foto Filippo Rubin
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A commentare a caldo in sala stampa il pareggio contro la diretta concorrente Brescia è toccato al capitano Lorenzo Dickmann. Nonostante una prestazione e incoraggiante per la crescita – tecnica e mentale – che la squadra ha saputo proporre nelle ultime uscite, il punto ottenuto al Mazza non può lasciare completamente soddisfatti Dickmann e compagni.

Sicuramente c’è un po’ rammarico perché siamo andati in vantaggio due volte e siamo stati ripresi: dobbiamo sicuramente migliorare sotto questo aspetto. Siamo ancora in tempo per la salvezza con cinque partite davanti da affrontare. Venivamo da una bella vittoria in trasferta quindi i tre punti sarebbero stati oro per noi, ma cerchiamo sempre di guardare il lato positivo e il punto ottenuto può essere fondamentale. Adesso andremo a giocarci un derby, quindi avanti tutta“.

Nelle ultime partite abbiamo recuperato compattezza: siamo stati belli corti e uniti anche come linea difensiva. Dobbiamo proseguire su questa squadra, non ci sono alternative, abbiamo ancora margini di miglioramento e dobbiamo continuare a dare tutto quello che abbiamo e cercare di fare il possibile“.

Dobbiamo guardare quelle che stanno sopra di noi: a oggi abbiamo il Perugia a un punto e quindi dobbiamo puntare i playout e cercare di scalare la classifica posizione dopo posizione. Le chance ci sono ancora perché abbiamo altre partite da affrontare. Dobbiamo essere positivi perché veniamo da partite e risultati positivi, con cinque punti nelle ultime tre partite“.

Su cosa lavorare? Sicuramente sull’aspetto mentale, al di là degli errori tecnici, perché non va bene subire gol così nell’immediato dopo una nostra rete. Se andiamo in vantaggio dobbiamo riuscire a mantenerlo, stando corti e stando compatti: è uno scalino in più che dobbiamo essere in grado di fare. Non è facile, anche a causa della posizione di classifica in cui ci troviamo, ma è quello che dobbiamo fare a ogni costo“.

Se la nostra fisicità è un limite? Sul primo gol l’attaccante è andato a saltare di testa sovrastando il nostro difensore, nonostante dietro siamo fisicamente messi bene. Magari io e Celia un po’ meno, ma siamo tutti strutturati. La cattiveria agonistica può essere allenata come tutti gli altri aspetti: anche imparare a gestire i vantaggi significa avere cattiveria: non ci si può abbassare e non si può diminuire la pressione e quindi avere la cattiveria di mantenere il vantaggio e magari fare altri gol come a Benevento, dove abbiamo segnato tre gol che non avevamo mai segnato“.



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