Primo giro di presentazioni per la SPAL 2022/2023, con l’incontro riservato alla stampa per i nuovi acquisti Simone Rabbi (2001) e Christian Dalle Mura (2002). Con il primo, di ruolo attaccante, la società ha firmato un accordo della durata di quattro anni (fino al 30 giugno 2026). Il centrale della Fiorentina invece arriva in prestito – senza diritto di riscatto – dal club viola.
Rabbi, svincolato e reduce dalla stagione in serie C con il Piacenza (37 presenze, 5 gol), è stato presentato con queste parole dal ds Fabio Lupo: “Negli ultimi anni Simone è stato uno dei talenti più seguiti nel nostro calcio. Un giocatore da cui ci si aspetta un salto di qualità viste le sue caratteristiche di tecnica e forza. Noi abbiamo grandi aspettative per il suo processo di maturazione: ha fatto una scelta molto importante decidendo di venire da noi e trascurando altre opportunità di club di serie A. Simone è ciò che stavamo cercando, ovvero l’esemplificazione di un giocatore dotato di potenziale e che la SPAL vuole sviluppare“.
Rabbi, visibilmente emozionato, ha rotto il ghiaccio confermando la sua felicità per il nuovo approdo: “Ringrazio il direttore per la fiducia nei miei confronti. Spero di ripagare le aspettative su di me con il lavoro e la dedizione. Mi considero uno che può ricoprire più ruoli all’interno dell’attacco. Nel mio percorso ho giocato come punta centrale, trequartista, ma anche esterno sinistro e destro. Mi piace stare vicino alla porta e avere dei compagni accanto, oltre che attaccare la profondità. Il mio piede forte è il destro ma non ho problemi a utilizzare anche il sinistro. Potrei descrivermi come un giocatore di forza, velocità e grinta e sono qui per mettermi alla prova. Per me è stato facile scegliere grazie alla fiducia che mi è stata dimostrata e non vedo l’ora di iniziare. Mi aspetto un campionato tosto e di un livello più alto del precedente, ma sono molto motivato. La mia scorsa stagione a Piacenza? Ho fatto 37 presenze totali con 5 gol e 2 assist. L’ho reputata un’esperienza molto formativa. Sullo svincolo avevo firmato un contratto di 2+3, quindi finiti i primi due anni ho deciso cosa fare e ho scelto questo club. Ricordo i derby che ho giocato a livello giovanile contro la SPAL ed erano delle vere e proprie battaglie. Il modello a cui mi ispiro? Il mio idolo è sempre stato Del Piero, un signore fuori e un campione dentro. Numero di maglia preferito? Non ne ho uno in particolare, finora ho utilizzato sempre il 19 ma vedremo quest’anno come andrà“.
Congedato il giovane attaccante cresciuto nel Bologna, è arrivato il momento di Dalle Mura, che nella scorsa stagione si è diviso tra Cremonese e Pordenone. Il ds Lupo ha spiegato che “Christian l’abbiamo preso per un discorso tecnico, perché non è facile trovare giocatori mancini che sappiano ricoprire più ruoli, che abbiano continuità e dimostrino qualità tecniche e velocità. Volevamo un giocatore con queste caratteristiche. Arriva per migliorarsi, ma con una forte dose di affidabilità. Siamo convinti che farà un’ottima stagione e anche la Fiorentina ne è certa dato che non l’ha voluto cedere (ma ha concesso solo il prestito) conoscendo le qualità del ragazzo“.
Dalle Mura, capitano della Nazionale Under 20, si è presentato così: “Ho avuto l’occasione per confrontarmi con i compagni e non vedo l’ora che inizi il campionato. La maggior parte delle volte ho sempre giocato da difensore, sia a destra sia a sinistra, ma negli ultimi tempi ho ricoperto il ruolo di terzino sinistro in più occasioni. Non ho troppi problemi a giocare in questa posizione e riesco ad adattarmi a più sistemi di gioco. Quella Reggio Calabria (2020/2021) è stata un’esperienza di impatto rispetto al mondo delle giovanili al quale ero abituato. Con qualche difficoltà nei primi momenti sono comunque riuscito ad inserirmi bene. Per me è stato molto importante giocare in serie B e fare esperienza. Ad oggi lo reputo come un approccio più introduttivo a differenza del Pordenone che è stato sicuramente più formativo. Con la SPAL, in questi primi giorni, abbiamo già fissato quale dev’essere la nostra idea per questa stagione, ma ci sarà tempo per chiarire. La trattativa è nata prima che iniziasse il ritiro e la reputo una grande fortuna in quanto posso allenarmi subito con il gruppo. Il mio idolo? Da sempre è stato Andrea Pirlo, nonostante io ricopra un ruolo più arretrato, per la sua tranquillità e la personalità che portava in campo. Per la posizione che ricopro mi ispiro invece a Maldini. Sono due personaggi abbastanza importanti (ride – n.d.r). La mia esperienza in Nazionale la reputo molto significativa. Ogni bambino sogna di indossare questa maglia e io ho avuto la fortuna di poterlo fare tante volte. Si tratta di un ambiente che forma diversamente rispetto al club in cui giochi perché ti confronti e capisci il livello di altre realtà fuori dal contesto italiano, come appunto le squadre europee”.