Ultima di campionato, scenario tipico: una squadra ha qualcosa per cui giocare, l’altra tutto sommato no. Per cui viene spontaneo chiedersi: la Cremonese arriverà a Ferrara per dare fastidio alla SPAL o si concederà una gita in una giornata soleggiata? Lo abbiamo chiesto al collega Andrea Ferrari di CuoreGrigiorosso.com.
La Cremonese non ha obiettivi: con quale spirito arriverà a Ferrara? E’ lecito aspettarsi una qualche forma di turnover?
“Sicuramente la squadra di Pecchia arriva a Ferrara con la mente libera. Il tecnico, anche prima della partita contro il Pescara, aveva detto che si scende in campo sempre per vincere e non gli piace troppo l’aria di festa. C’era ancora una minima possibilità di entrare nei playoff, ma dopo la penultima giornata tutto è stato vanificato con l’aritmetica. Al di là dei discorsi del mister, credo che contro la SPAL vedremo un ampio turnover con parecchi giocatori che hanno totalizzato meno minuti in questa stagione. Penso al trequartista Deli, oppure a Colombo, attaccante in prestito dal Milan. Ci potrebbe essere anche qualche novità in difesa. È chiaro che avere la mente libera da qualsiasi obiettivo di classifica potrebbe essere un vantaggio, tuttavia la verve potrebbe non essere quella delle ultime partite“.
Dal ritorno in B del 2017 la Cremonese ha sempre condotto campagne acquisti imponenti, ma ha sempre mancato la qualificazione. Cosa sta mancando per il salto di qualità?
“Dal ritorno in serie B le campagne acquisti si sono sempre dimostrate molto ambiziose, eccezion fatta per la scorsa estate dove sono stati confermati tanti giovani e sono stati prelevati altrettanti elementi di belle speranze. Nonostante ciò, la stagione è stata nuovamente altalenante: fino ad un girone fa la Cremonese era terzultima e sembrava davvero dura riuscire a riemergere. Poi, grazie ad un lavoro grandioso di mister Pecchia, la squadra è riuscita ad invertire la tendenza. Per effettuare il famoso salto di qualità manca forse un po’ di competenza, nel senso che i soldi alla proprietà Arvedi non mancano, tuttavia molto spesso ad una dirigenza solida non ha fatto seguito un gruppo di collaboratori altrettanto preparati. Spesso sono stati effettuati acquisti poco mirati che di per sé non hanno portato nulla. Da dicembre come direttore generale è stato scelto Ariedo Braida, uno che sicuramente di calcio se ne intende parecchio. Qualcosa s’è visto già nel mercato invernale, staremo a vedere come si muoveranno per la prossima campagna acquisti estiva“.
Per la prima volta la Cremonese ritrova Rastelli da avversario: che ricordo ha lasciato tra addetti ai lavori e tifosi?
“Gli addetti ai lavori conservano certamente un’impressione positiva. È un personaggio che non si nasconde mai pur rischiando di ricevere parecchie critiche. Ha sempre parlato senza cercare tante scuse e questa è una caratteristica apprezzabile per chi lavora in questo ambiente. Per quanto riguarda i tifosi, invece, inevitabilmente non ha lasciato un bel ricordo: ha subito un po’ il suo passato a Piacenza e ha vissuto un periodo di alti e bassi durante le sue esperienze alla guida dei grigiorossi. Quando nel 2019 ha ereditato la squadra da Mandorlini ha sfiorato i playoff, mentre nello scorso campionato le cose non sono andate come si sperava. Diciamo che c’è stato qualche atteggiamento che a lungo andare ha reso complicato il suo rapporto con la piazza“.
Tra gli ex della partita c’è anche Michele Castagnetti, giunto ormai alla terza stagione in grigiorosso. Continuerà ad avere un ruolo importante nella Cremonese del futuro?
“Anche lui è un giocatore che ha vissuto momenti esaltanti e altri meno. Secondo il mio punto di vista credo che negli anni precedenti abbia un po’ sofferto la presenza del pubblico, che faticava a perdonargli alcuni errori. Su di lui ci sono sempre state grosse aspettative, quindi quando non forniva una prestazione di un certo livello spesso veniva fischiato. Da quando non ci sono più i tifosi allo stadio il suo rendimento è cambiato, e non può essere un caso. Già con Bisoli l’anno scorso e ancora di più in questa stagione con Pecchia, il ragazzo è diventato un perno della squadra. Un elemento insostituibile. A gennaio s’era parlato di un suo possibile addio, ma non se n’è fatto nulla. Credo che sarà un elemento importante anche per il futuro“.
E’ possibile ipotizzare una probabile formazione per la partita di lunedì?
“Pecchia non parlerà prima della partita, ma come detto è facile ipotizzare un ampio turnover per quest’ultimo impegno stagionale. Probabili novità in difesa cominciando dal portiere, mentre davanti Ciofani dovrebbe riposare per lasciare il posto al giovane Colombo“.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Volpe; Zortea, Fornasier, Terranova, Valeri; Bartolomei, Gustafson; Pinato, Gaetano, Nardi; Colombo.
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Carnesecchi (p, Atalanta); Coccolo (d,Juventus); Bartolomei (c, Spezia); Baez (a, Cosenza); Colombo (a, Milan).
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Girelli (c , Pergolettese)