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Per un’ora i biancazzurri se la giocano a testa alta contro il Lecce, riuscendo anche a spaventare i salentini, prima di dover alzare bandiera bianca di fronte alla maggior qualità avversaria.

VOTO DI SQUADRA 6,5 – Cosa si può rimproverare a questa squadra, intesa come collettivo? Contro una delle favorite del campionato va a giocarsela con coraggio, creando due occasioni pulite nei primi 15 minuti prima di prendere un gol surreale. Ciononostante non si sfalda, reagisce, salvo poi cedere sotto i colpi di un giocatore in stato di grazia. Toccherà al mercato portare i correttivi adeguati.

POMINI 5,5 – Ora il giro è completo e si può avere una certezza: su tre portieri non ce n’è uno che possa far dormire sonni tranquilli a Clotet. Il terzo gol, quello che mette la parola fine alla partita, è quasi interamente sul suo conto. Nella altre due circostanze non poteva fare alcunché. Salvato dal palo sul tiro di Rodriguez.

DICKMANN 5,5 – Prima volta da capitano della SPAL. Tra l’emozione della fascia e Di Mariano da tenere d’occhio non è particolarmente arrembante e sbaglia un gran numero di passaggi. Nella ripresa alza il raggio d’azione, ma senza risultati interessanti.

PEDA 6,5 – L’avvio è un po’ incerto e per poco Gargiulo non ne approfitta. Poi entra in partita e va vicino a firmare il vantaggio con un colpo di testa in anticipo su Hjulmand. È un po’ sfortunato in occasione del gol di Gargiulo.

CAPRADOSSI 6,5 – Olivieri deve girargli al largo per gran parte del tempo. Sbaglia pochissimo, anche se si ritrova a dover prendere rischi talvolta eccessivi. La sua guida è indispensabile.

CELIA 5,5 – Esce sostanzialmente sconfitto dal duello con Strefezza, ma senza demeritare particolarmente. Nel primo tempo lo tiene tutto sommato a bada (anche con un’ammonizione), nella ripresa s’addormenta un inserimento centrale che manda al tiro il brasiliano. Prova a riscattarsi con un’azione alla Fabio Grosso nella quale reclama un rigore (che non c’è). Tenta di alimentare gli attacchi della ripresa con continue sovrapposizioni e cross (dal 42′ s.t. TRIPALDELLI ng – Non ha il tempo per fare qualcosa di degno di nota).

DA RIVA 7 – Si ritrova quasi subito ammonito per una manata involontaria su un pallone recuperato, ma nonostante questo resta intraprendente. In un centrocampo che di fatto prevede solo lui ed Esposito lo si vede ovunque. Recupera la palla dell’1-1 e nel finale si produce in un prodigioso recupero su Di Mariano, obbligando l’avversario a una goffa simulazione in area.

ESPOSITO 5 – In occasione del vantaggio leccese commette tre errori di tre tipi diversi nel giro di pochi istanti. Ha il merito di non demoralizzarsi e continuare a fare la sua partita in maniera generosa, ma nell’economia della sfida quel triplo svarione finisce con l’avere un enorme peso specifico.

MANCOSU 5,5 – Parte sulla trequarti e cerca di approfittare dello spazio dietro ai due mediani leccesi, raccordando bene centrocampo e attacco. Fa spesso da quarto attaccante e costringe spesso gli avversari a tempestivi raddoppi. Nella ripresa il pallone viaggia di più sulle corsie e perde in efficacia, sbagliando diversi passaggi e perdendo qualche pallone di troppo.

SECK 6 – Nel primo tempo si gioca sempre sul lato opposto al suo e quindi al 38′ prova a mettersi in proprio con un tiro un po’ velleitario. Giustamente altruista in occasione del pareggio. Gioca con maggiore avvedutezza rispetto al solito: segno di un inizio di maturazione? (dal 42′ s.t. D’ORAZIO ng – Pochi minuti in cui può fare nulla)

CROCIATA 5 – Largamente inconcludente (dal 15′ s.t. ROSSI 5 – La magia di Cosenza non si ripete. Tenta di riempire l’area e giocare di fino, ma viene sempre disinnescato)

COLOMBO 6 – Punta e spara al 12′: tutti pensano “è gol” e invece è fuori e non di poco. Alla seconda però non sbaglia sull’assist di Seck. Rifila una gomitata involontaria a Rodriguez, salterà la trasferta di Crotone (dal 42′ s.t. MELCHIORRI ng –Stesso discorso fatto per Tripaldelli e D’Orazio)

CLOTET 6 – Voleva vedere coraggio ed equilibrio e li ha visti. Se poi tra il suo collettivo e quello del Lecce c’è un ampio divario di tecnica ed esperienza non può farci più di tanto.