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Per la SPAL arriva il terzo risultato utile al Paolo Mazza. Un Vicenza ancora a zero punti rappresentava una potenziale trappola e lo stesso Pep Clotet nella conferenza pre-partita aveva sottolineato che per fare bene sarebbe servito mantenere i piedi ben saldi al terreno. Così è stato, è i biancazzurri sono tornati alla vittoria, seppure con qualche brivido.

PARTITA – “Ho visto una SPAL che ha giocato ad alta intensità per novanta minuti e questo è il calcio che dobbiamo proporre. Avevamo davanti un Vicenza che ha fatto una partita di grande energia e verticalità, mettendoci in difficoltà e proprio per questo nel primo tempo non è stato facile per nessuno dei miei ragazzi. Nel secondo tempo siamo cresciuti nell’intensità fisica e abbiamo chiuso in crescendo. Questa è la risposta che mi aspettavo dopo sabato: con la Reggina abbiamo perso una partita in un campo molto difficile, in un momento in cui stavamo meglio di loro e per un errore nostro. Oggi abbiamo corretto quell’errore e molti altri; abbiamo dimenticato sabato e preparato bene la sfida. Il lavoro che faccio è di miglioramento continuo e ricerca della stabilità: a me né una sconfitta né una vittoria cambiano la testa. Se qualcuno pensava che dopo il 5-0 al Pordenone in undici contro dieci fosse tutto facile rispondo che noi non siamo il Real Madrid e che dobbiamo ancora crescere molto. Oggi sono molto contento della squadra perché ha vinto per merito contro un avversario che l’ha reso molto difficile”.

INTENSITÀ – “Penso che i cali d’intensità nei primi minuti della ripresa siano una casualità: nel primo tempo non è stato facile perché loro hanno cambiato modulo al 20′ e noi ci siamo visti obbligati ad aggiustarci tatticamente. Per questo motivo la partita inizialmente è stata un po’ ferma, ma è normale. Nel secondo tempo abbiamo sistemato la tattica: Mancosu ha preso una posizione in cui è stato più utile nel controllo e nel dare verticalità mentre Crociata e Seck hanno preso la posizione intermedia d’attacco, che ha facilitato lo sviluppo del nostro gioco e migliorato la prestazione”.

GOL DEL 3-2 – “Il gol preso all’ultimo non mi è piaciuto: avevamo lavorato in settimana per gestire quella situazione. Per fortuna non ha incis,  ma sarebbe potuto costare caro. Dobbiamo essere molto critici con noi stessi e analizzare la partita anche quando vinciamo. Oggi abbiamo giocato meglio che con la Reggina, ma ci sono ancora tante cose da migliorare e correggere. La squadra è giovane e ha bisogno di un miglioramento continuo”.

NERVOSISMO – “Oggi tutta la squadra è stata un po’ nervosa all’inizio perché il Vicenza col cambio modulo ci ha costretti ad aggiustarci e inoltre ha tenuto un’intensità altissima. Ma i ragazzi avevano la mentalità giusta e la loro testa era sulla partita. Sapevano tutti che sarebbe stato un incontro difficile. Nel primo tempo abbiamo sofferto perché non siamo riusciti a tenere la palla il tempo che volevamo tenerla, ma i ragazzi sanno che quando si va in vantaggio l’avversario attacca di più per segnare”.

LATTE LATH – “Dopo la partita di sabato ha avuto un affaticamento al bicipite femorale e ho pensato che fosse giusto valutarlo prima di mandarlo in campo”.

INFERMERIA – “Ho parlato con lo staff dopo la partita. Dickmann soffre di un piccolo fastidio alla caviglia, ma stava recuperando bene già nel fine settimana e penso che non avrà problemi ad allenarsi. Lo stesso per Viviani, che ha avuto un crampo dopo tutto il lavoro di sabato e oggi ed è stato sostituito per precauzione. Ma anche lui domani si allenerà”.

TERNANA – “Pensiamo sempre a quanti Under-23 abbiamo in squadra: dobbiamo trovare stabilità e allenarci al massimo dell’intensità massima e prepararci con rigore. Oggi la squadra è felice per la vittoria, ma non dobbiamo lasciarci tradire dalle emozioni. Dobbiamo eliminare l’emozione positiva e tornare a pensare in modo razionale e con la mentalità giusta per andare a Terni”.