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Se si parlasse in termini generici del terzo risultato utile consecutivo ci si potrebbe anche tiepidamente rallegrare, ma non se si è una SPAL che non vince da sette partite. I biancazzurri hanno ancora una volta esibito la loro pochezza in fase offensiva chiudendo sullo 0-0 contro la Virtus Entella e l’inconsistenza in area avversaria è stata ulteriormente accentuata dall’assenza dell’ultimo minuto di Antenucci.

VOTO DI SQUADRA 5,5 – Se non fosse una squadra che ha disperatamente bisogno di punti per uscire dalla zona playoff la SPAL non sfigurerebbe, perché di fatto concede pochissimo e qualche mezza occasione la crea (seppure raramente). Il problema è che di settimana in settimana si procede senza reali progressi nel gioco e nelle idee, complici troppi interpreti modesti e personalità limitata.

ALFONSO 6 – Buona l’uscita dopo cinque minuti con cui nega il gol a Meazzi, meno sicuro quando respinge la conclusione dalla lunga distanza di Clemenza. Per il resto non viene praticamente mai impegnato e vive il secondo tempo da spettatore mentre la Virtus Entella conclude giusto un paio di volte fuori dallo specchio.

FIORDALISO 5,5 – Pronti, via e Meazzi lo anticipa con facilità andando a un passo dal gol. Il numero otto ospite lo mette spesso in difficoltà galleggiando su tutta la linea, ma nelle poche volte in cui riesce a sganciarsi mette anche al centro il cross pericoloso con il mancino del finale di primo tempo.

PEDA 6 – Dietro è al solito un po’ confusionario ma efficace, davanti si fa notare ancora una volta con una girata nel finale della prima frazione che vola di poco sopra la traversa. Rischia il pasticcio in avvio di ripresa lisciando un pallone e commettendo fallo, ma la SPAL se la cava sulla punizione.

BASSOLI 6 – Prende in controllo Faggioli fin dai primi minuti e ingaggia una lotta corpo a corpo da cui esce vincitore la maggior parte delle volte. Ancora una volta è uno dei pochi in grado di essere convincente, nonostante qualche errore in impostazione che copre bene con la tenacia nel recupero.

TRIPALDELLI 6,5 – Cercato frequentemente, trova spesso il fondo mettendo cross interessanti anche se in area difficilmente c’è qualcuno pronto a raccoglierli. Reattivo anche in fase difensiva dove controlla le discese di Manzi. Serata positiva dopo troppe prestazioni sotto la sufficienza.

COLLODEL 5,5 – Intraprendente, quello non si può negare. Si incarica di coprire i compagni ovunque ce ne sia bisogno a centrocampo e dintorni, ma con la palla tra i piedi è sostanzialmente inconcludente a causa dell’imprecisione (dal 40′ s.t. PARRAVICINI ng – Un paio di sortite offensive dalla sua parte in cui va in guerra senza trovare la giocata giusta).

CARRARO 5,5 – Dovrebbe essere lui a far girare la palla con efficacia, ma al di là dei passaggi laterali non trova grandi soluzioni. Con Bertini adattato deve spendersi in copertura e fa quello che può soprattutto perché le distanze nel reparto non sempre sono impeccabili.

BERTINI 5 – Nel ruolo inedito di mezzala fatica a trovare le misure e infatti la SPAL soffre parecchio a centrocampo nel primo tempo. Si avvicina a Carraro per cucire il gioco, ma la strategia della palla lunga non favorisce certo le sue capacità di palleggio. È bravo a liberare Tripaldelli sulla corsia sinistra quando c’è lo spazio.

ORFEI 5 – Spara un cross alle stelle al quarto d’ora del primo tempo su una potenziale buona occasione e perde spesso il pallone nell’uno contro uno. Sparisce quasi subito e lascia per strada palloni anche in zone pericolose, faticando terribilmente anche nella seconda parte (dal 30′ s.t. ROSAFIO 5 – Apporto che non lascia traccia in un ruolo in cui già Orfei non stava certo brillando. Appena entrato regala un pallone pericoloso in area agli ospiti).

RAO 5,5 – È il più vispo dei tre davanti quando gli arriva il pallone, ma non sempre trova la giocata giusta sbagliando l’appoggio al compagno o il controllo di palla per ripartire. Il gioco della squadra non lo aiuta perché lo costringe a farsi trovare già al centro invece di sfruttare le sue abilità sulla fascia nell’uno contro uno, e anche questo e uno dei problemi tattici di questa SPAL (dal 40′ s.t. CELIA ng – Dentro nel finale nei tre davanti, non tocca praticamente alcun pallone).

RABBI 5 – Non sfrutta al meglio due buone occasioni nel primo tempo, prima proteggendo oltremodo e tentando un rivedibile colpo di tacco, poi concludendo male un’altra buona palla che gli viene recapitata da Rao. Poco dopo devia un buon cross di Fiordaliso impegnando De Lucia e lì è bravo il portiere. Soffre la fisicità di Sadiki sia in marcatura sia nel gioco aereo.


COLUCCI 5 –
Al netto delle importanti assenze, alla tredicesima panchina (Coppa compresa) ancora non si vede un’idea di gioco e questo va per forza imputato all’allenatore. La SPAL non ha un sistema di base su cui impostare le azioni e ciò non dipende dagli uomini a disposizione. Le attenuanti ci sono anche perché le defezioni sono perlopiù nel reparto offensivo, ma anche oggi come nell’ultimo mese la SPAL non ha giocato e la soluzione non può essere solo la palla lunga.



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