foto Filippo Rubin
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Dopo il sollievo della salvezza finalmente raggiunta si è presentato ai microfoni della sala stampa Marco Pinato, autore oggi del momentaneo 2-0 che gli è valso la prima marcatura in maglia biancazzurra: “Oggi è stata una partita approcciata bene: siamo partiti forte, riuscendo a trovare il gol e raddoppiando subito, cosa che ci ha permesso di avere una gestione più semplice. Bene così, perché ci voleva questa vittoria e questa salvezza, Ferrara e questa cornice di pubblico se lo  meritavano, perché questa città sicuramente non doveva stare così in basso”.

“Ci eravamo incartati con le nostre mani e siamo felici di averla chiusa. É difficile dire il motivo per cui eravamo arrivati a questo punto: siamo sempre stati consapevoli di noi stessi, abbiamo fatto partite buone spesso senza riuscire a raccogliere i frutti, come Cittadella e Ascoli in casa. Però questa squadra ha sempre dimostrato di essere competitiva, vedi Perugia e Brescia. Non so dire il motivo, ma l’importante è che ne siamo venuti fuori tutti insieme. Giocare a Ferrara deve essere difficile per tutti, quando sudiamo la maglia poi il resto viene tutto da sé e il pubblico ti incita anche di più”.

“La festa finale ce la siamo meritata: abbiamo dimostrato che se fossimo stati quelli di oggi per tutto il campionato avremmo raggiunto la salvezza prima. Personalmente penso di aver fatto cose buone e cose meno buone, come tutti. Giocando in undici è ovvio che sia più difficile quando le cose vanno male poterle aggiustare”.

Schierato nell’insolita posizione di trequartista, Pinato ha analizzato la sua prova facendo anche una panoramica della sua esperienza a Ferrara, con una battuta finale sull’eventuale permanenza: “Marco (Mancosu) sicuramente è un giocatore importante con caratteristiche sue, quindi quando gioco nel suo ruolo ho caratteristiche diverse. Sul gol sono stati molto bravi i miei compagni (Latte Lath e Mora) nel servirmi, e io mi sono concentrato nel centrare la porta che quest’anno l’ho fatto poco. Ci tengo a dedicare il gol a Pepito Rossi che oggi non era con noi ma ci ha dato una spinta in questi giorni e mi dispiace un sacco per quello che gli è successo”.

“Io ho lavorato fin dal primo giorno per una riconferma qui. Ora faremo l’ultima partita per dimostrare che comunque noi ci siamo, poi faremo le nostre valutazioni. Io a Ferrara sto bene, ed è bello vedere l’amore che mostrano verso la maglia i compagni che sono qui da più tempo: ci tengo a sottolineare la prestazione di Luca (Mora), che oggi ha fatto da tramite e da trascinatore per tutti”.