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Al termine della partita contro l’Ancona l’allenatore dei biancazzurri Leonardo Colucci ha risposto alle consuete domande dei cronisti. Di seguito gli argomenti trattati.

SENSAZIONI – “C’è amarezza per il gol del pareggio, soprattutto per come è arrivato: non siamo stati perfetti in quella circostanza, altrimenti non prendi quel tipo di gol. Serviva un po’ più di attenzione. Ma sono soddisfatto per l’atteggiamento dimostrato dai ragazzi, come avevo sottolineato anche nella conferenza stampa della vigilia. Cerco di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno: siamo stati bravi a ribaltare una partita che si era messa male fin da subito e anche in quella situazione potevamo fare meglio. Teniamoci stretta la buona prestazione e il risultato, continuando a lavorare in questo modo la vittoria arriverà. Il risultato finale credo sia stato giusto”.

SCELTE TATTICHE  – “Abbiamo preparato la partita per cercare di mettere pressione a Gatto e interrompere la trasmissione della palla da parte dell’Ancona, Antenucci e Carraro hanno svolto benissimo questo compito. Fiordaliso l’ho messo perché sia Orfei sia Maistro avevano i crampi e anche Rosafio a un certo punto era in difficoltà per una botta subita al costato. Quindi direi che quella dell’ultimo cambio sia stata una scelta fisico-tattica. Ero pronto a fare entrare Rabbi, aveva una decina di minuti nella gambe, poi ho dovuto fare un altro tipo di sostituzione. Siamo comunque riusciti a spingerci in avanti anche dopo”.

CRESCITA – “Da quando sono arrivato a Ferrara chiedo alla SPAL di giocare come ha fatto questo pomeriggio. Sono curioso anch’io di vedere se l’atteggiamento visto oggi verrà riproposto anche nelle prossime uscite, per il mio modo di ragionare se una cosa viene fatta bene una volta quella dopo va fatta ancora meglio. Vedremo. L’importante è dare sempre il 110%. Se si dà tutto quello che si ha in campo si esce a testa alta. Si sbaglia? La prossima volta si cercherà di fare meglio. Anche perché l’alibi di una squadra impaurita ormai non regge più: nessuno qui è stato obbligato con una pistola alla tempia a lavorare in questo settore. Un allenatore può motivare la squadra fino a un certo punto, poi bisogna prendersi le proprie responsabilità e trasformare in energia la pesantezza della maglia che si porta addosso”.

ERRORI – “Senza alcun dubbio c’è da migliorare dal punto di vista tecnico: mi riferisco a stop e passaggi, ci sono stati troppi errori, soprattutto nel corso della prima frazione di gioco. Sarà sicuramente uno degli aspetti su cui continueremo a lavorare duramente in settimana”.

RAO – “Purtroppo ha avuto un risentimento muscolare al polpaccio. Peccato, stava giocando alla grande, così come i suoi compagni. In questo periodo gli infortuni per la SPAL sembrano come le ciliegie: uno dietro l’altro. Piuttosto che vedere uno dei miei ragazzi uscire dal campo per infortunio mi farei male io al loro posto. Maistro? Si impegna sempre al massimo, deve cercare di giocare più facilmente. Stasera il suo atteggiamento mi è piaciuto”.

TENSIONE – “Sono sempre dentro alla partita a livello emotivo, oggi non era un’eccezione. Cerco di dare sempre degli consigli ai miei calciatori su come interpretare la gara, in particolare dal punto di vista della furbizia e della scaltrezza, aspetti sui quali siamo ancora abbastanza deficitari. Sono concetti difficili da insegnare, ma io cerco comunque di trasmetterli perché sono dettagli fondamentali che possono far pendere l’ago della bilancia in nostro favore”.



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