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Il dibattito conclusivo dell’edizione 2022 della festa della curva Ovest prevedeva un tris di ex dal cuore spallino che invece è diventato un poker. Meglio così per il pubblico accorso domenica al parco “Bassani” di Ferrara, che ha potuto ascoltare Alessandro Sovrani (Telestense) e Mauro Malaguti (Il Resto del Carlino) dialogare con Patrizio Paolone (1993-1995), Emanuele Cancellato (1997-2001), Sergio Pellissier (2000-2002), Natale Patria, che per circa vent’anni ha fatto da dirigente accompagnatore all’interno della società biancazzurra, e l’attuale direttore generale Andrea Gazzoli.

Con i primi quattro sono stati ripercorsi diversi eventi chiave degli anni Novanta e dei primi Duemila, come il bruciante spareggio di Verona giocato nel 1994 contro il Como di Tardelli (“Accaddero troppe cose strane in quella partita” ha detto Paolone), l’epoca di De Biasi con Cancellato grande protagonista (“Non volevo perdere neanche le partitelle in allenamento“) e l’inizio del nuovo millennio che vide un giovanissimo Pellissier mostrare le sue doti. L’attaccante valdostano, bandiera del Chievo Verona, ha raccontato di aver sperato di poter chiudere la carriera a Ferrara, ma non si sono mai presentate le condizioni: “Forse è meglio così, perché a quel punto non ero più veloce e scattante come mi avevate visto la prima volta“, ha detto Pellissier con un sorriso.

Attenzione particolare è stata ovviamente riservata alla SPAL del presente con le domande al dg Gazzoli: “Chi conosce un po’ il calcio sa che il campionato di serie B è già difficile per conto suo e quest’anno con l’arrivo delle retrocesse dalla serie A e delle neopromosse della serie C è un campionato estremamente competitivo. L’aspettativa principale è quella di trovare un equilibrio, perché l’annata che abbiamo appena chiuso è stata, come sapete, un po’ tribolata sotto tutti i punti di vista. Il passaggio di proprietà in estate non ha aiutato a fare calcio, ma l’importante è trovare condivisione tra società, tifosi, club e stampa per cercare di fare risultati che qui sono stati fatti in maniera impensabile“.

A breve sarà presentata la nuova campagna abbonamenti: siamo contenti di tornare a farla. Nell’ultima partita casalinga col Frosinone abbiamo avuto un assaggio di quello che può rappresentare il Mazza per la SPAL. Quest’anno in casa abbiamo fatto brutti risultati, perché perdere sette gare in casa con questo stadio, con questa curva, con questo tifo è veramente strano. Contiamo di presentare a breve tutti i dettagli, cercando di andare incontro alle persone in termini di prezzi e promozioni, perché sappiamo il momento che stanno attraversando tutti“.

Con la nuova area tecnica, assieme alla proprietà, è stato fatto un programma per ricostruire quel percorso che era già avvenuto qualche anno fa. La retrocessione e il Covid hanno comportato anomalie nelle costruzioni delle squadre. Quest’anno dal 5 maggio, quando è finito il campionato, si è potuto iniziare a pensare di costruire qualcosa con una visione di due o tre stagioni anche per raggiungere un risultato sportivo importante, che però a breve non è mai scontato“.

In chiusura, Gazzoli ha poi potuto rispondere al tanto atteso tormentone estivo lanciato da Alessandro Sovrani, ovvero “ag vol la punta: “Non cerchiamo un nome a effetto. Cerchiamo un bravo giocatore, che sia funzionale al gioco richiesto dal mister“.



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