo trasformarla in energia positiva per reagire. Quando giocheremo di nuovo fuori casa ci metteremo ad analizzare bene tutto quanto, perché in questo momento siamo due squadre diverse. Quella di casa e quella da trasferta, nonostante non ci sia il pubblico. I problemi ci sono e li dobbiamo risolvere col lavoro“.

ERRORI – “Siamo stati un po’ frenetici e quando lo si è si perde lucidità in fase di rifinitura e conclusione. Ci siamo lasciati prendere dall’ansia di recuperare il risultato. La prestazione importante e il risultato fuori casa ci mancano da qualche settimana. Questo ha influito in maniera negativa, anche se non sono mancate voglia e volontà. In fase difensiva a volte si perdono anche le distanze come successo nell’azione del 2-0 dell’Ascoli. Resto dell’idea che non si possa non fischiare un fallo come quello su Ranieri e l’ho anche detto ad Abisso, che peraltro è un arbitro esperto. Ma al di là di questo non eravamo messi bene e l’errore andava evitato. Le coperture preventive andavano fatte meglio“.

ATTACCO A SECCO – “I numeri delle ultime cinque partite possono cambiare se facciamo meglio nelle scelte. In questo periodo ci manca un po’ di lucidità, nonostante si stia creando molto di più rispetto ad altre volte. Se le occasioni che creiamo in questo momento non bastano significa che ne dobbiamo creare di più. Probabilmente dobbiamo sforzarci di arrivare con più uomini in area e con i tempi giusti. Perché se si sbagliano cross, tiri e scelte ci si complica la vita. Arriviamo spesso negli ultimi metri, ma la precisione deve aumentare. Le qualità per riuscirci le abbiamo“.

CASA/TRASFERTA – “Credo che il più delle volte il calo ci sia stato lontano da Ferrara, perché in casa non abbiamo sbagliato le partite. Forse solo gli ultimi venti minuti col Cosenza, in cui ci siamo abbassati eccessivamente. Col Chievo non siamo riusciti a segnare, ma le opportunità le abbiamo costruite. I numeri dicono che fuori casa dobbiamo cambiare atteggiamento. Ora abbiamo il Brescia in casa e lo dobbiamo affrontare come fatto con Lecce, Chievo e le altre squadre. Con la stessa voglia e cattiveria agonistica. Saremo soddisfatti se sapremo mettere le stesse cose anche in trasferta, a prescindere dai risultati che verranno. Questo è il mio obiettivo più importante in questo momento“.

SEBASTIANO ESPOSITO – “Preferisco non parlare sempre dei singoli. Ogni volta, soprattutto dopo una sconfitta, si sottolinea che uno non gioca. Come Esposito ce ne sono tanti altri che non trovano spazio. Siamo in 26-27 e com’è normale qualcuno non sta giocando. Faccio un esempio: Murgia non sta trovando molto spazio, eppure è un giocatore con trascorsi in serie A. Come ho già detto: perché non mi chiedete di lui o di Salamon? Per me sono tutti uguali e a me interessa la SPAL: non posso guardare i singoli, devo cercare di sbagliare meno possibile la formazione e gestire le energie. Vedo gli allenamenti: in base a quelli, e alle partite, cerco di fare meno errori possibili. E’ inutile che mi metta a dire se uno ha fatto di più o di meno, le somme si tirano alla fine della stagione.

“Così come non mi interessano le voci di mercato. Se prestiamo attenzione a certi tipi di notizie finiamo con l’avere sul mercato tutti quelli giocano meno. Quando faccio la formazione non guardo data di nascita né busta paga: sono libero di scegliere in base alle prestazioni che vedo. Chi è contento di continuare con la SPAL bene, chi non lo è ha la libertà di fare altre scelte: queste sono cose che non mi riguardano. In questo momento sono a posto perché ho tutta gente che si allena con grande impegno: se non lo facesse ne metterei fuori rosa. Al di là di tutto questo mi sembra che in questo momento la cosa più importante sia riscattare la brutta sconfitta di Ascoli“.

LA CLASSIFICA – “Neanche quando eravamo a uno o due punti dal primo posto mi sono preoccupato. Dobbiamo pensare di partita in partita: il campionato non si vince a dicembre. Non devono esserci problemi a livello psicologico. La classifica la guarderemo più avanti. Le energie ora vanno rivolte al campo. Se migliora ci fa piacere, ma non deve condizionare il nostro lavoro“.

AVVERSARI – “Il Brescia, come la SPAL, è reduce dalla retrocessione e ha un organico importante. E’ una squadra che ha cambiato diversi tecnici e vorrà rifarsi dopo la sconfitta contro l’Empoli. Sarà una partita dura, come d’altra parte lo sono tutte. Lo dimostrano continuamente i risultati, non esistono partite abbordabili. La serie B è un campionato duro e in quest’anno i valori tecnici sono superiori rispetto al passato recente. Dobbiamo riprendere il nostro cammino: siamo una squadra forte e lo vogliamo dimostrare“.

INDISPONIBILI – Col rientro di D’Alessandro l’infermeria si è praticamente svuotata. Rimangono fuori solo Berisha (recupero da Covid-19) e Viviani (problemi muscolari).

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (3421): Thiam; Tomovic, Vicari, Sernicola; Dickmann, Esposito Sal., Murgia, D’Alessandro; Castro, Brignola, Paloschi.



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