Dinamica Media – leaderboard
Dimedia – leaderboard

È un Pep Clotet fiducioso quello che si appresta a sfidare la Cremonese con la sua SPAL. Il tecnico catalano può sorridere per i recuperi di Capradossi, Viviani e Seck e come al solito chiede alla squadra di fare una partita d’attacco, ma con la giusta dose di giudizio in fase difensiva.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Dickmann (problema al polpaccio) e Latte Lath (lesione muscolare) rimangono nella lista degli indisponibili, anche se nel caso del terzino il recupero sembra dietro l’angolo: “Speriamo di poterlo recuperare completamente nel corso della prossima settimana” ha detto Clotet. A Cremona il tecnico potrà di nuovo contare su Capradossi, Viviani e Seck (“Si è allenato molto bene”). “Per noi – ha rimarcato Clotet – è importante recuperare certi calciatori perché ovviamente preferisco il gruppo in buone condizioni. Anche se contro il Perugia ne mancavano quattro io ho comunque apprezzato la prestazione, anche quella di chi ha avuto meno spazio finora. Ho visto tanta professionalità, i ragazzi hanno capito la partita“.

CLASSIFICA E PERCORSO – “Come ho già detto altre volte, io guardo solo alla partita successiva. La serie B è un campionato difficile in cui le differenze tra il piazzamento nei playoff e quello playout sono spesso di pochi punti. Per questo è importante stare concentrati sulle singole partite, senza farsi distrarre da quanto succede lungo il percorso. Tante squadre arrivano in zona playoff a metà stagione e poi finiscono fuori. Per come la vedo io le ultime otto partite sono quelle fondamentali. Dal nostro punto di vista l’obiettivo principale è quello dei progressi nella mentalità e nel gioco. Dobbiamo essere la SPAL sempre, in casa e in trasferta, a prescindere dal risultato“.

Da allenatore voglio sempre che nel lavoro quotidiano della squadra ci siano serenità e razionalità. Il calcio è talmente volatile che è difficile tenere la mente esclusivamente sulla prestazione. Sapevamo dei rischi che erano insiti nella costruzione di questa squadra: non è facile competere allo stesso livello con chi ha avuto due mesi di vantaggio e ha potuto fare una preparazione di un certo tipo. Attualmente siamo in linea con l’obiettivo che abbiamo fissato all’inizio, ossia quello della salvezza e della costruzione di una base in funzione della prossima stagione“.

Bisogna ricordarsi che la cosa più importante per la SPAL Tacopina l’ha già fatta, ovvero salvarla da un problema economico enorme. Per fare in modo che il progetto funzioni c’è da fare un anno di transizione per far crescere la squadra. Pensiamo di meritare qualcosa in più in classifica, ma siamo comunque in linea. Peraltro col gol di Peda, che era chiaramente valido, avremmo potuto vincere contro il Perugia e magari parlare di una classifica differente. Tutte le squadre hanno momenti difficili nell’arco della stagione e se si perde la testa si paga un prezzo molto alto. Nel nostro caso si tratta di sbagliare il meno possibile e prendere gli elementi positivi delle prestazioni anche quando il risultato non è giusto o quello che volevamo. Solo così si può crescere. Quando lunedì scorso i tifosi ci hanno applaudito alla fine della partita, nonostante avessimo perso, io ho provato molto orgoglio. Soprattutto perché abbiamo dimostrato che avremmo potuto vincerla anche senza il rigore sbagliato e il gol annullato a Peda. Qui c’è una passione bella, sana, mi fa pensare che questa città abbia qualcosa di speciale“.

EQUILIBRIO – “Penso sia stato normale subire molti tiri contro il Perugia perché è un avversario che marca a uomo, recupera molti palloni e va subito in ripartenza. È qualcosa che le altre squadre non fanno molto spesso contro di noi e siamo finiti col concedere anche diversi tiri da fuori area, cosa che in genere non capita. Durante la partita ho avuto la sensazione che la squadra avesse una grande voglia di vincerla e questo mi piace. Avremmo dovuto speculare e prendere il pareggio? Questo nel calcio non esiste. Se speculiamo e prendiamo il gol poi si dice che non si sarebbe dovuto fare. Noi invece proviamo sempre a vincere. Può accadere di perdere, ma l’idea di vincere è sempre giusta. Se anche si perde non diminuisce la fiducia. Se invece si inizia a speculare sul risultato e poi esce sconfitta passa l’idea che non si voglia vincere. Io sono convinto che per far crescere una squadra sia necessario andare all’attacco. Il 92% delle squadre che hanno vinto la serie B hanno sempre avuto il miglior attacco“.

Se c’è qualcosa che non mi è piaciuto nella partita di lunedì scorso è stato vedere la squadra disunirsi un po’ nel finale e perdere le distanze a centrocampo. Sarebbe stato importante dominare meglio quella zona di campo per non prendere delle ripartenze che abbiamo effettivamente concesso. Però è un problema che si può correggere. La squadra ha comunque difeso bene nel complesso. Ci è mancata un po’ di concretezza offensiva, ma abbiamo lavorato moltissimo per aumentarla e nel corso delle settimane i numeri ci dicono che la situazione è migliorata. Quindi sono fiducioso“.

CREMONESE – “Il percorso della Cremonese nello scorso campionato me lo ricordo bene, è una delle squadre che ho analizzato di più. Pensavo potessero fare i playoff e l’allenatore ha fatto un lavoro eccezionale. Nei primi tre mesi dall’arrivo di Pecchia ha acquisito grande coerenza tattica e ha concluso il campionato molto bene. Può contare su un grande allenatore, un grande direttore ed è una società molto razionale nella ricerca degli obiettivi. In estate sono stati fatti passi importanti per competere ai massimi livelli. Per noi sarà senz’altro una trasferta molto difficile, ma questo ci dà delle motivazioni in più ad andare là con determinazione per fare tre punti. Mi aspetto una partita in cui dovremo fare tutto particolarmente bene, con la giusta mentalità ed equilibrio tra attacco e difesa. La Cremonese è forte, pressa bene e poi attacca con efficacia, portando tanti giocatori in area”.

MANCOSU – “Ci ho parlato martedì e ho avuto conferma della persona spettacolare che è. In lui ho visto la concentrazione massima e l’idea di fare sempre ciò che è bene per la squadra. Ha preso quella palla in un momento difficile dimostrando responsabilità. La Spagna ha sbagliato tanti rigori contro l’Italia e questo è il calcio (ride, ndr). Ciò che conta è la risposta e aver dimenticato subito l’episodio. Lo sta dimostrando tutta la settimana di voler essere importante“.

PEDA – “Il dato dell’età di Peda non mi interessa. Quello più importante è la sua concentrazione. Si allena bene, sbaglia poco e quando lo fa corregge subito. Sta dimostrando di imparare molto in fretta. Ha dimostrato di potersi abituare a giocare anche in un ruolo diverso dal suo ed è uno dei vantaggi dell’essere all’inizio della sua carriera. Se saprà capire bene il ruolo potrà diventare un grande calciatore. Ha capito che deve puntare non solo sulle sue qualità difensive, ma anche su quelle offensive. Contro il Perugia ha fatto due cross ed entrambi sono stati pericolosi. Sull’azione del gol annullato ha fatto un attacco allo spazio che non si vede molto spesso in serie B. Significa che sta guadagnando molta fiducia e nel frattempo mantiene la concentrazione nell’aiutare la squadra. Non voglio mettergli troppa pressione e deve pensare solo a lavorare, senza la paura di sbagliare“.

MORA – “Mi ha fatto cambiare idea lui, col suo lavoro, le sue capacità da professionista. Ha lavorato molto fisicamente e ora è in condizioni straordinarie. Sta mostrando motivazioni e capacità. Ho sempre pensato che questa versione di Mora ci avrebbe potuto aiutare e ora sta giocando perché sta facendo vedere certe cose. Penso si trovi in un bel momento della sua carriera perché può darci non solo esperienza, ma anche molto altro“.

ROSSI – “Sto iniziando a conoscerlo. È arrivato domenica e un po’ mi preoccupa il jet lag perché in genere serve una settimana per riprendersi. Stiamo facendo un programma per non creargli affaticamenti. In due allenamenti ha fatto un po’ di lavoro di squadra e con un preparatore perché un po’ alla volta deve adeguarsi al nostro ritmo. Nessuno ovviamente mette in dubbio la qualità tecnica. Vogliamo capire con lui se si trova bene con la squadra e avremo qualche indicazione in più nella prossima settimana. Durante la sosta ci sarà tempo per lui di lavorare. Non ci siamo dati scadenze di alcun tipo“.

IPOTESI DI FORMAZIONE (4312): Seculin; Peda, Vicari, Capradossi, Tripaldelli; Esposito, Viviani, Mora; Mancosu; Melchiorri (Seck), Colombo.