foto Filippo Rubin
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Oltre a Leonardo Colucci nel postpartita di SPAL-Pontedera 0-1 è intervenuto in sala stampa anche il direttore dell’area tecnica Filippo Fusco che si è messo a disposizione per le domande dei cronisti presenti.

Questa la sua premessa al momento di prendere posto al tavolo: “Al di là della difficilissima situazione mi assumo le responsabilità in quanto sono a capo dell’area tecnica e le scelte iniziali sono state fatte da me in maniera autonoma sia per quanto concerne i giocatori sia per gli allenatori. Il momento è difficile e triste ma non dobbiamo gettare la spugna, bensì analizzare e trovare soluzioni”.

ANALISI – “La prestazione soprattutto nel primo tempo è stata buona. Sappiamo che abbiamo avuto infortuni pesanti per quanto concerne il reparto avanzato come quelli di Siligardi, Dalmonte e Sits, ma a breve tornerà sicuramente Rabbi. I ragazzi che stanno giocando sono giovani di personalità, qualità, con coraggio e sicuramente rappresentano uno dei pochi motivi di luce che stiamo vedendo. In questo momento le prospettive sono difficili, ma è nelle difficoltà che dobbiamo trovare gli stimoli. La stagione finisce a maggio anche se è ovvio che dobbiamo ridimensionare gli obiettivi perché tutti quanti ci aspettavamo una stagione diversa”.

ERRORI DI MERCATO – “Di base sono contrario ad attingere dal mercato degli svincolati a mercato chiuso anche perché poi ti condiziona quello di riparazione e nella situazione capitata a Sits abbiamo sicuramente avuto sfortuna con un infortunio arrivato subito dopo alla chiusura della sessione. E in quel momento avevamo tanti altri elementi in attacco che potevano compensare la sua assenza. Purtroppo è arrivato un infortunio dopo l’altro, ma non potevamo prevederlo. Quando vai sul mercato degli svincolati in quella situazione i giocatori non li scegli, sono quelli che sono rimasti e di attaccanti non ce n’erano migliori di quelli in quel momento in rosa. Abbiamo deciso di investire su Bassoli per quanto concerne il pacchetto arretrato perché abbiamo avuto infortuni che dureranno per tutto l’arco della stagione come quello di Arena e il giocatore già in queste due partite ha dimostrato di essere importante. Ora dobbiamo giocare partita per partita, seguire il mister e nelle carenze legate agli infortuni trovare nuove soluzioni tattiche. Le assenze non devono mai rappresentare degli alibi seppure siano un dato oggettivo”.

“Quando retrocedi è normale cambiare tanto e qui in estate è stato fatto con 15 operazioni in uscita e 14 in entrata. Potevamo farne di più? Può essere, ma poi diventa una situazione che si autoalimenta e a me non piace puntare il dito sui singoli, sarebbe uno scarico di responsabilità. Quando le situazioni sono così globali coinvolgono tutti, dalla dirigenza in giù”.

TACOPINA – “Il presidente è deluso e arrabbiato soprattutto con me visto le scelte che ho fatto. Il presidente di una squadra di calcio è sempre il primo tifoso e al di là della distanza geografica è deluso e sorpreso della situazione perché non se l’aspettava. Però la realtà è questa e dobbiamo essere bravi ad analizzare la situazione provandola a cambiare. Bisogna lavorare, è l’unico modo che conosco. Il presidente ha meno responsabilità di tutti perché ha attribuito la gestione dell’area tecnica a me e devo accettare di fare i conti con dei risultati che non sono quelli che ci aspettavamo. Oggi alcune scelte si sono rivelate sbagliate, magari nel tenere alcuni giocatori o prenderne altri che avevano avuto problemi di infortuni, ma è facile parlare con il senno di poi. Con il presidente eravamo d’accordo sul fatto di aver costruito una squadra che potesse aspirare ai primi posti e su questo concordavano anche gli addetti ai lavori. Però questo non è e quindi è giusto che il mio operato sia sotto osservazione. Di questi errori che ho fatto sta pagando la società ed è giusto quindi che io sia qui a risponderne”.

MERCATO DI GENNAIO – “Il budget non è un problema e penso sia stato dimostrato anche in estate con operazioni importanti. Ma cambiare tanto per cambiare è sbagliato. Dovremmo analizzare la situazione dei giocatori che recupereremo dagli infortuni ed essere bravi ad andare avanti fino a gennaio. Poi bisognerà capire se potrà partire qualche giocatore che ha deluso e magari non ha trovato l’ambiente giusto. In questi casi può essere un bene per loro andare da un’altra parte. Ora è inutile mettere le mani avanti sul numero di operazioni da fare, ma sarei un pazzo se pensassi che non siano necessari degli interventi. In genere il mercato invernale non lo fai se quello estivo è stato perfetto. Visto che non è così a causa di errori che ho fatto, bisognerà intervenire. Gli infortuni ci hanno oggettivamente condizionato perché si sono concentrati in un reparto in particolare. So dove possiamo migliorare, ma dovremo valutare bene le condizioni dei rientranti. A volte un solo giocatore può cambiare faccia a una squadra perché dà qualcosa che manca e dieci non sono sufficienti per sistemare una squadra in difficoltà. Dovremo essere attenti e prudenti. Oggi l’obiettivo è lottare giornata per giornata. Poi a gennaio si farà qualcosa, consapevoli che il budget non rappresenta un ostacolo”.



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