foto Filippo Rubin
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Col raduno precampionato in programma tra meno di tre settimane (diciamo attorno al 10-11 luglio) la SPAL sta per finalizzare il processo di selezione del suo prossimo allenatore. Già da una decina di giorni Filippo Fuscods incaricato, ma ancora da ufficializzare – ha iniziato a valutare diversi profili ed è ragionevole pensare che entro la fine di giugno si arriverà alla nomina del successore di Massimo Oddo. Sono diversi i nomi che hanno iniziato a circolare già da qualche tempo, ma la sensazione è che Fusco si stia muovendo anche su tecnici che non sono ancora stati pubblicamente accostati pubblicamente alla SPAL e potrebbero esserci delle sorprese.

Intanto va sottolineato come il ciclo delle notizie di mercato abbia generato un primo cortocircuito tra l’effettiva programmazione della SPAL e l’opinione pubblica, mettendo in fila Attilio Tesser, Francesco Baldini e Massimo Pedriali come se uno fosse l’alternativa meno costosa del nome precedente e questo potesse essere un qualche tipo di indizio su una progressiva tendenza al ribasso del nuovo progetto tecnico. Ma non è andata propriamente così. O meglio: il percorso non ha avuto questa linearità ed è fatto di dinamiche un po’ più intricate.

Tra Tesser e la SPAL ci sono stati contatti, ma si sono arenati in fase preliminare e non per scelta dell’allenatore di Montebelluna. Il confronto con Tesser ha evidenziato non tanto una distanza sui parametri economici del contratto – del quale, di fatto, non si è praticamente discusso – ma sui tratti principali dell’organico che verrà allestito. Diverso è il discorso che riguarda Baldini, che effettivamente ha incontrato Fusco e Tacopina a Ferrara. L’ex allenatore di Vicenza e Catania è una vecchia conoscenza di Fusco dai tempi di Napoli (seconda metà degli anni Novanta), ma soprattutto è stimato dal nuovo direttore sportivo per almeno un paio di ragioni. Prima di tutto per la propensione a lavorare bene nello sviluppo dei giovani (ha allenato le squadre Primavera di Bologna e Juventus, oltre che la U17 della Roma), ma anche per il suo approccio diretto e senza compromessi, sia dentro sia fuori dal campo.

In questo caso più delle indiscrezioni interviene la logica: visto anche il legame di amicizia di lunga data, se Fusco avesse voluto affidare la SPAL a Baldini ci sarebbe già stata un’intesa di massima tra i due. Che però ancora non è arrivata, perché il nuovo ds si sta riservando di fare altre valutazioni in un momento in cui il mercato degli allenatori è ancora in pienissimo fermento. Solo in serie B ci sono otto squadre (!) che non hanno ancora ufficializzato la propria guida in panchina e in serie C la situazione è altrettanto fluida. Per cui non deve sorprendere se una decisione definitiva non è ancora arrivata. Baldini resta comunque un candidato di primo piano, almeno per ora.

Sui nomi il livello di riservatezza è piuttosto alto. Va senz’altro scartato quello di Lamberto Zauli, che ha già lavorato con Fusco alla Juventus Under 23, perché la sua conferma al Crotone sembra imminente. Sono invece scarse le probabilità di una promozione di Pedriali dall’Under 18 alla prima squadra. Le riserve principali riguardano la conoscenza del campionato di serie C e la mancanza di esperienze pregresse nella gestione di gruppi “senior”. Due requisiti che appaiono fondamentali per l’attuale ricerca. Per il tecnico del doppio scudetto biancazzurro potrebbero aprirsi le porte della formazione Primavera in caso di separazione tra il club e Vito Grieco, che è sotto contratto fino al 2024. Nel caso “Pedro” proseguirebbe il percorso con buona parte del gruppo che ha conquistato l’ultimo tricolore, al netto degli inserimenti che ci saranno nel gruppo della prima squadra.



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