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La SPAL ritrova immediatamente la vittoria dopo il passo falso con la Torres e lo fa in maniera convincente.

VOTO DI SQUADRA 7 – Approccio diverso rispetto alla gara precedente: avvio più giudizioso, maggiore compattezza, possesso lasciato agli avversari. L’autogol di Gigli rende tutto più semplice, ma non è comunque casuale visto quanto espresso fino a quel momento. Il raddoppio – fortemente voluto – sembra mettere tutto in discesa e invece la rete del Rimini impone di soffrire ancora un po’. L’abbassamento del quarto d’ora finale è un po’ da brividi, ma fortunatamente arriva il gol di Tripaldelli a riportare la tranquillità. Ottimo lo spirito di squadra dimostrato nell’arco dei 95 minuti.

GALEOTTI 6 – Rischia di farsi sorprendere ancora un po’ troppo fuori dai pali da Lamesta come aveva fatto con Fischnaller dopo una palla persa da Tripaldelli. Il gol arriva da molto vicino: in più di un’occasione fa venire qualche brivido ai compagni, ma nel complesso non ha chissà quali grattacapi e sventa anche palloni alti con coraggio in uscita.

GHIRINGHELLI 6 – La SPAL gioca prevalentemente a sinistra per sfruttare le incursioni e le qualità di Maistro. Su una delle uniche sovrapposizioni prende una botta a un ginocchio e necessita dell’intervento dello staff; una decina di minuti dopo deve dare forfait dopo una prova di cui si ricorda sostanzialmente nulla (dal 33′ s.t. PEDA 6,5 – Era rimasto fuori perché non al meglio. Non sembra avere particolari problemi. Entra nell’azione dell’1-0 toccando il pallone che colpisce Gigli ed entra in porta. Sventa di testa un pallone pericoloso dopo una respinta di Galeotti e nel secondo tempo colpisce la traversa di testa. Sempre affidabile, anche se sul gol del Rimini è sul luogo del delitto).

BRUSCAGIN 6 – Di Carlo lo schiera centrale al posto di Peda, salvo poi spostarlo di nuovo a destra dopo il cambio forzato di Ghiringhelli. Non proprio granitico, quando i palloni scendono dalla sua parte qualche brivido c’è. Sicuramente meglio da centrale, perché da terzino i cross sono un discreto problema e in fase difensiva viene sovrastato da Gigli che segna il gol del 2-1.

VALENTINI 6,5 – Costretto a uscire spesso alto per tentare l’anticipo, viene preso un paio di volte in infilata dalla rapidità del Rimini soprattutto all’inizio, ma i compagni sono bravi in copertura. Prende le misure e fa registrare numerose uscite in cui arriva puntualmente prima di Morra sui lanci lunghi. La sua marcatura quasi a uomo non fa vedere la palla a un attaccante da 16 gol in campionato e non è cosa da poco.

TRIPALDELLI 7 – Dalle sue parti agisce Lamesta, cliente scomodissimo. Ciò non gli impedisce di farsi trovare sul fondo in sovrapposizione per crossare: non sempre i palloni sono fruibili dalle punte. Tanti finiscono addosso al difensore, ma il sostegno è costante. Il problema sorge ogni volta che il Rimini attacca, perché dietro tende a soffrire un po’ troppo e rischia pure un pasticcio sotto la Ovest su una diagonale difensiva fatta così così. La sua prova però viene valorizzata in modo decisivo dal gol che chiude la gara: serpentina in cui salta tre uomini e sinistro preciso sul secondo palo.

DALMONTE 7 – Cercato prevalentemente sulla corsa, ha un altro passo rispetto a Quacquarelli ma la SPAL gioca di più a sinistra e lui si vede poco. Va vicinissimo al gol con una conclusione dal limite alla mezz’ora del primo tempo, mentre nel secondo spara in faccia a Gigli dopo la traversa di Peda. Nel secondo tempo cresce per intensità e giocate, forse non a caso contestualmente ad un campo meno pesante (dal 37′ s.t. FIORDALISO ng – Dentro per passare a cinque dietro. Sgasa una paio di volte, in una delle quali scambia bene con Zilli e trova Antenucci a centro area).

BUCHEL 5,5 – La presenza di Maistro abbassa di qualche metro il suo raggio d’azione: ragiona sempre palla al piede trovando spunti nello stretto che liberano l’azione. Cala presto però, risultando poco lucido in chiusura di primo tempo quando recupera una palla sulla trequarti ma serve male Petrovic. Un suo controllo sbagliato regala palla a Lamesta che grazia Galeotti. Un po’ più lento del solito, esce dopo un paio di palloni gestiti male (dal 25′ s.t. CONTILIANO 6 – Buon impatto, dà quell’intensità in più lottando e correndo su ogni pallone, prendendo anche diverse botte a centrocampo e non sbagliando quando la squadra è sotto pressione).

CARRARO 7 – Al quarto d’ora colpisce una traversa che poteva indirizzare la gara. Si spende bene in ripiego per chiudere le incursioni del Rimini ed è sempre lucido con la palla tra i piedi. Bene anche nelle letture difensive. Grande prova.

MAISTRO 6,5 – Al solito: alterna cose belle ad altre quasi incomprensibili. Pennella sulla testa di Peda per l’1-0, regala un cioccolatino ad Antenucci per il 2-0, va vicino al tris ma non centra la porta. In mezzo diverse pause e diversi errori (dal 37′ s.t. COLLODEL ng –Dentro per riassaporare il campo che non toccava dai tempi di Lucchese-SPAL, quando c’era ancora Colucci. Corsa, copertura e pochi palloni toccati, uno bello in profondità per Antenucci).

ANTENUCCI 7 – Tanta corsa e tanta grinta. Prova a trascinare i suoi lottando e con l’atteggiamento richiesto da Di Carlo. Porta avanti molti palloni proponendosi come regista delle azioni offensive. Fa girare benissimo i compagni, va vicinissimo al gol all’ora di gioco e lo trova dieci minuti più tardi sull’assist di Maistro: quinta rete stagionale e un bel sorriso.

PETROVIC 6 – Del primo tempo si ricorda poco: si muove molto, cerca di rendersi utile, ma di palloni giocabili ne arrivano pochi. Suo il colpo di testa per Peda che a sua volta di testa colpisce la traversa. Tanto impegno, ma poca concretezza. Diventa più efficace quand’è ora di smistare il pallone spalle alla porta. Sicuramente positivo per impegno e per l’apporto nel pressing e nei movimenti, anche se da lui ci si aspetta qualcosa in più (dal 25′ s.t. ZILLI 6 – Tutto benissimo fino agli ultimi 16 metri. Paradossalmente si distingue per come riesce a districarsi tra gli avversari e andare via palla al piede: emblematico invece il tiraccio sul fondo lontanissimo dalla porta dopo la sponda di Antenucci. Non segna (e non ci va neanche vicino), però è utilissimo a recuperare palla e alleggerire la pressione, specie quando il Rimini spinge forte alla ricerca del pareggio).

 

DI CARLO 6,5 – Si affida a quella che forse è la migliore coppia offensiva al momento e non rinuncia a Bruscagin dietro. L’atteggiamento è quello richiesto, quello giusto, con una squadra che ha il furore di volerla vincere e infatti passa su un autogol generato in un momento di pressing. La SPAL gioca meglio nel secondo tempo, trovando buone trame, anche se è rivedibile la scelta di schierarsi a cinque dietro proprio nel momento in cui il Rimini spinge che fa soffrire troppo la squadra. La prodezza di Tripaldelli mette fine alla sofferenza e regala la vittoria: ancora una volta tre gol segnati come contro il Sestri. Non è un dato casuale per una squadra che fino ad un mese fa faceva una fatica tremenda a trovare la porta.



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