foto Cristiano Pedriali
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Massimo Pedriali era già nella storia della SPAL per essere riuscito a vincere un titolo giovanile nazionale sia da giocatore (Giovanissimi 1985/86) sia da allenatore (2021/2022) e ora può aggiungere un ulteriore titolo alla sua personale bacheca. Il tecnico è sembrato quasi incredulo nel post-partita di SPAL-Inter 3-1.

GIOIA – “Ancora non mi capacito di quello che sta succedendo… Il titolo di quest’anno è ancora più inaspettato del precedente perché abbiamo ricominciato con un gruppo completamente nuovo e diversi ragazzi sono passati subito in Primavera, quindi ci sono state delle difficoltà nella gestione. Nell’ultimo periodo secondo me siamo stati bravi a ricompattare il collettivo ed a lavorare sulle lacune soprattutto in fase difensiva. Non posso che fare i complimenti ai ragazzi, in queste due partite hanno dato davvero tutto. Stamattina (martedì) non ci eravamo neanche allenati perché sette di loro avevano gli orali dell’esame di maturità e abbiamo voluto farli riposare il più possibile perché a livello emotivo c’è stato un dispendio altissimo“.

ATTO FINALE – “Questa finale l’abbiamo vinta nella maniera giusta: l’Inter ci aveva battuti tutte e tre le volte in campionato e da quelle sconfitte abbiamo tratto delle indicazioni che oggi abbiamo utilizzato. Ci siamo schierati diversamente in fase difensiva e siamo stati bravi a verticalizzare sulle riconquiste del pallone. Poi abbiamo segnato tre gol bellissimi ed è tutta farina del sacco dei giocatori. Questi ragazzi sono veramente bravi e meritano palcoscenici importanti, perché hanno dimostrato una maturità che era richiesta soprattutto dopo che l’Inter ha accorciato a fine primo tempo. Sapevamo di non dover sbagliare nulla e fare attenzione a ogni minimo dettaglio. Probabilmente abbiamo fatto la miglior stagionale proprio stasera“.

GRUPPO – “Sono davvero riconoscente allo staff tecnico perché in questa stagione abbiamo modificato il 90% degli allenamenti dieci minuti prima del loro inizio visto che ci siamo dovuti adattare alle esigenze di Primavera e prima squadra. Siamo sempre stati uniti, soprattutto nel periodo invernale in cui ci siamo ritrovati a fare allenamenti anche in dodici“.

SOSTEGNO – “Sapevo che i tifosi ci avrebbero seguiti anche stavolta e li ringrazio perché alcuni hanno perso una giornata di lavoro pur di venire a sostenerci. Io poi glielo avevo detto: la nostra è diventata una squadra simpatica e penso che nessuno si sia mai annoiato guardandola. In questo momento delicato per la SPAL l’Under 18 è diventata un po’ il fiore all’occhiello della società”.

PENSIERO – “La dedica di questa vittoria va a mia moglie, a mio figlio, ai miei genitori. Loro mi hanno dato una mano quando le cose non andavano come speravo“.

FUTURO – “(Sorride, ndr) Nel mio futuro, è chiaro, c’è l’ambizione che ha ogni allenatore. Se ci fosse l’opportunità di allenare la prima squadra non mi tirerei indietro perché penso sia un sogno che hanno tutti. Ma anche se ci fosse la possibilità di continuare col settore giovanile sarei più che felice. Questi due successi mi fanno sperare bene e spero che qualche osservatore abbia preso nota. Spero di crescere perché sto facendo tanti sacrifici e due anni di risultati possono portare a qualcosa in più“.



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