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Il 13, 15 e 23 maggio Ferrara ospiterà tre appuntamenti della rassegna “In Campo” curata dal magazine sportivo Ultimo Uomo in collaborazione con CineAgenzia, Arci Ferrara, UISP Ferrara e… LoSpallino.com.

Per la verità la nostra redazione non ha fatto granché se non “prestare” il direttore Alessandro Orlandin per l’introduzione delle proiezioni in programma alla Sala Estense, ma è comunque una bella soddisfazione poter essere parte di un progetto di grande qualità che mette al centro il racconto sportivo non convenzionale.

A prendersi la scena saranno tre documentari tra i migliori dell’ultima stagione di festival internazionali, tutti in anteprima per l’Italia. Il primo documentario ad accendere lo schermo della Sala Estense sarà “Copa 71“, lunedì 13 maggio alle ore 21.15. Il film sarà presentato da Valentina Forlin della redazione di Ultimo Uomo e per l’occasione parteciperà anche una delegazione dell’Accademia SPAL Femminile capitanata dalla calciatrice ferrarese Gaia Loberti.

Copa 71, un film di James Erskine e Rachel Ramsay, ci riporta in Messico nell’agosto del 1971: lì si giocò un vero e proprio mondiale femminile dimenticato, nonostante un enorme successo di pubblico. La pellicola racconta, grazie alle testimonianze delle giocatrici che scesero in campo all’Azteca, questa storia straordinaria con l’obiettivo di sottolinearne l’importanza nello sviluppo del calcio femminile nella seconda metà del Novecento.

Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 15 maggio, sempre alle ore 21.15, con The Home Game, di Smari Gunn e Logi Sigursveinsson. Venticinque anni fa, in un piccolo villaggio di pescatori in Islanda, un uomo costruì da solo un campo da calcio ai piedi di un vulcano, sognando di fondare una squadra per giocare in casa una partita della coppa nazionale. Il sorteggio decise invece che avrebbero giocato in trasferta, persero 10-0, e nessuno mise mai più piede su quel campo. Venticinque anni dopo, Kari Vidarsson resuscita il sogno del padre: giocare almeno una partita di coppa in casa, e perdere con meno di dieci gol di scarto. Kari adotta la filosofia paterna e arruola chiunque voglia di giocare, compresi un pescatore e suo figlio, un riluttante parroco protestante, e una madre di tre figli. Ma proprio l’inclusione di una donna mette a rischio la storica partita, perché le squadre miste non sono accettate dalla federazione islandese.

A chiudere la rassegna nella serata di giovedì 23 maggio sarà il film “Allihopa: The Dalkurd Story” del regista Kordo Doski. Allihopa significa “tutti assieme” in svedese e in questo caso è l’eccezionale racconto di come la squadra di calcio del Dalkurd, nata come progetto sociale in una cittadina operaia di provincia svedese, sia diventata di fatto la squadra nazionale del Kurdistan. Fondato da rifugiati curdi per aiutare i giovani ad ambientarsi nella loro nuova patria, il Dalkurd è diventato simbolo di speranza e unità per milioni di curdi in tutto il mondo.

L’obiettivo a lungo termine In Campo è presentare più documentari e parlare di più sport. Ma anche diventare un’occasione per far incontrare Ultimo Uomo con la sua affezionata comunità, arricchendo il racconto sportivo e rafforzando il legame con le persone che leggono tutti i giorni i suoi articoli.

Tutti gli eventi inizieranno alle 21.15, le porte della Sala Estense apriranno al pubblico alle 20.30 per le introduzioni. Il biglietto costa 5 euro per ciascuna proiezione e sarà possibile acquistare in cassa la sera degli eventi, ma anche online grazie a BoxerTicket. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.



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