foto ufficio stampa AS Gubbio 1910
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Il Gubbio che ospiterà la SPAL sabato 2 dicembre è una squadra a due facce: impeccabile in casa (4 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte) e abbastanza inerme in trasferta (1-1-5). Neppure chi la segue da vicino, come Giancarlo Tomassoli, direttore di Gubbiofans.it, ha una risposta sicura per spiegare questo andamento. Quello che si spera è che da sabato questo trend possa cambiare, anche solo per un weekend.

Cominciamo col parlare di questo trend casa-trasferta: quale può essere la spiegazione?
Difficile dirlo. Il Gubbio per ora ha avuto un andamento altalenante, nel senso appunto che in casa non perde addirittura da marzo 2023 mentre fuori il cammino si sta dimostrando oltremodo deficitario. Ormai siamo a cinque sconfitte consecutive, che diventano sei se si conta quella in Coppa Italia col Rimini. C’è un po’ di delusione, sia da parte della società sia da parte di mister Braglia perché la squadra al momento non sta rendendo secondo le proprie potenzialità”.

Che cosa non sta funzionando esattamente?
“Innanzitutto va sottolineato che il livello del girone si è alzato, complice l’arrivo di squadre forti dalla serie B, il trasloco del Pescara dal girone sud e l’exploit della Torres, che sinceramente è la rivelazione della stagione. Ci metto anche la SPAL: anche se non sta andando bene, per bacino d’utenza e rosa la squadra di Ferrara resta un avversario importante. Detto questo, il Gubbio quest’anno ha cambiato spesso – troppo spesso, secondo alcuni esperti dell’ambiente – sia interpreti sia sistema di gioco. La maggior parte delle volte il tecnico ha schierato la squadra con la difesa a tre, dal 3412 al 3421 passando per il 352, ma qualche volta, pochissime, anche 4312 e 442. Quando si cambia tanto ci vuole tempo per risalire la china e probabilmente questo ai calciatori crea un po’ di mancanza d’identità tattica. Poi c’è da dire che, come succede ovunque, quando i risultati non arrivano a livello mentale e psicologico diventa sempre difficile andare avanti ed essere proattivi. Infine, qualche elemento della squadra pecca un po’ a livello caratteriale”.

Parlando di squadra, a Ferrara salta all’occhio il nome di Marco Spina, ex del vivaio biancazzurro. Come si sta trovando nel suo secondo anno in Umbria?
“Dopo la stagione scorsa, in cui componeva la coppia d’attacco con Arena, Spina è stato voluto fortemente dal direttore sportivo Davide Mignemi che è riuscito a riportarlo a Gubbio. È un giocatore brevilineo, veloce sia nella corsa sia nel buttarsi negli spazi, caratteristica che lo rende molto pericoloso. Non a caso quest’anno è il calciatore che ha segnato più reti nonché quello che sta rendendo di più, anche se un po’ a fasi alterne.
Spendo due parole anche per un altro giocatore, fondamentale e imprescindibile per questa squadra, ovvero il capitano Andrea Signorini. Dà una grande esperienza a tutto il reparto arretrato”.

A livello di classifica, il Gubbio sta rispettando i pronostici? E che obiettivi ci sono per il futuro?
“Il Gubbio per ora sta rispettando abbastanza le aspettative estive. La società voleva migliorare il quinto posto dell’ultima stagione, ma è chiaro che ci sono una serie di motivi per cui questo sarà improbabile. Primo, come già detto, il girone è diventato più difficile. Secondo: ci sono state squalifiche e infortuni che hanno pesato e continueranno a pesare sulla squadra, come quello occorso all’attaccante Alessandro Galeandro, la cui stagione è finita ufficialmente a Chiavari. In alcune situazioni la squadra non è quindi stata capace di rendere al 100% del proprio potenziale. Poi è altrettanto vero che, come dicevo, è una squadra da cui ci si aspetta comunque di più rispetto a quello che sta facendo, soprattutto per i risultati in trasferta. Terzo: l’anno scorso il Gubbio aveva trovato in Alessandro Arena, ora al Pisa, un giocatore fondamentale, che spaccava le partite. Era un ragazzo che faceva la differenza, qualche volta anche da solo. Quest’anno manca quel giocatore che faccia alzare il livello. Alcuni giovani hanno ancora bisogno di crescere, penso per esempio a Daniele Montevago, un ragazzo su cui la Sampdoria punta molto e che è molto promettente, ma al momento gioca con il contagocce e non ha espresso appieno le sue potenzialità. Quindi è chiaro che il quinto posto ha alzato le aspettative più del dovuto, ma per come la vedo io se il Gubbio riuscisse a centrare i playoff, anche con un settimo-ottavo posto, sarebbe un buon risultato. Sulla carta la squadra si è rinforzata però in realtà questo per il momento non si vede”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (3421): Vettorel; Pirrello, Signorini, Portanova; Morelli, Mercati, Rosaia (Casolari), Mercadante; Di Massimo; Spina, Udoh.

Indisponibili: Galeandro, Bontà.
Squalificati: nessuno



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