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Dopo il debutto nel pareggio di sabato scorso ottenuto dalla SPAL al San Nicola di Bari, è arrivato il momento della presentazione ufficiale del centrocampista Luca Valzania (1996) arrivato in prestito dalla Cremonese. Una volta ceduto Federico Viviani, le mosse della SPAL si sono concentrate sull’innesto di un centrocampista con esperienza nella categoria (181 presenze, con 14 reti e 16 assist) che potesse portare al reparto caratteristiche fino a quel momento solo parzialmente presenti.

Il direttore Fabio Lupo ha introdotto il nuovo acquisto, sottolineando l’importanza del suo arrivo e dell’entusiasmo con cui la mezzala ha colto l’opportunità: “Raramente mi è capitato nella carriera di dirigente di avere la percezione di aver fatto una cosa giusta come mi è capitato sabato scorso a Bari. Quando Luca (Valzania, ndr) è entrato in campo ho avuto la percezione in pochi minuti che abbiamo fatto la mossa giusta. Non tanto per le qualità del calciatore, perché è nota a tutti, ma per l’aver inserito la pedina giusta al posto giusto. Anche perché la sua carriera parla per lui: è un giocatore ancora nel pieno delle motivazioni e della condizione psico-fisica. Sono molto soddisfatto che sia con noi e, per l’ennesima volta, sono qui per dire che un altro giocatore si è unito alla SPAL con grandissime motivazioni, volendo fortemente questa società pur provenendo da un club che ha vinto il campionato di B e che ora gioca la serie A“.

L’operazione è stata complessa e le tempistiche non ci hanno consentito di andare ad approfondire gli aspetti contrattuali, visto che una trattativa di un altro tipo avrebbe comportato anche la negoziazione del suo contratto anche per gli anni successivi. Abbiamo assecondato le tempistiche a favore dell’innesto del giocatore, vista la necessità che avevamo di intervenire in quel ruolo specifico per completare il reparto conferendogli caratteristiche che con gli altri interpreti non avevamo. Anche per questo, come accennato in precedenza, ho avuto da subito sensazioni positive per aver visto un centrocampo che già sta facendo bene e in cui Luca andrà a giocarsi una maglia ogni domenica. A fine stagione ci si potrà senz’altro incontrare con la Cremonese, ma preferirei fare un passo alla volta e intanto essere contenti per averlo a disposizione. Luca è sempre stato tra gli obiettivi, ma poi come si è sempre detto il mercato va portato avanti con equilibrio sotto tutti i punti di vista: economico ma anche tecnico“.

La parola è poi passata al diretto interessato per una breve presentazione e per le prime sensazioni avute con l’ambiente SPAL e con il campo: “Ringrazio il direttore perché c’è stata grande complicità per il mio arrivo qui a Ferrara. Questa estate mi sono ritrovato in una situazione in cui, sotto molti aspetti, non pensavo di trovarmi e c’è stata l’opportunità di venire alla SPAL. Sono stato io per primo a coglierla e, come ha detto il direttore, l’ho voluta fortemente perché penso si possa fare un campionato importante e si possa fare qualcosa di bello. Ci sono già delle buone basi e penso che potremo solo migliorare di partita in partita“.

Tatticamente e tecnicamente penso di essere una mezzala e di avere le caratteristiche di sposare bene quella che per il mister è l’idea del ruolo. I primi interessamenti nei miei confronti sono sorti verso la metà del calciomercato, ma nel corso delle sessioni può succedere sempre di tutto e negli ultimi 7-10 giorni le chiamate si sono intensificate. Appena c’è stata possibilità di concretizzare la trattativa, sia da parte mia sia da parte della società, c’è stato un immediato avvicinamento e quindi la trattativa è stata tutto sommato facile. Ho avuto la fortuna di essere già allenato da Venturato a Cittadella, quindi posso dire di conoscere già un po’ quello che chiede. Mi sono trovato bene da subito con il gruppo visto che con alcuni dei compagni avevo comunque già giocato contro o insieme, quindi l’inserimento è stato abbastanza facile“.

Penso che il traguardo a cui può ambire questa squadra lo dirà il percorso che faremo. Sono reduce da un campionato vinto e l’anno scorso avevamo un nostro obiettivo, ma abbiamo cominciato a crederci progressivamente. Partita dopo partita abbiamo capito che potevamo essere protagonisti. Soltanto giocando e pensando una partita alla volta abbiamo realizzato cosa valevamo e a cosa potevamo ambire realmente. Obiettivo personale? Fare ricredere chi non ha creduto in me quest’anno, quindi massimizzare quanto più possibile le mie prestazione nel corso di tutta la stagione. Sono però convinto che tutto questo passi sempre per l’obiettivo della squadra“.

Fiordaliso è un giocatore interessante, ci ho già assieme lo scorso anno e lo trovo un giocatore molto intelligente tatticamente che può giocare come anche come centrale, ma che può sicuramente dare il meglio di sé come terzino. Uno di quei difensori che in una rosa deve esserci: intelligente, sa giocare a calcio, pulito, pochi errori nell’arco di una partita“.

Una battuta finale poi che ha riguardato un ex compagno di squadra a Cremona che qui a Ferrara ha lasciato senza dubbi dolci ricordi: “Se ho parlato con Castagnetti? Mi ha detto di venire subito (ride, ndr). Penso che sia un giocatore che qui ha scritto una pagina importante e che si è trovato molto bene: appena gli ho parlato della SPAL mi ha consigliato di fare carte false per venire qui“.



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