foto Nello Mannarino
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Giochiamola in campo neutro“, dice con un sorriso Pep Clotet a proposito di SPAL-Brescia. Lo fa in relazione all’inusuale tendenza delle due squadre a fare meglio in trasferta. E con una striscia aperta di tre sconfitte consecutive al Paolo Mazza il tecnico biancazzurro vorrebbe vedere un risultato favorevole, come quelli conquistati di recente lontano da Ferrara.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Restano fuori Latte Lath (lesione muscolare), Vicari (squalifica, 1 giornata) e Peda (lesione all’adduttore). Il giovane difensore polacco non dovrebbe rimanere fuori per molto: “Abbiamo fatto tutti gli esami – ha spiegato Clotet – e si tratta di uno stiramento all’adduttore, ma di primo grado. Patryk ha sentito molto dolore nello scontro, ma già ieri ha iniziato con un programma differenziato. Non sta a me dire quando potrà rientrare, ma penso che i tempi siano abbastanza brevi. Due o tre settimane al massimo, credo”.

FORMAZIONE – Il principale interrogativo riguarda ovviamente la composizione della linea difensiva, vista la contemporanea assenza di Vicari e dello stesso Peda. I candidati sono Heidenreich e Coccolo. “Devo analizzare bene il lavoro di tutti e tre (compreso Capradossi, ndr), poi la decisione la prenderò domani (sabato, ndr). Con noi c’è anche Nador che ci può dare una mano e si sta comportando bene, ma lo vedo meglio in altre posizioni“.

In porta, invece, verrà confermato Pomini: “Per tutte le mie scelte di formazione – ha sottolineato Clotet – faccio una valutazione sia del lavoro settimanale, sia della partita. Non ho scelte predefinite perché è il campo a comandare. Se vedo buone prestazioni come quelle di Pomini sabato non posso fare scelte diverse“.

MODULO – Clotet sembra essere orientato a riproporre lo schieramento con due attaccanti centrali (Melchiorri e Colombo), resta solo da capire se con Mancosu in appoggio sulla trequarti campo oppure con una linea a tre. “Dipende molto dall’avversario perché il Brescia gioca in modo molto diverso dal Crotone. Sabato scorso Seck e D’Orazio hanno fatto una buona partita e il cambio di Seck è stato fatto per diminuire i rischi in un momento nel quale eravamo in vantaggio. Volevamo ridurre la supremazia territoriale del Crotone e fare in modo che Dickmann non si ritrovasse scoperto dalla sua parte. Esposito è entrato per questo e ha fatto bene il lavoro di mezzala con compiti difensivi. Ciò non toglie che Seck e D’Orazio abbiano fatto 45 minuti molto importanti e non molte altre squadre li avrebbero schierati contemporaneamente. Sono minuti che li faranno crescere“.

La posizione ideale di Esposito è il playmaker come Viviani e a me piace avere una squadra strutturata correttamente in cui ci sono due calciatori per ruolo di livello simile, in modo che ci sia competizione. Salvatore può fare il mediano nel 4231, ma anche la mezzala in maniera un po’ atipica, con compiti di un certo tipo che sono io ad assegnargli. Il problema, nella valutazione delle prestazioni di Esposito, nasce quando le persone lo giudicano come si dovrebbe fare con una mezzala classica. Ma per quello  che gli chiedo io sta interpretando bene il ruolo“.

RENDIMENTO – “Ora la situazione della SPAL è corretta, abbiamo fatto punti importanti contro due avversarie dirette per la salvezza. Penso che quella attuale sia la miglior posizione di classifica da inizio stagione. Ma in generale le prestazioni sono state buone, anche quella col Lecce, perché abbiamo visto una SPAL coraggiosa che se l’è giocata alla pari e ha lottato fino alla fine. Gli avversari hanno fatto una grande prova e hanno trovato due gol in circostanze eccezionali. Stiamo trovando un buon momento di forma fuori casa, all’opposto di quanto successo a inizio stagione. Ma l’importante è essere una squadra che gioca bene il suo calcio in casa e fuori“.

AVVERSARI – “Il Brescia ha potenzialità per fare bene a prescindere da casa e trasferta. La squadra è stata costruita per andare in serie A, sia per qualità della rosa, sia per mentalità. Per noi sarà difficile affrontarla perché arriverà ferita dall’ultima sconfitta. Ha grande concretezza offensiva perché riesce a segnare pur creando poche occasioni. Per noi ovviamente sarà impossibile limitare a zero le loro ripartenze e per questo servirà moltissima attenzione in difesa. Non ho modo di dire che partita potrà essere, ma le due squadre dovranno rispettarsi reciprocamente“.

Ho analizzato bene il Brescia e lo conosco bene. Penso che non cambierà molto la sua idea di gioco. Vorrà puntare soprattutto sul contropiede e quindi dovremo stare molto attenti a bilanciare il nostro pressing nelle varie fasi della partita. Abbiamo dimostrato di saperlo fare col Lecce. Il Brescia è senz’altro più pericoloso quando può andare nello spazio, ma non lo è meno quando trova difese chiuse. Bisognerà fare la scelta corretta ogni volta per contrastare la loro tecnica e la loro fisicità“.

APPROCCIO – “Vorrei vedere una SPAL simile a quella della partita col Lecce, ovvero una squadra che crede nelle sue possibilità. L’ultima è stata una delle nostre migliori settimane di allenamento, vedo moltissima fiducia e autostima“.

ESPERIENZA – “Avere giocatori esperti ha moltissimo valore, perché l’esperienza è l’elemento più importante per fare un qualunque lavoro. I giovani hanno l’entusiasmo e la voglia di crearsi un futuro, ma ci sono momenti in cui essere passati da certe situazioni fa la differenza. Nel gruppo che ho a disposizione ci sono giocatori esperti che sanno come aiutare la squadra in campo e fuori. Li vedo sempre presenti quando c’è da aiutare i ragazzi e questo lo apprezzo. Mi ha fatto piacere che le giocate fondamentali dell’ultima partita siano arrivate da alcuni di loro. Questo però non cambia il nostro pensiero sul progetto tecnico: se vogliamo crescere e creare valore nel futuro dobbiamo continuare a giocare coi giovani e dare loro minuti di gioco“.

VITA DA EX – “Per me è una partita uguale alle altre. Penso solo a fare in modo che la squadra competa fino alla fine per i tre punti. Mi piace concentrarmi solo al presente e non sono interessato al passato. Quando penso a Brescia ho il ricordo del lavoro che ho fatto, in maniera importante, assieme a squadra, società, staff e tifosi. Tutti hanno remato dalla stessa parte per fare qualcosa di molto difficile. Quando sono arrivato c’era la paura della retrocessione, ma tutti hanno lavorato alla grande per cambiare la situazione. L’obiettivo raggiunto nella scorsa stagione ha permesso di mettere le basi per le ambizioni di quella attuale. Personalmente ho fatto il mio lavoro, né più, né meno, all’interno di uno sforzo collettivo. Questa è la parte positiva. Quella con Massimo Cellino è una relazione iniziata tanti anni fa. Con lui ho lavorato molto bene a Leeds e poi Brescia. Lo considero un amico e un bravissimo presidente e sarà sempre così“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (4312): Pomini; Dickmann, Heidenreich, Capradossi, Celia; Esposito, Viviani, Da Riva; Mancosu; Melchiorri, Colombo.



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