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Dopo il triplice fischio i microfoni di DAZN intercettano subito Alberto Paloschi, che ha deciso Frosinone-SPAL con una zampata decisiva nel finale, dopo essere entrato dalla panchina. Ecco le sue dichiarazioni: “Volevo far gol ed era da un po’ che non lo facevo. Ho avuto delle occasioni nelle partite precedenti: ho sbagliato il rigore, preso il palo e aveva fatto delle grandi parate il portiere. Oggi è andata bene. Ci sono momenti in cui la palla entra più facilmente, altri in cui si fa più fatica. Oggi l’ho presa quasi due volte di tallone ed ho fatto gol, quindi è andata bene”.

Sono contento soprattutto per la squadra. Stiamo lavorando bene ogni settimana e siamo uniti, poi è normale che piccoli episodi nell’ultimo periodo ci abbiano un po’ condannati, ma siamo una grande squadra. Questa è una vittoria importante che ci tiene attaccati alle prime posizioni. Dobbiamo continuare così perché il campionato di serie B è lungo. Speriamo che il nostro 2021 vada sempre in crescendo, che riesca a fare più gol possibili in modo che la SPAL possa tornare in serie A. Dedico questo gol alla mia famiglia, mio fratello, mia mamma e mio papà: loro magari soffrono più di me e spero di dargli altre soddisfazioni“.

All’intervistatore non è sfuggito l’abbraccio tra il numero nove biancazzurro ed Alessandro Nesta, due ex compagni di squadra in rossonero quando la carriera dell’attaccante classe 1990 era gli inizi. Un periodo che Paloschi ricorda importante per la sua crescita: “Nesta è stato un campione del Milan negli anni in cui andava quasi ogni anno in finale di Champions League e sono stato fortunato ad esordire lì: ho imparato la cultura del lavoro e l’atteggiamento dei grandi campioni che lavorano quotidianamente e pur avendo doti innate non lasciano nulla al caso”. 



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