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La lunga pausa forzata del campionato Primavera è giunta al termine e per la SPAL, una delle piacevoli sorprese della stagione 2020/2021, è il momento di alzare i giri del motore dopo lunghe settimane di allenamenti senza competizioni. I biancazzurri sono attesi da un calendario tiratissimo: martedì 19 gennaio giocheranno il match di Coppa Italia col Frosinone; lunedì 25 riceveranno la Roma e infine sabato 30 andranno a fare visita al Milan.

Per fare il punto sulla ripresa abbiamo fatto una chiacchierata con mister Giuseppe Scurto, uno dei principali artefici degli ottimi risultati colti finora dalla formazione biancazzurra.

Mister, la squadra non gioca una partita da quasi tre mesi: come state e come è stato vissuto questo periodo da lei e dai ragazzi? Il colpo è stato metabolizzato rapidamente o è servito un lavoro progressivo?
“Stiamo bene, ci siamo sempre allenati vivendo questo periodo con grande serenità. Ho un gruppo di ragazzi intelligenti che hanno compreso subito le difficoltà del momento, forti anche del fatto che avevano già vissuto la stessa esperienza quando è scoppiata la pandemia a marzo. Eravamo pronti a questa eventualità. Chiaro che è dispiaciuto tantissimo, ma abbiamo dovuto prendere atto delle decisioni, continuando a fare il nostro lavoro nel migliore dei modi. Le prime partite di questa ripresa saranno un po’ particolari, in quanto bisognerà ricalarsi rapidamente in una nuova realtà. Dovremmo riprendere la strada che avevamo imboccato ad inizio stagione”.

Che tipo di sfide (fisiche, mentali, tecniche) avete dovuto affrontare in questo lungo intermezzo senza competizioni?
“La difficoltà principale è stata chiaramente la mancanza di competizione. Non giocare le partite ti dà uno stimolo diverso, come è normale che sia. Allenarsi ogni settimana senza un obiettivo a breve termine sicuramente non è stato facile. Abbiamo cercato di stimolare il più possibile i ragazzi e hanno risposto benissimo, dimostrando sempre un atteggiamento propositivo e di grande dedizione. È evidente che questa situazione ha penalizzato maggiormente loro. Da questo punto di vista non posso che fargli i complimenti per come hanno reagito allo stop”.

La pausa forzata è arrivata in un momento nel quale la SPAL stava facendo vedere ottime cose in termini di gioco e di risultati: come si gestiscono le aspettative, rimaste molto alte, nei vostri confronti?
“Sotto questo aspetto siamo molto sereni. Fin dall’inizio abbiamo avuto ben chiaro l’obiettivo della squadra, ovvero mantenere la categoria in un campionato altamente competitivo. Ci sono sedici squadre e quattordici di queste rappresentano le migliori società di serie A. Abbiamo iniziato bene tra settembre e ottobre, ma devo dire che i ragazzi hanno sempre mantenuto i piedi per terra e non hanno mai perso di vista lo scopo principale di questa stagione. Ora vogliamo ripartire esattamente da dove c’eravamo fermati”.

Il campionato ora riprenderà con un calendario super-compresso: questo vi complica la vita oppure giocare spesso farà bene ai ragazzi?
“Non sarà semplice perché si giocherà praticamente una stagione intera in quattro mesi e mezzo. Sarà un campionato particolare, che rappresenta una novità per tutti. È diverso preparare una partita di settimana in settimana piuttosto che due, o tre, nell’arco di sette giorni. Ci saranno tante gare ravvicinate e dovremo essere bravi a gestire bene le energie, per rendere al massimo contro ogni avversario”.

Diversi ragazzi della sua squadra fanno parte anche del gruppo a disposizione di Pasquale Marino: pensa che siano pronti per ritagliarsi anche solo un piccolo spazio in serie B oppure per loro è ancora presto?
“Mi ricollego a quanto detto prima: i problemi che stiamo vivendo condizionano principalmente i giovani, ed è chiaro che affrontare una stagione del genere non è il massimo per chi si appresta a fare il grande salto nel professionismo. Per quanto riguarda i giocatori del mio gruppo pronti per giocare con i grandi lascio le valutazioni alla società e a mister Marino. Saremo sicuramente felici se qualcuno dei nostri riuscirà a ritagliarsi uno spazio in prima squadra, ben consapevoli che non sarà facile visto il grande valore di una rosa che sta lottando in un campionato durissimo come la serie B”.

In genere la seconda parte di campionato è quella in cui una squadra prova anche a inserire i ragazzi più promettenti della U17: potremo aspettarci qualcosa in tal senso, oppure si andrà fino in fondo con l’attuale gruppo?
“Credo sia difficile. Senza dubbio siamo sempre vigili e controlliamo ogni singolo elemento che gioca nel nostro vivaio, ma è chiaro che dopo l’ultima riforma dei campionati Primavera il livello s’è alzato molto. È già difficile per un 2003 ritagliarsi uno spazio nel campionato Primavera 1, per quelli dell’Under 17 è forse ancora più complicato. Qualora ci fosse la possibilità saremo pronti a valutare e eventualmente a valorizzare ogni giocatore”.

Ha senso parlare anche di qualche nuovo elemento che potrebbe arrivare dal calciomercato?
“La società sta facendo alcune valutazioni, perché rispetto alla squadra con cui abbiamo iniziato, per vari motivi, ad oggi abbiamo quattro o cinque elementi che non sono a disposizione. Il campionato è molto competitivo e bisognerà farsi trovare pronti sotto tutti i punti di vista”.

 

foto: Isabella Gandolfi / SPAL



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