foto ufficio stampa SPAL
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Non era facile per la SPAL passare in pochi giorni dai dilettanti locali ai campioni in carica della serie A, ma contro il Napoli i biancazzurri se la sono cavata bene e ad un certo punto hanno legittimamente sognato lo sgambetto che sarebbe potuto valere titoli sui giornali e servizi sulle principali emittenti tv. A prescindere dal risultato finale di 1-1 – che sta stretto alla squadra di Garcia – diventerà virale sul web la prodezza con cui Filippo Puletto ha infilato Alex Meret dalla riga di centrocampo al 18′ del secondo tempo. Un’intuizione di maradoniana memoria (non s’offendano a Napoli) che ha scatenato l’entusiasmo dei compagni di squadra prima che arrivasse la cannonata di Zambo Anguissa a sfondare la porta di un pur bravo Galeotti.

Il Napoli, soprattutto nel secondo tempo, ha fatto il Napoli pur essendo alla seconda amichevole precampionato. Grazie ad alcune delle sue stelle (Kvaratskhelia, Raspadori, Osimhen, Zielinski, Zambo Anguissa, Lobotka) è riuscito a mettere quella pressione offensiva che la formazione rimaneggiata del primo tempo non era stata in grado di produrre. Merito anche di una SPAL complessivamente ordinata e determinata, nella quale si è (ri)visto Celia nel ruolo di mezzala in attesa che il mercato porti novità in mediana. Gli unici pericoli dei primi 45 minuti sono arrivati da un tiro potente (ma centrale) di Simeone e da un tentativo dalla distanza di Folorunsho. Sul versante opposto Gollini non si è dovuto preoccupare granché, perché gli unici tentativi della SPAL (Orfei, Antenucci) sono stati bloccati da difensori prima che potessero raggiungere la porta.

Le fiammate di Kvaratshkelia, Osimhen e Raspadori subito dopo l’intervallo hanno indotto il numeroso pubblico di Dimaro a pensare che il gol fosse una questione imminente, ma ci ha pensato l’incoscienza da diciannovenne di Filippo Puletto a rompere gli schemi. Complice un po’ di distrazione generale da parte degli avversari il giovane attaccante della Primavera ha trasformato una punizione da centrocampo – in zona defilata – in una palombella perfetta che Meret ha potuto solo ammirare con gli occhi all’insù. La reazione del Napoli è stata immediata e pure di classe, con Osimhen che si è prodotto in una sforbiciata che è terminata fuori e ha prodotto momenti di apprensione visto che il campione nigeriano è rimasto a terra per un problema fisico poi superato. Un paio di stecche del giovane Breit ne hanno messo alla prova anche i nervi oltre che i muscoli, ma l’arbitro è stato bravo a tenere sotto controllo la situazione. Il pareggio dei campioni d’Italia è stato logica conseguenza dell’insistenza con cui hanno preso d’assalto la trequarti biancazzurra, a maggior ragione dopo il giro di cambi operato da Di Carlo. La sassata di Anguissa su cross di Zielinski non ha lasciato scampo a Galeotti. Non sono comunque mancate un paio di sortite anche dalle parti di Meret: una di Rabbi chiusa dall’opposizione di un difensore e una di Saiani con un tentativo da fuori area.

 

Il cantiere SPAL al momento è troppo vasto per trarre conclusioni o fare previsioni attendibili, ma ciò che rimane della prestazione di Dimaro è soprattutto lo spirito col quale è stata affrontata. Da fuori si ha la sensazione che mister Di Carlo sia stato abile nel far sentire tutti coinvolti: giovani e meno giovani, confermati e sicuri partenti. Il gruppo sembra in sintonia e lo ha dimostrato mettendoci concentrazione e impegno, complice anche il notevole risalto mediatico dell’avvenimento. Si tratta di una premessa incoraggiante e che andrà confermata nei prossimi appuntamenti. I biancazzurri torneranno martedì pomeriggio a Ferrara, staccheranno un paio di giorni e poi si rimetteranno all’opera al centro “G.B. Fabbri” per il resto della (lunga) marcia di avvicinamento agli impegni ufficiali.

Napoli-SPAL 1-1 (pt 0-0)

Napoli 1° tempo (433): Gollini; Zanoli, Ostigard, Juan Jesus, Mario Rui (dal 35′ p.t. Olivera); Folorunsho, Demme, Elmas; Politano, Simeone, Zedadka.

Napoli 2° tempo: Meret; Di Lorenzo, Obaretin, Rrahmani, Olivera; Anguissa, Lobotka (dal 44′ s.t. Coli Saco), Zielinski; Raspadori, Osimhen, Kvaratskhelia. A disp.: Contini, Zerbin. All.: Garcia.

SPAL: Alfonso (dal 1′ s.t. Galeotti)(dal 30′ s.t. Meneghetti); Dickmann, Peda (dal 16′ s.t. Breit), Arena (dal 16′ s.t. Dumbravanu), Tripaldelli (dal 16′ s.t. Saiani); Parravicini (dal 16′ s.t. Boccia), Murgia, Celia (dal 1′ s.t. Maistro); Orfei (dal 16′ s.t. Puletto), Antenucci (dal 16′ s.t. Rabbi), D’Orazio (dal 16′ s.t. Rao). A disp.: Prati, La Mantia. All.: Di Carlo.

Arbitro: sig. Tremolada (ass.ti: Galetto e Moro)
RETI: 18′ s.t. Puletto (S), 29′ s.t. Zambo Anguissa (N)
Note: giornata grigia e piovosa, temperatura attorno ai 20 gradi, campo in buone condizioni. Spettatori: 1616.



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