foto ufficio stampa SSC Bari
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La seconda trasferta della stagione vede la SPAL di scena sabato (ore 14) al San Nicola di Bari, campo che gli estensi non frequentavano dalla stagione trionfale 2016/2017 culminata con la promozione in serie A. La squadra pugliese, in cui ci sono i grandi ex Antenucci e Vicari, viene da un campionato di serie C dominato e ha tanta voglia di stupire ancora, nonostante qualche critica nei confronti della società. L’inizio di stagione dei galletti, con due pareggi e una vittoria, è stato parecchio incoraggiante. Per capire come sta la formazione biancorossa abbiamo chiesto informazioni a Nicola Lucarelli, giornalista di Radiobiancorossa.it

Dopo diversi anni d’attesa il Bari ha finalmente fatto ritorno in serie B. Che clima si respira in città e quali obiettivi si pone la squadra pugliese per questa stagione?
“C’è molto entusiasmo intorno al Bari dopo il ritorno in serie B. I 35mila spettatori visti per la gara interna con il Palermo sono lì a testimoniarlo, anche se c’è stato qualche mugugno per il calciomercato. Gli obiettivi al momento sono per forza quelli di salvarsi in serie B, dato che la squadra non può ambire a una promozione in quanto la proprietà De Laurentiis, come ben si sa, detiene anche il controllo del Napoli. Anche questo aspetto ha creato diversi malumori in città, ma è chiaro che in caso di promozione il patron dovrebbe per forza cedere o una o l’altra società. È stato chiesto più volte al presidente, al direttore sportivo e all’allenatore quale fosse l’obiettivo stagionale: tutti hanno sempre risposto in modo vago, dicendo che si cercherà di dare fastidio a tutte le concorrenti che ambiscono al salto di categoria”.

Rispetto alla passata stagione la difesa è stata rivoluzionata, mentre a centrocampo c’è stata l’aggiunta di un giocatore di spessore come Folorunsho. Il mercato dei galletti si può definire soddisfacente?
“In difesa si sono registrati due innesti, quello di Vicari dalla SPAL e quello dello sloveno Zuzek. Per il resto sono stati confermati Di Cesare e Terranova, con anche l’aggiunta del giovane Bosisio dal Milan. In mezzo, l’acquisto di Folorunsho si sta rivelando un vero e proprio crack in questo inizio di stagione, ma sono stati presi diversi giocatori di prospettiva, come ad esempio il classe 2000 Benedetti. In più ci sono vari calciatori che devono confermare quanto di buono fatto vedere in serie C: penso a Maiello, D’Errico e Maita che sta facendo molto bene. In generale, però, concentrandosi solo sulla campagna acquisti in sé, diciamo che c’è molta delusione. Il Bari ha atteso gli ultimi minuti del mercato per concludere delle operazioni, nonostante i ben cinque mesi a disposizione in virtù di una promozione ottenuta il tre aprile scorso. La tempistica non è certamente stata efficace”.

Il tecnico Mignani, tra l’altro ex spallino nel biennio 1991-1993, è uno degli artefici della promozione dalla C alla B ottenuta con largo anticipo. C’è mai stato qualche dubbio sulla sua conferma?
“Dal punto di vista societario non ci sono mai stati dubbi sulla sua conferma in panchina per affrontare il ritorno tra i cadetti, come aveva più volte ribadito lo stesso direttore sportivo Polito dopo la scorsa stagione. Personalmente, visto il non esaltante girone di ritorno in serie C, qualche perplessità rimane. Ma l’inizio del campionato sta smentendo questa teoria dando ragione alle scelte della dirigenza”.

Capitolo società: la doppia proprietà (Napoli e Bari)  detenuta dal patron De Laurentis riesce sempre a generare diverse critiche. Qual è il pensiero dominante del tifo barese a riguardo?
“Il tema della multiproprietà divide parecchio la tifoseria, anche se ormai queste argomentazioni sono state sostanzialmente messe in disparte. Le nuove decisioni normative hanno prorogato i termini per la cessione di uno dei due club controllati fino al 2029 e ormai la questione non si sta quasi più trattando. Resta comunque una grossa spada di Damocle sopra la testa del Bari, perché come dicevo non potrebbe andare in serie A. Molti sostenitori temono che De Laurentiis possa ‘galleggiare’ in cadetteria per parecchi anni, consentendogli così di mantenere entrambi i club sotto la sua gestione. Diciamo che una grossa fetta del pubblico è contraria alla doppia proprietà, mentre un’altra parte pensa che con un po’ più di tempo il Bari possa crescere ancora e poter essere così acquistato dai migliori offerenti”.

Sarà una partita speciale sia per Mirco Antenucci sia per Francesco Vicari, che a Ferrara hanno condiviso i momenti migliori delle loro carriere. Ad oggi, quanto sono importanti questi due calciatori per la rosa del Bari?
“Quella di sabato sarà senza dubbio la loro partita. Antenucci ha iniziato tutto sommato bene, segnando un gol su rigore e uno su azione. Su di lui non ci sono grandissime aspettative, perché ormai ha 37 anni e siamo tutti consapevoli che non potrà disputare tutto il campionato su altissimi livelli. Vicari invece finora s’è visto pochissimo. Da quando è arrivato ha avuto due infortuni- tra cui quello attuale per uno stiramento – e per capire se il suo acquisto è stato positivo o meno bisognerà aspettare. Sulla carta è un difensore importante, ma qualche tifoso ha già palesato la paura che la SPAL abbia rifilato il classico ‘pacco’. Staremo a vedere”.

In vista di sabato che formazione possiamo aspettarci da parte della squadra biancorossa?
“Non dovrebbero esserci grandissime novità rispetto all’ultima uscita di Perugia. Al momento non ci sono notizie di infortunati, quindi l’undici titolare dovrebbe essere formato da Caprile tra i pali, difesa a quattro con Pucino terzino destro, Di Cesare e Terranova centrali e sulla sinistra Dorval al posto dello squalificato Ricci. Centrocampo confermato con Maita, Maiello e Folorunsho. Botta sulla trequarti, a supportare il tandem d’attacco composto da Antenucci e Cheddira. Bellomo dovrebbe partire inizialmente dalla panchina.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Di Cesare, Terranova, Dorval; Maita, Maiello, Folorunsho; Botta; Antenucci, Cheddira.

SQUALIFICATI: Ricci
INDIPONIBILI: Nessuno

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE:  Vicari (D, SPAL); Zuzek (D, Koper) Ceter (A, Cagliari); Cheddira (A, Parma); Dorval (D, Cerignola); Bosisio (D, Milan); Galano (A, Pescara); Caprile (P, Leeds); Maiello (C, Frosinone); Terranova (D, Cremonese); Bellomo (C, Reggina); Scheidler (A, Dijion); Folorunsho (C, Napoli); Cangiano (A, Bologna); Benedetti (C, Sampdoria), Salcedo (A, Inter)

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Andreoni (D, Pordenone); Lollo (C, Reggina); Belli (D, Padova); Plitko (P, Grosseto); Stasi (A, Molfetta); Liso (P, Francavilla); De Risio (C, Monopoli); Simeri (a, Monopoli); Perrotta (D, Pro Vercelli); Rossetti (C, Rimini); Mercurio (A, Fidelis Andria); Mané (D, Montevarchi), Ahmetaj (A, Monopoli)



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