Sta facendo piuttosto discutere la scelta di non abilitare la vendita online dei biglietti di SPAL-Modena in programma domenica 4 dicembre al Paolo Mazza. La sfida, che manca addirittura dal 2001, probabilmente richiamerà un buon numero di spettatori e si porta dietro preoccupazioni legate all’ordine pubblico che hanno indotto le autorità a prendere una decisione inevitabilmente impopolare su entrambi i fronti.
La SPAL, in tutto questo, si è dovuta adeguare dopo la riunione del G.O.S. (Gruppo Operativo Sicurezza), ossia l’organo giuridico responsabile di tutte le decisioni principali relative alla sicurezza di un incontro di calcio disputato in un impianto di capienza superiore alle diecimila persone. Per legge è coordinato da un funzionario di Polizia designato dal questore e comprende un rappresentante dei Vigili del Fuoco, uno del Servizio Sanitario, uno della Polizia Locale e rappresentanti delle squadre coinvolte nell’evento preso in esame.
Il G.O.S. ha prima di tutto recepito la determinazione emanata dall’ormai noto Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che lo scorso 23 novembre ha inserito SPAL-Modena tra le partite “con profilo di criticità“. A tale proposito l’Osservatorio ha raccomandato la vendita dei biglietti per il settore ospiti ai soli residenti nella provincia di Modena.
Tuttavia questa misura è stata ritenuta insufficiente dal G.O.S. a causa di diversi potenziali problemi. Il principale: la capienza del settore ospiti del Paolo Mazza (1.490 posti) è stata valutata inferiore alla domanda di biglietti che arriverà da Modena. Non più tardi di qualche giorno fa la tifoseria dei Gialli ha fatto registrare 1.768 presenze al “Tardini” di Parma e l’onda d’entusiasmo per la vittoria potrebbe far lievitare ulteriormente questi numeri. Il proposito delle autorità (e della stessa SPAL) è quindi evitare uno scenario che si è già verificato in passato, ossia quello di una parziale invasione della parte di Curva Est riservata ai sostenitori biancazzurri. Esempio recente: la massiccia presenza di tifosi genoani in occasione della partita dello scorso 1 ottobre aveva imposto di approntare un ulteriore cordone di steward per evitare possibili interazioni spiacevoli.
La decisione di attivare una prevendita esclusivamente attraverso rivenditori fisici del circuito Vivaticket senz’altro finirà col penalizzare una parte del pubblico di casa (soprattutto quella che vive fuori Ferrara) ma di fatto è stata pensata come misura deterrente nei confronti dei tifosi che potrebbero decidere di aggirare la raccomandazione dell’Osservatorio inserendo dati non veritieri nei form delle piattaforme online.