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I modesti progressi in trasferta mostrati a Cosenza sono stati immediatamente vanificati dalla SPAL con una prova largamente insufficiente contro il Pordenone. Quasi impossibile salvare qualcuno nella serata del Paolo Mazza.

VOTO DI SQUADRA 5 – La SPAL ha approcciato la partita quasi con paura, come schiacciata dalla pressione di dover fare risultato. Il gol di Paloschi a conti fatti è stato un’illusione visto che la squadra non ha avuto alcun tipo di continuità in attacco ed è stata bucata con facilità in difesa. Le assenze non possono rappresentare un’attenuante valida per una prova così scadente.

BERISHA 6 – Non può fare alcunché per evitare i gol e in due occasioni rimanda al mittente delle conclusioni di Butic. Crea un pasticcio con un passaggio sbilenco, ma rimedia prontamente.
TOMOVIC 5 – Pronti, via e perde Ciurria per due volte consecutive, poi sbaglia anche in occasione del gol del Pordenone ritrovandosi Camporese alle spalle. Abbatte Ciurria e prende l’ottavo cartellino giallo stagionale. Se non altro si impegna al massimo anche quando è ora di portare palla.
VICARI 4,5 – Ancora una prestazione a dir poco incerta. Nel primo tempo sbaglia un paio di coperture ma se la cava, poi avvia l’azione del vantaggio ospite con una scelta incomprensibile e che pesa enormemente sull’economia della partita. Butic ringrazia assieme a tutto il Pordenone.
SERNICOLA 6 – Senz’altro il meno peggio tra i giocatori in difesa.
DICKMANN 6 – Fino all’assist per Paloschi sbaglia tantissimo, ma il gesto tecnico che rimette in carreggiata la SPAL è di grande spessore. Nella ripresa è tra gli ultimi ad arrendersi, con diversi cross messi in area con alterne fortune.
SEGRE 5,5 – Debutta in maglia SPAL dal primo minuto e lascia intravedere buone cose soprattutto per quanto riguarda il tempismo negli inserimenti senza palla. Al 22′ Di Bello poteva anche fischiare un rigore a suo favore, invece lo ammonisce poco dopo per la punizione che genera il vantaggio del Pordenone (dal 18′ st MISSIROLI 5 – Non ne azzecca una).
ESPOSITO 5 – Lo smalto di inizio stagione sembra essere completamente evaporato. Soffre il ritmo dei centrocampisti neroverdi e non riesce a creare giocate di qualità e si vede sfilare davanti Ciurria per il raddoppio degli avversari (dal 30′ st DI FRANCESCO 5 – In poco più di un quarto d’ora non riesce a creare grattacapi alla difesa del Pordenone arroccata dietro).
MORA 5 – Per larghi tratti fuori dalla partita, cerca comunque di dare il proprio contributo alla causa facendo affidamento sull’esperienza, ma non basta (dal 18′ st VALOTI 5,5 – Entra con il fuoco addosso: riesce a cambiare almeno un po’ l’inerzia della gara, ma alla fine dei conti conclude poco e prende un’ammonizione per pesantissima: salterà la partita contro l’Empoli).
STREFEZZA 5 – Inizia bene, quasi ispirato: dai suoi piedi esce qualcosa di buono nei primi scampoli di gara. Mette il pallone su cui si allunga Dickmann, poi cala esponenzialmente alla distanza, sparendo dai radar se non per qualche giocata fine a se stessa.
MORO 5 – Il resto della squadra non aiuta, per cui prova a giocare spalle alle porta, per quanto possibile. Uno dei rarissimi tentativi verso la porta del primo tempo è suo (dal 1′ st SECK 5 – Non fa meglio del collega, anzi).
PALOSCHI 5,5 – Partita da fantasma, tranne una singola apparizione sul caparbio cross di Dickmann. In circostanze diverse poteva bastare per la piena sufficienza, ma non stavolta.
MARINO 5 – La situazione del reparto avanzato continua a rimanere problematica, ma i tre gol a domicilio sono pesanti da digerire. Dovrà farsi delle domande soprattutto sul carattere di questa squadra, ma anche sulla tendenza ormai organica di sfaldarsi di fronte ad avversari che la mettono su ritmo e intensità fisica.


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