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Mercoledì 11 ottobre alle ore 16.15 si giocheranno i 33 minuti più recupero che rimangono di SPAL-Lucchese, interrotta a inizio secondo tempo (minuto 57′) lo scorso 23 settembre, quando il risultato era di 1-2.

Riavvolgendo il nastro vale la pena di ricordare che la SPAL si era portata in vantaggio grazie a un’acrobazia di Peda sugli sviluppi di un calcio piazzato, salvo poi farsi rimontare da un gol di Guadagni e un colpo di testa di Benassai quando già il diluvio che ha fatto sospendere la partita era in corso. La partita stava quindi iniziando a prendere una brutta piega ma dal 23 settembre ci sono stati sicuramente cambiamenti da entrambi le parti: la SPAL da allora ha addirittura cambiato allenatore, mentre la squadra toscana ha perso la propria imbattibilità nell’ultimo turno facendo i conti con la sorprendente capolista Torres.

Per analizzare più approfonditamente i mutamenti che hanno contraddistinto le ultime settimane in casa Lucchese abbiamo nuovamente sentito il collega Fabrizio Vincenti della Gazzetta Lucchese.

Come sta la squadra rispetto al match del 23 settembre?
“Sostanzialmente non è cambiato nulla. Domenica contro la capolista Torres non ha giocato il difensore centrale Benassai perché non sta benissimo, ma credo che sia recuperabile. Per quanto concerne l’attacco è possibile che uno tra Fedato, Russo e Guadagni (sempre titolari nelle ultime uscite) possa lasciare il posto a Rizzo Pinna che domenica non ha giocato dall’inizio in quanto non al meglio. Sulla fascia di sinistra ha giocato Visconti e non De Maria, ma credo sia stata una semplice scelta tecnica. A Sassari è stata una vera e propria partita di boxe: la Torres gioca un calcio molto speculativo con grande cattiveria agonistica, molta concretezza e molto cinismo. La Lucchese ha fatto la partita per due terzi abbondanti del tempo, ma nel calcio vince chi segna”.

Quanti tifosi ci potremmo attendere?
“Chiaramente i 300 e passa tifosi che si sono presentati sabato 23 settembre non ci saranno. Credo ci sarà una percentuale di tifosi molto più contenuta, ma è veramente difficile fare un calcolo perché i biglietti sono sempre validi. Se devo andare a sensazioni credo che i tifosi non saranno più di 100”.

Nella precedente intervista ci aveva parlato del momento di rodaggio dell’attaccante Magnaghi, vittima nella passata stagione di un pesante infortunio. Quali sono le sue condizioni?
“Magnaghi ormai è diventato un titolare inamovibile. A partire dalla partita di Ferrara è sempre partito titolare esclusa la partita di Coppa Italia di martedì 3 ottobre contro l’Arezzo vinta per 3-4. Credo che salvo colpi di scena o acciacchi fisici, sarà riproposto titolare”.

IPOTESI DI FORMAZIONE: (4-2-3-1): Chiorra; Alagna (Quirini), Sabbione (Benassai), Tiritiello, De Maria (Visconti); Gucher, Cangianiello; Russo, Guadagni (Rizzo Pinna), Fedato; Magnaghi.

Così il tecnico Giorgio Gorgone in conferenza stampa (via Gazzetta Lucchese): “Ricominciamo da 0-0. È la prima volta che mi capita, vedremo se sarò difficile, certo è stato un peccato perché durante quella gara per come si era messa era difficile per la Spal rimontare. Ma la sospensione è stata giusta il campo era impraticabile: sarà una partita totalmente a sé e dobbiamo sapere che si parte dallo 0-0. Se saremo penalizzati da questo fatto? Ci penalizza perché a volte le partite prendono una inerzia difficile da ribaltare, adesso è un’altra cosa e l’affronteremo appunto come se fosse una gara dall’inizio“.



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