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Con Daniele De Rossi in panchina la SPAL torna a fare un punto dopo due sconfitte consecutive, ma il nuovo allenatore non può dirsi soddisfatto di una prestazione che ha visto i biancazzurri ancora una volta in seria difficoltà nel creare opportunità da gol.

VOTO DI SQUADRA: 5 – La carica di entusiasmo portata da De Rossi, ampiamente documentata via social, non s’è praticamente vista sul campo e così la squadra ha replicato in parte quanto fatto vedere nelle uscite recenti con Venturato: circolazione di palla lenta, molte imprecisioni, rifornimenti all’osso per gli attaccanti. L’unico elemento degno di nota è la riduzione delle occasioni concesse agli avversari, ma gli oltre 45 minuti di superiorità numerica hanno senz’altro aiutato in questo. Al di là dei moduli (dal 4312 al 352) c’è molto lavoro da fare per far marciare questo collettivo ai ritmi chiesti da Tacopina.

ALFONSO 6,5 – Graziato dopo meno di un minuto da Antonucci, è protagonista di un paio di belle uscite alte e di un intervento decisivo a dieci minuti dalla fine su un diagonale velenoso di Tounkara.

PEDA 6 – Duella con Beretta e con Branca per tutto il primo tempo, poi la superiorità numerica lo deresponsabilizza e gli consente di giocare con maggiore leggerezza. Bene fisicamente, meno quando deve impostare. Spende un giallo per tenere a bada Antonucci.

MECCARIELLO 6 – Ha la personalità giusta per guidare i due giovani compagni di reparto e il fisico adatto affrontare Asencio corpo a corpo sulle palle alte. Risponde presente in tutte le situazioni in cui è chiamato in causa e risolve la situazione nei minuti finali in cui il Cittadella tenta l’assedio alla porta di Alfonso.

DALLE MURA 6 – Schierato sul centro-sinistra per sfruttare il piede forte, cerca soprattutto nel primo tempo di lanciare Tripaldelli con scarsi risultati. Meglio quando si tratta di lottare con Asencio e Beretta. (dal 28′ s.t. ZUCULINI 6 – Buttato inaspettatamente nella mischia per infoltire la linea di centrocampo, si adopera con il giusto atteggiamento sia in fase di copertura sia in possesso).

DICKMANN 5,5 – Dopo essersi adattato ad esterno di una difesa a 4 con Clotet e Venturato, il 24 torna al ruolo di esterno a tutto campo per sfruttare la grande capacità di corsa. Copre bene su un Donnarumma sempre molto propositivo, non regala grandi emozioni quando si ritrova a dover mettere in mezzo palloni per i compagni.

PROIA 5,5 – L’avvio è pessimo, con un mancato anticipo che favorisce la pericolosissima ripartenza di Antonucci a difesa alta dopo un calcio d’angolo. Con il passare dei minuti prende confidenza con il ruolo di interno di centrocampo a cinque, apportando un contributo significativo soprattutto in interdizione. Ancora lontano dalla sua migliore versione (dal 16′ s.t. TUNJOV 5,5 – Conferma ancora una volta un’ottima predisposizione fisica e tecnica, ma risulta troppo inconsistente al momento di cercare la giocata in fase rifinitura).

ESPOSITO 6,5 – Tanti occhi sono su di lui a causa delle belle parole spese nei suoi confronti da De Rossi. La cosa non sembra condizionarlo e conferma la sua centralità nel gioco della SPAL, con un costante lavoro di taglio e cucito tra le due aree di rigore. Prende una legnata da Danzi e poi fa saltare i nervi a Branca a partita finita. Peccato per la punizione fuori dallo specchio della porta.

MAISTRO 5,5 – Un po’ mezzala, un po’ trequartista, doveva essere per certi versi l’incognita tattica pensata per mettere in difficoltà il Cittadella. Tocca tanti palloni, ma non dà mai la sensazione di trovare il giusto ritmo, complice anche l’aggressività degli avversari (dal 32′ s.t. ZANELLATO 5,5 – Un quarto d’ora abbondante per tentare di dare sostanza alla mediana, con risultati modesti).

TRIPALDELLI 6 – Completamente ristabilito dopo l’infortunio di Como, ha il suo bel da fare con Vita, Carriero e infine Tounkara. Regge discretamente bene e prova ad alimentare le azioni offensive con diverse discese, un paio delle quali accompagnate da cross che non trovano un destinatario affidabile.

LA MANTIA 5 – Duella sin dai primi minuti con l’esperto e altrettanto fisico Perticone, prendendosi un giallo dopo appena 16 minuti. La marcatura ad uomo del capitano del Cittadella limita la sua possibilità di manovrare e aiutare i compagni, e così finisce la partita senza nemmeno un tiro verso la porta di Kastrati.

MONCINI 5 – Molto più mobile del compagno di reparto come è logico aspettarsi, rimane comunque troppo isolato dalla manovra e fatica a costruire un dialogo convincente con La Mantia. Esce a metà secondo tempo senza aver lasciato particolari ricordi positivi (dal 28′ s.t. RABBI 5,5 – Inserito per cercare di dare una scossa al reparto d’attacco, si ritrova ingabbiato tra i navigati difensori del Cittadella come il compagno. Tanto impegno ma nessuna scintilla).

DE ROSSI ng – Aveva preannunciato già dalla sua conferenza di presentazione che i gol al passivo erano ovviamente un problema da risolvere e che l’unico modo per apportare significative discontinuità era ragionare sulla fase difensiva complessiva. Ecco spiegata la scelta di schierare una difesa a tre guidata da Meccariello con i due esterni larghi. Per il resto rimangono tanti punti di contatto con l’ultima SPAL di Venturato, ma d’altra parte non poteva essere diversamente.



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