foto Filippo Rubin
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Nemmeno il tempo di assaporare i tre punti e il ritorno in zona salvezza che è già ora di tornare in campo, con la SPAL che mercoledì alle 18.30 ospiterà la Torres al “Mazza”. Alla vigilia del match contro i sardi, saldamente secondi in classifica, mister Domenico Di Carlo ha analizzato la situazione in casa biancazzurra.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – “Fino a ieri, compreso Ghiringhelli che dovrebbe stare bene, erano tutti arruolabili. Oggi vedremo: c’era qualche giocatore, quattro nello specifico, che erano molto stanchi dopo la partita di Vercelli. Valuteremo in rifinitura e se dovessero essere un po’ indietro subentrerà qualcun altro. La Torres ha avuto un giorno in più per recuperare, ma questo non deve assolutamente essere un alibi. L’importante è che rimangano la mentalità, la fame e la voglia di essere protagonisti contro una squadra che sta facendo un grandissimo campionato”.

PARTITA – “Noi domani arriveremo all’appuntamento con cinque risultati utili consecutivi e loro da quattro vittorie. Sarà una bella partita. La Torres è una sorpresa fino a un certo punto perché ha identità di gioco, entusiasmo e si sta meritando la classifica che ha perché basta vederli giocare e giocano bene. Si chiudono bene e sono molto bravi nelle transizioni. Hanno una buona squadra e secondo me fino alla fine proveranno ad arrivare secondi perché arrivare primi ad oggi è un po’ difficile. La SPAL è partita a inizio campionato con tanti giovani, per cui per me era impensabile che potesse arrivare davanti a tutti. Bisognava e bisogna crescere, fare in modo di superare gli strascichi negativi della retrocessione. Oggi c’è una SPAL nuova e diversa, il mercato ha dato giocatori nuovi e la SPAL di oggi vuole conquistarsi la salvezza contro una squadra forte che rispettiamo. Ma siamo a casa nostra, davanti al nostro pubblico e la SPAL deve provare a vincere la partita perché per arrivare alla salvezza dobbiamo fare qualcosa in più davanti ai nostri tifosi”.

IDEA D’ATTACCO – “Anche domani continueremo con questo tipo di atteggiamento. Sicuramente faremo accorgimenti in campo, che possono essere tattici nell’andare a prenderli alti o aspettare bassi, giocare di transizione o di ampiezza. Bisogna essere bravi a capire le situazioni, capire le forze dell’avversario e fare in modo di spegnerle mettendo in risalto i nostri pregi. Mercoledì il collettivo farà la differenza insieme ai nostri tifosi a cui vogliamo dare una nuova gioia in casa proseguendo il percorso che abbiamo iniziato”.

TURNOVER – “Giocherà chi sta bene: abbiamo 26/27 giocatori, nell’allenamento di martedì vedremo chi ha recuperato e chi sta meglio. Non sono preoccupato perché la rosa è ben assortita, ha qualità ed è profonda. Sono fiducioso perché stiamo dimostrando che chi gioca fa bene e chi subentra fa anche meglio. Non dobbiamo assolutamente pensare in negativo, dobbiamo essere positivi perché la squadra sta dando risposte giuste. Serve insistere, mettere più determinazione in alcuni momenti perché abbiamo visto che come abbassiamo un po’ il ritmo facciamo errori. Nelle prossime partite e soprattutto quando potremo sfruttare le settimane intere di allenamento dovremo lavorare proprio su questo. La SPAL ha qualità ma che deve lavorare sui dettagli perché può crescere. La rosa è ampia e io devo saper mettere in campo tutte le risorse possibili nel miglior modo possibile. Nell’ultima partita abbiamo visto due attaccanti che magari nessuno si aspettava perché l’obiettivo era attaccare alle spalle dei difensori come Regini. Qualche volta è successo, come sull’azione che ha portato all’espulsione, mentre qualche altra volta non siamo stati bravi a chiudere o fare gol. Però ci siamo arrivati, che è l’importante, perché la squadra crea. Dobbiamo insistere su questo: non bisogna fare niente di meno ma qualcosa in più, che serve per giocarci le nostre partite”.

CINQUE RISULTATI UTILI – “Speravo assolutamente di poter fare un percorso come quello fatto da quando sono tornato. Oltre a sperarci ci credevo: avevo e ho molta fiducia, perché il mercato di gennaio ha dato più scelte e qualità. Sono convinto che il gruppo sia sempre stato composto da bravi ragazzi che si sono sempre impegnati, ma che sia con me sia con Colucci qualcosa non abbia funzionato. Conoscevo bene il gruppo e c’era solo bisogno di tempo. Quando sono tornato ho cercato di dare loro fiducia e coraggio, e ho cercato di infondere la mentalità giocarci le partite per le qualità che abbiamo. I tifosi ci hanno chiesto carattere, di lottare e onorare la maglia e la squadra ha intrapreso questa strada. Dobbiamo pensare partita per partita, perché nel calcio tutto può succedere: oggi c’è un equilibrio importante, c’è motivazione, c’è fame di vittorie, ed è la cosa che sposta tutto. Mercoledì voglio vedere negli occhi di ognuno dei nostri ragazzi questa fame di vittorie perché questa deve essere la partita con la Torres”.

CAPACITÀ DI RIMONTA – “Possiamo parlare di carattere, consapevolezza, coraggio, spirito di sofferenza, quello che conta è che la squadra creda sempre nella rimonta. Siamo andati sotto più volte e non ci siamo scomposti. La squadra sente che se continua a giocare prima o poi il gol arriva, poi magari non si riesce a segnare e arriva lo 0-0 con l’Arezzo, allora andiamo a casa rammaricati, ma sapendo di averci provato fino alla fine. Abbiamo imparato la lezione e con il Sestri l’abbiamo portata a casa. Questo è un miglioramento, ma il miglioramento passa per il tempo. Dobbiamo perseverare, stare sul pezzo, pensare una partita alla volta e basta. Allora sì che questa squadra può fare di più di quanto stia facendo adesso, perché se pensiamo di aver raggiunto un obiettivo sbaglieremmo tutto, ma né io né la squadra la pensiamo in questo modo”.

(AUTO)GOL SUBITI – “Per limare quelle disattenzioni e quegli errori ci vorrebbe qualche settimana di lavoro, perché da quando sono arrivato la prima settimana completa l’ho fatta prima del Sestri con due giorni anche di pioggia forte in cui abbiamo dovuto arrangiarci. Attraverso il lavoro si migliora tutto: la difesa, il centrocampo e l’attacco, ma quello che conta è che oggi io, tifosi e società vediamo che c’è carattere. La squadra sa reagire, sa leggere i momenti della partita. Sappiamo che dobbiamo fare qualche errore in meno, ci serve quella concretezza in più anche contro le grandi squadre: per vincere dobbiamo essere quasi perfetti”.

REAZIONE DI VERCELLI – “Se la squadra non gioca bene qualche volta all’intervallo bisogna alzare i toni e spronarla, ma se ha creato le occasioni bisogna solo insistere. Io ho sottolineato la necessità di avere equilibrio, sfruttare la superiorità numerica giocando sempre da destra a sinistra e da sinistra a destra trovando il buco. Serviva essere più determinanti negli ultimi venticinque metri. Ho portato fiducia nello spogliatoio a fine primo tempo e alla fine siamo tutti contenti del risultato ma anche e soprattutto di come sono stati creati i gol, con giocate di qualità come la SPAL ha nelle corde”.

SUBENTRATI E TITOLARI – “Buchel aveva avuto un problemino per cui abbiamo pensato ad altro sul sintetico, in più meritava di giocare Contiliano. Buchel è stato in panchina, è entrato per i minuti necessari e con la Torres se sta bene può essere della partita, ma non voglio parlare del singolo giocatore. Voglio e posso scegliere, a esempio un giocatore come Contiliano che è più rapido rispetto a Carraro e Buchel che sono più costruttori. C’è questa varietà di scelta. Chiunque giocherà dovrà dare il 100%, e chi subentrerà dovrà fare uguale. Con la Torres i punti arriveranno, se arriveranno, tramite il collettivo che dovrà sacrificarsi e fare la differenza”.

ANTENUCCI – “Mirco sta bene, non è detto che riposi. Lunedì era quello che aveva recuperato più di tutti, l’unico giocatore che non mi preoccupava (ride, ndr). È tutta questione di testa. Lui ha esperienza e sa gestirsi. Se non dovesse giocare dall’inizio può fare la differenza anche subentrando. Mirco ha intrapreso una nuova strada, come tutti i giocatori, che deve portarci il prima possibile alla salvezza. È sempre stato il mio obiettivo fin dall’inizio: aggregazione e spirito di squadra che devono essere allargati a tutti. Quando c’è alchimia, determinazione, niente è impossibile. A oggi bisogna battere il chiodo: correre, spingere forte, sapendo che in ogni partita ci saranno errori, difficoltà e situazioni di gioco, ma in quelle situazioni bisogna rimanere lucidi, e ad oggi la squadra sta acquisendo questa lucidità e questa consapevolezza”.

MAISTRO – “Io penso che Fabio tecnicamente non vada nemmeno discusso, è un giocatore di categoria superiore. Fa parte della squadra, ha avuto momenti così come la squadra, in cui faceva fatica. Quando il gruppo cresce crescono anche il singolo e le sue qualità. La prima cosa che dobbiamo fare è correre con lucidità, mantenendo gli equilibri. Serve la mentalità di essere protagonisti, di andare sull’avversario e saper soffrire. Sono tutte cose che prima non venivano bene, oggi ci stiamo arrivando e dobbiamo insistere”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (442): Galeotti; Bruscagin (Ghiringhelli), Peda, Valentini, Tripaldelli (Saiani); Rao, Buchel, Carraro (Contiliano), Dalmonte (Maistro); Petrovic, Antenucci (Zilli).



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