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Pur avendo vinto una sola partita nelle ultime dieci la SPAL è ancora lì, a distanza tutto sommato colmabile dai posti di classifica che valgono di più. Alla vigilia della trasferta di Pisa (lunedì 15 marzo, ore 21) Pasquale Marino incassa questa evidenza e la colloca in un contesto venato d’ottimismo, nonostante debba fare i conti con due assenze pesanti in attacco.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Oltre a Paloschi (lesione muscolare) il tecnico dovrà rinunciare a Di Francesco, alle prese con un affaticamento al flessore della gamba sinistra. “Credo non sia nulla di grave – ha detto Marino – ma l’infortunio è ancora in fase di valutazione. Potrebbe saltare una o due partite, anche se spero di poterlo riavere già sabato prossimo“. Rimangono incerte anche le condizioni di Floccari: “Non è al meglio, ma è convocato. Parlerò con lui per capire qual è la soluzione migliore. Sicuramente nel reparto avanzato abbiamo avuto tantissimi problemi. Paloschi con Asencio era migliorato in termini di prestazione e ora deve stare fuori per un infortunio strano. Ha fatto un arresto improvviso per evitare un compagno e questo movimento innaturale gli ha procurato uno stiramento“.

DELUSIONE… O NO? – “Rispetto le opinioni di tutti, ma i numeri della partita di venerdì dicono che la squadra ha tirato in porta 22 volte. Certo, non siamo stati lucidi e qualcosa abbiamo sbagliato. Ma da tre partite concediamo poco agli avversari e qualcosa creiamo. Non sono così pessimista come lo è l’ambiente in questo momento solo perché veniamo da un periodo non positivo. Siamo in una fase di crescita e se siamo ancora lì in classifica vuol dire che i problemi ce li hanno tutti, e che il campionato è equilibrato. Non è facile vincere neanche con l’Entella, pure se è ultima in classifica. Venerdì a parte mezz’ora di fase di studio che non mi è piaciuta, la SPAL ha giocato per più di un’ora nella trequarti avversaria e ha avuto le sue opportunità. Borra è stato il migliore in campo e ci poteva stare un rigore netto. Uno poi interpreta la partita come meglio crede. Personalmente sono ottimista. Devo esserlo, perché vedo come lavora la squadra e quanto ci tiene fare un campionato in crescendo. Si tratta di creare un ambiente positivo perché c’è niente di scontato. I risultati dell’ultima giornata dimostrano che tutto è possibile“.

OBIETTIVI – “Sapete che io ragiono di partita in partita. Però dico che il calcio è strano e se avessimo vinto la scorsa partita saremmo stati a -3. In tal caso i giudizi sulla prestazione sarebbero stati diversi. Morale e umore dell’ambiente sarebbero stati differenti. La dimostrazione è che non dobbiamo mollare mai e non ci devono essere rimpianti per quello che facciamo. Certe cose vanno analizzate in maniera completa, considerando gli eventi e il contesto. Se finora abbiamo fatto questo percorso e siamo lì vuol dire che gli altri non hanno fatto tanto più di noi. Dobbiamo cercare di andare avanti bene, perché i pareggi che abbiamo fatto sono stati mancate vittorie più che possibili sconfitte. Di conseguenza non bisogna guardare alle cose negativamente, ma metterci alle spalle il periodo critico. Da tre partite stiamo cercando di dare continuità di risultato, anche se ci sono da migliorare le prestazioni. Ultimamente stiamo facendo meglio in fase difensiva, ma serve più cinismo davanti. C’è ancora tanto da fare e dobbiamo farlo al massimo, con il giusto impegno in ogni allenamento”.

TURNOVER – “Rispetto alla settimana scorsa dobbiamo alternare qualche giocatore, anche perché in questo momento i ragazzi stanno dando il massimo e sono certo che chi non ha giocato potrà portare un po’ di freschezza atletica. Ci saranno cambi in tutti i reparti. Asencio ha avuto un calo fisiologico, in settimana lo abbiamo fatto recuperare un po’ di più. Venerdì ci ha messo meno intensità, quindi non ha espresso il meglio a prescindere da chi aveva vicino in attacco. Il modulo con due trequartiste o con una mezzala a supporto può essere una soluzione perché gli attaccanti disponibili non sono al massimo della condizione. Abbiamo giocatori che sono rimasti fuori e i nuovi arrivati sono in ritardo. Avremmo preferito soluzioni diverse e giocatori più pronti. Si vede che sono ragazzi validi e che possono dare tanto, ma l’intensità dei 90 minuti non ce l’hanno. Poi dobbiamo metterli nelle condizioni di segnare. Stiamo certe situazioni perché sappiamo quanto siano importanti i finalizzatori. Tante squadre che hanno questo tipo di giocatori hanno qualche problema in meno“.

PISA – “Giochiamo contro una squadra che nonostante i problemi (almeno 8 assenti tra contagiati dal Covid e infortunati, ndr) ha un organico competitivo e l’ha dimostrato fino alla fine nella partita col Cittadella. La formazione l’abbiamo letta ed è composta attualmente da quasi tutti titolari. Marconi e Lisi sono stati parzialmente risparmiati, entrando a partita in corso. Magari in questa fase hanno qualche alternativa in meno ma ci sono comunque giocatori importanti. Apprezzo il Pisa perché quando ha giocato contro di noi nel girone d’andata veniva da un momento delicato e sono riusciti a uscirne alla grande. Significa che ci sono grandi valori tecnici, morali e coesione tra le varie componenti. Giocano un calcio apprezzabile“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Berisha; Okoli, Tomovic, Ranieri; Dickmann, Valoti, Missiroli, Segre, Strefezza; Asencio, Seck (Moro).

 



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