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Al termine della delicata gara con il Venezia (terminata 1-1) il tecnico della SPAL Massimo Rastelli ha espresso le sue considerazioni sulla partita, complimentandosi con i suoi giocatori per la volontà messa in campo dal suo arrivo, ma ha anche sottolineato qualche recriminazione per il gol subito dall’ex Ceccaroni.

PRESTAZIONE – “Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, contro una squadra molto forte e che sta disputando con merito un campionato al di sopra delle aspettative. Abbiamo cercato di contrapporci ai nostri avversari nel miglior modo possibile, provando a limitare il loro palleggio ed a mettere in atto quelle situazioni di gioco che abbiamo provato nelle pochissime ore a disposizione della vigilia. Il nostro palleggio è stato veloce e abbiamo costruito anche combinazioni che ci hanno permesso di arrivare agilmente sulla loro trequarti. Per filosofia chiedo ai miei ragazzi di giocare il più possibile in avanti. Ogni tanto il palleggio in disimpegno ci può anche stare, ma in tante situazioni avremmo dovuto verticalizzare anziché girarci indietro. E’ un aspetto su cui dobbiamo migliorare. In occasione del gol siamo stati bravi a recuperare il pallone e lanciare Di Francesco, che ha fatto una grandissima rete. Il risultato non può soddisfarci appieno, ma deve servirci come stimolo per migliorare”.

RAMMARICO – “Personalmente, mi ha dato molto fastidio aver preso gol in quel modo. Ci può stare perdere la marcatura, cosa che ha permesso a Ceccaroni di saltare indisturbato, ma l’errore è a monte perché eravamo in una situazione di possesso palla e abbiamo fatto tre passaggi indietro anziché spazzare via e chiudere il tempo. Dobbiamo capire quando c’è la possibilità di giocare e quando invece è meglio buttarla via e riposizionarsi. Andare a riposo sull’1-0 ci avrebbe permesso di gestire diversamente il secondo tempo”.

SODDISFAZIONE/INSODDISFAZIONE – Oggi non eravamo in una delle nostre giornate migliori, ma sono contento della voglia di lottare su tutti i palloni mostrata dai ragazzi. Di negativo abbiamo soprattutto sofferto le distanze e in alcuni momenti concesso al Venezia di palleggiare un po’ troppo. I ragazzi invece sono stati bravi a non permettere al Venezia di venirci a impensierire troppo. Sotto certi aspetti però mi aspettavo qualcosa di diverso. Ci sono momenti in cui l’avversario ti studia e cerca di limitarti ed è lì che devi provare a giocare con più coraggio. A volte il timore di forzare una giocata in verticale ci fa perdere un’occasione di trovare le squadre avversarie impreparate e quindi finisce che facciamo il passaggio all’indietro che gli permette di sistemarsi. Ora stiamo lavorando per aumentare la velocità di giocata, perché i nostri giocatori hanno tutte le potenzialità per fare quel tipo di calcio”.

SPAL AGGRESSIVA SENZA PALLA – “A me piace che la squadra stia alta e vada a riaggredire gli avversari appena perde la palla. E’ una cosa che chiedo e in allenamento stiamo iniziando a fare molto bene, però a volte il pensiero di restare scoperti ci porta a fare il contrario in partita. Nella fase di gioco iniziale degli avversari preferiamo conservarci un po’ di spazio, senza arretrare troppo e rimanere compatti. Il Venezia poi ha grandi palleggiatori e in alcuni momenti sono stati bravi nel creare loro la superiorità. Noi siamo stati corti e siamo andati forte sugli scarichi sui loro portatori, recuperando la palla o costringendoli al lancio lungo. La squadra cerca di sviluppare delle trame per far male agli avversari, ma deve anche mantenere compattezza ed equilibrio, per vincere senza mettersi nelle condizioni di perdere”.

STANCHEZZA – “Tanti ragazzi oggi erano stanchi da venerdì, mentre altri li abbiamo recuperati in extremis. Con partite così ravvicinate la gestione delle risorse è molto importante e oggi non eravamo al 100%. Abbiamo fatto una prestazione meno tonica delle due precedenti, soprattutto nel secondo tempo. Ma siamo stati bravi a non mollare mai e ci prendiamo un punto che ci permette di muovere classifica e di preparare la prossima sfida con ottimismo ed entusiasmo”.

ASSENTI – “Cerco di non far pesare a chi gioca le assenze dei compagni, ma è indubbio che ci manchino giocatori importanti. Abbiamo perso all’ultimo anche Valoti, che nelle precedenti due gare ci aveva dato la possibilità di sviluppare un certo tipo di gioco. Ho mandato in campo Floccari nonostante non si fosse allenato tantissimo nelle ultime due settimane, ma ha fatto il suo dovere. Davanti siamo un po’ contati e incerottati”.

PROTESTE – “Ho chiesto all’arbitro, che conosco e stimo, il motivo della decisione di non espellere Modolo per quel fallo su Strefezza. Mi ha detto che il regolamento prevede il rosso solo in caso di chiarissima occasione da gol e per lui non c’era perché Strefezza era a cinquanta metri dalla porta. Accetto la decisione, ma preferisco non commentare ulteriormente”.

CURA RASTELLI – “Ad oggi sono molto soddisfatto della disponibilità che mi hanno mostrato i ragazzi dal primo giorno che sono qui. Vedo che stanno dando l’anima in allenamento e seguono le mie indicazioni per filo e per segno. Siamo consapevoli che ci siano cose da migliorare, ma quello che è stato fatto dal momento del mio arrivo è un buon punto di partenza per finire in crescendo la stagione regolare”.

ESPOSITO – Esposito è un ragazzo che l’anno scorso ha fatto bene e che quest’anno ha giocato tanto da titolare. Gli ho chiesto determinate cose e sto molto attento che alcune situazioni vengano portate avanti in un certo modo: lui si sta impegnando al massimo nel cercare di farle. In alcuni frangenti però va più in difficoltà e nel momento in cui vedo che la squadra ha bisogno di qualcosa di diverso opto per qualche sostituzione, per il bene della SPAL. Tutti, anche chi entra a partita in corso, devono sentirsi partecipi. Oggi Murgia e Segre hanno cercato di dare il loro meglio: Murgia è entrato bene, Segre ha fatto più fatica a trovare la posizione e il clima partita, ma ci sta perché nelle ultime due gare ha corso tantissimo. Entrambi sanno che possono fare meglio. I cambi a volte entrano in partite subito mentre altre lo fanno più lentamente. Quello che conta è la volontà”.

OKOLI – “Abbiamo discusso dopo la partita di Verona per capire dove fare meglio. Oggi ha fatto una buona gara, con qualche sbavatura che fanno tutti, ma ricordiamoci che è un ragazzo di vent’anni alla prima stagione tra i professionisti. Le cose positive sono state certamente di più di quelle negative. Dietro siamo contati, ma anche se avessi più uomini in questo momento Okoli resterebbe un giocatore a cui farei fatica a rinunciare”.

CLASSIFICA – “Quando sono arrivato la società mi ha chiesto di dare alla squadra compattezza per risalire un po’ alla volta la classifica e noi lo stiamo facendo passo dopo passo. Dobbiamo cercare di vincere più partite possibile da qui alla fine e spero che con più effettivi recuperati e la stessa mentalità mostrata a oggi potremmo giocarci al meglio i playoff, o addirittura le prime due posizioni. Al momento dobbiamo vivere alla giornata, partita dopo partita, guadagnando la posizione più alta nella griglia playoff, per andarceli a giocare nelle migliori condizioni”.

LECCE – “Perdiamo Tomovic (seconda squalifica per somma di ammonizioni, ndr) ma mi auguro di poter ritrovare Valoti e Vicari, su cui però c’è un grosso punto interrogativo. La partita sarà uno scontro diretto che se vinto significherebbe accorciare di tre punti la distanza tra noi e il secondo posto e darci grande slancio ed entusiasmo per continuare la scalata. Sappiamo che sarà una partita molto difficile. In questi cinque giorni cercheremo di recuperare le energie e possibilmente qualche uomo per giocarcela al meglio possibile”.



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