foto Filippo Rubin
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La SPAL torna da Pescara con la seconda vittoria consecutiva e si porta così a 27 punti, a ridosso della zona in cui ci si gioca la salvezza diretta. La prova dello stadio Adriatico ha confermato quanto di buono si era intravisto lo scorso venerdì contro la Recanatese e questo non può che rendere orgoglioso mister Mimmo Di Carlo. Queste le parole dell’allenatore spallino nel post-partita.

PRESTAZIONE – “Sapevamo che venire qui a Pescara avrebbe significato giocare una partita in cui ci sarebbe stato da soffrire, perché le squadre di Zeman giocano un calcio avvolgente, con tante sovrapposizioni, e anche stavolta lo abbiamo visto. Ai ragazzi avevo detto di rimanere in partita a prescindere da ciò che sarebbe successo, perché con le qualità che abbiamo avremmo potuto mettere in difficoltà il Pescara in qualunque momento e fargli gol viste le nostra caratteristiche in attacco. La partita è andata esattamente così: siamo andati in svantaggio, siamo stati bravi a non mollare e abbiamo avuto diverse occasioni per arrivare davanti al portiere. Abbiamo pareggiato grazie a un gran gol di Antenucci, che non ha perdonato l’errore difensivo del Pescara“.

Nel secondo tempo avremmo dovuto restare un po’ più alti in alcuni momenti, perché schiacciandoci abbiamo concesso più del dovuto al Pescara. Sapevamo che una giocata avrebbe potuto aiutarci a risolvere la partita ed è arrivata da Maistro che ha trovato il suo primo gol su azione. Sono felice per lui, perché quell’uno-due con Rabbi dimostra che è un’altra soluzione in avanti. Venivamo da un periodo difficile e da una situazione complicata da cui stiamo cercando di tirarci fuori: quello che conta è i giocatori sono stati molto bravi, compresi quelli della panchina. In questo momento ci sono una forza e una fiducia incredibili che derivano dal desiderio condiviso da tutti di uscire da questa situazione. Li abbiamo messi sul campo e abbiamo fatto risultato: con le squadre di Zeman non bisogna mai mollare, fino al 95′, siamo stati premiati“.

CAMBI – “L’allenatore serve anche a leggere i momenti della partita in cui c’è più bisogno di intervenire. A volte va bene, altre va male. I cambi sono riusciti per due partite consecutive principalmente per merito dei giocatori, per la testa e la fiducia che hanno. C’è un bel gruppo e da quando sono arrivato si è ricreato entusiasmo perché probabilmente c’era bisogno di una scossa. Inevitabilmente i risultati negativi portano pesantezza e io sto premendo molto sull’importanza dello spirito di squadra e sull’orgoglio che dobbiamo mostrare. Questa è una squadra che ha subito in modo particolare determinate situazioni negative, ma adesso non dobbiamo più pensarci: il passato è alle spalle. Dobbiamo pensare al presente: due partite e sei punti. Complimenti a tutti i giocatori, ma non abbiamo ancora fatto niente per ora e davanti abbiamo la partita di Fermo che è ancora più importante. I giocatori stanno tirando fuori tutto quello di cui abbiamo bisogno: consapevolezza, qualità e capacità di soffrire, che è la caratteristica che serve per vincere le partite“.

MOMENTI – “Abbiamo concesso qualche occasione a partire da nostri errori e questo è sicuramente un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Quando sono tornato la squadra aveva 21 punti e veniva da un girone di andata negativo: dobbiamo tirarci fuori da questa situazione con carattere e cercando di giocare a calcio. Per questo serve qualche partita in più sulle spalle, ma il risultato non può che dare fiducia e aumentare la consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie qualità. La SPAL non è riuscita ad esprimerle pienamente e qui sta a me centrare l’obiettivo.

RIGORE – “Non voglio contestare nessuno ma riguardandolo mi sembrava che Galeotti fosse arrivato sul pallone. Stavolta siamo stati fortunati, sia per il rigore sia per per la traversa, altre volte è andata diversamente. Ma sono contento per questa vittoria arrivata con il carattere e con il lavoro“.

ROSA – “Rosa più profonda? I cambi sono stati determinanti e mi aspetto che continuiamo così, perché se la rosa è di qualità l’allenatore deve saperla sfruttare e i giocatori devono approfittare delle occasioni e dei minuti. E a loro conviene, perché le dodici partite che rimangono bisogna giocarle da squadra forte e determinata nel voler scavalcare le rivali davanti e senza guardarsi troppo alle spalle. Questa partita era per noi uno spartiacque perché il Pescara è una squadra di valore e l’ha dimostrato anche oggi,  quindi facciamo i complimenti anche al nostro avversario che ci ha comunque tenuto in apprensione per gran parte della partita. Però la SPAL aveva preparato la partita in questo modo e la vittoria è arrivata sulla base di uno studio ben fatto: questo fa capire molto di questa squadra“.



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