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Imbottita di giovani e di alternative ai titolari la SPAL cede alla Lucchese ai supplementari dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. I biancazzurri non sono stati messi sotto dagli avversari, ma nemmeno hanno mai dato l’impressione di poter creare qualcosa di interessante in attacco, complici anche i bassissimi ritmi di gioco. I due gol che hanno deciso la partita sono arrivati a causa di errori individuali che ormai rappresentano una costante nel contesto dell’attuale stagione.

VOTO DI SQUADRA 5,5 – Anche la versione della SPAL di coppa si discosta poco da quella vista tante volte in campionato. Poche idee, tante imprecisioni, pericoli creati col contagocce. Di positivo si è vista ogni tanto la volontà di aprire il campo, anche se senza fortune, di negativo rimane però una squadra che non riesce a far paura negli ultimi 16 metri.

DEL FAVERO 5 – Ritrova il campo dopo le incertezze che avevano riportato Alfonso titolare. Poco impegnato nel primo tempo, è invece reattivo nella ripresa su Yeboah che lo chiama in causa due volte. Sulle palle alte va senza fronzoli respingendo, ma ricade nei suoi errori ai supplementari: prima perde palla in uscita bassa e viene graziato da Rizzo Pinna a porta vuota, poi replica l’errore fatto contro il Pescara tuffandosi e respingendo male il tiro di Gucher e regalando il gol allo stesso Rizzo Pinna.

PEDA 5,5 – Nonostante la giovane età è uno dei più esperti in campo e infatti gioca di fisico, anche se questo lo porta spesso al fallo. Poco preciso con i piedi e ruvido in marcatura, fa un po’ più fatica rispetto ai compagni dovendo fronteggiare Rizzo Pinna che è il più attivo tra gli ospiti. Da metà secondo tempo in poi si lancia in avanti per cercare di sostenere la manovra e buttarsi dentro palla al piede.

BASSOLI 6 – Esordio per trovare forma e minuti: gioca da perno centrale e si dimostra subito attento comandando la difesa. Bravo anche nelle rare occasioni in cui tocca a lui impostare (dal 1′ p.t.s. VALENTINI 6 – Entra dopo novanta minuti a richiamare i compagni dalla zona di riscaldamento. Assiste al primo gol subito senza poter fare nulla, sul secondo era ancora in attacco per il calcio d’angolo a favore).

DUMBRAVANU 6 – All’esordio assoluto. Un po’ incerto in alcune situazioni, sbaglia comunque poco o nulla in fase difensiva. Cerca qualche lancio dietro la difesa avversaria mettendo in mostra un piede educato a intermittenza, mentre in marcatura tiene il fiato sul collo a Yeboah che quando è nella sua zona trova poco spazio. Sbaglia un passaggio pericoloso che porta alla traversa di Gucher.

ORFEI 6 – Ruolo leggermente diverso rispetto alla gara di Rimini. Colucci gli chiede spesso di puntare l’uomo per cercare il fondo sfruttando la sua velocità e lui riesce nell’intento, anche se a volte fa un po’ di confusione con la palla. È uno dei primi a concludere verso la porta intorno alla metà del primo tempo, mentre spreca la buona palla messa da Contiliano al novantesimo.

PULETTO 6 – Intensità e quantità. Occupa bene il centrocampo e si dimostra utile anche in fase di lotta ed interdizione nonostante le spiccate caratteristiche offensive. Bravo anche nella gestione del pallone che smista dando una mano a Carraro. È ancora un po’ troppo falloso, ma sembra in crescita (dal 43′ s.t. CONTILIANO 6 – Dentro nel finale, crea una buona occasione infilandosi in area e mettendo il pallone a rimorchio per Orfei che calcia male. Come solito prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma pare più nervoso del solito. Bruciato da Djibril che ha un altro passo sulla ripartenza dello 0-2, lo anticipa invece pochi minuti dopo salvando da ultimo baluardo difensivo la palla dello 0-3).

CARRARO 6 – Al netto dei ritmi certamente più bassi rispetto al campionato, si dimostra più intraprendente evitando di limitarsi alla giocata orizzontale e tentando anche svariati lanci a cercare gli esterni. Anche fisicamente regge l’urto. Esce tra qualche applauso applausi dei pochi del Mazza ed è un piccolo passo avanti dopo i fischi dell’ultima occasione (dal 33′ s.t. BERTINI 5 – Inizia mettendo ordine e facendo girare la palla. Pericoloso con il cross al novantesimo che per poco evita i supplementari, poi però perde malamente il pallone che regala lo 0-1 alla Lucchese. Non benissimo nemmeno sullo 0-2 dove non fa molto per impedire a Magnaghi di segnare un gol comunque già praticamente fatto in contropiede sull’appoggio di Djibril).

SAIANI 5,5 – Meno appariscente rispetto a Orfei su cui si sviluppa il gioco, è comunque una presenza costante sulla corsia mancina che garantisce la via d’uscita quando Carraro alza la testa anche se poi difficilmente trova la giocata giusta. Bravo negli anticipi, da registrare i cross.

RAO 5,5 – Riceve molti palloni alti tra le linee per avviare l’azione offensiva e cerca l’intesa con Orfei che si sovrappone. Palla al piede sguscia tra le maglie avversarie anche se non riesce a dare concretezza alle sue azioni (dal 1′ s.t. ROSAFIO 5,5 – Ci mette un po’ a entrare nel gioco. Prova ad accentrarsi pur avendo pochi spazi e trova la prima conclusione a dieci minuti dalla fine del tempo regolamentare. Impreciso nelle giocate e nei passaggi specie in quelle poche ripartenze potenzialmente fruttuose).

ANGELETTI 6 – Dopo i due spezzoni in campionato trova il primo gettone da titolare. Deve lottare con Tiritiello che non è certo avversario facile, ma si spende prendendo sportellate e senza risparmiare corse e pressing. È ancora un po’ leggero, ma movimenti e gestione del pallone sono senz’altro interessanti (dal 33′ s.t. DEME 6 – Gettato di nuovo nella mischia nel finale. Cercato in contropiede da Bertini in una delle prime azioni, non riesce a sfruttare la sua velocità. Ai supplementari gestisce bene un paio di palloni spalle alla porta nonostante non sia il suo mestiere abituale e trova un colpo di testa pericoloso).

MAISTRO 5,5 – Fa a tutti gli effetti l’ala sinistra, ruolo che più gli si addice per caratteristiche nello schieramento visto in campo. Non incide, perché anche quando entra dentro al campo e dà l’impressione di poter combinare qualcosa si perde in vicoli ciechi o preziosismi evitabili. Chiede il cambio per un problemino fisico che andrà valutato (dal 25′ s.t. PARRAVICINI 5,5 – Mantiene la posizione del compagno e lotta in una fase di partita in cui c’è meno possibilità di sfruttare la tecnica. Non riesce però ad inventare o fare nulla che possa creare grattacapi alla Lucchese, finendo per dover sempre ripiegare sul giro palla all’indietro).

COLUCCI 5,5 – Conferma la difesa a tre che ha garantito più solidità, cambiando qualcosa nello schieramento offensivo e puntando sul 343. Con gli uomini contati che si ritrova non è facile capire dove e se potesse fare meglio, anche perché la Lucchese la vince grazie a svarioni individuali della SPAL e con i cambi certamente più incisivi. In una sfida del genere però era lecito aspettarsi quantomeno un po’ di produzione di gioco in più, se non altro sotto forma di spinta offensiva che è completamente mancata.