foto Rubin

Il destino di Faenza-SPAL sembrava già segnato prima del pareggio in extremis di Carbonaro, ancora una volta uomo della provvidenza per i biancazzurri. Al “Bruno Neri” di Faenza la SPAL ha deluso le aspettative, lasciando il vertice della classifica ai rivali del Mezzolara e suscitando non poche preoccupazioni in vista del girone di ritorno. Di tutto questo ha parlato mister Stefano Di Benedetto nel post-partita.

PARTITA – “C’è rammarico e dispiacere perché volevamo chiudere bene l’anno, dando continuità alle tre vittorie precedenti. Non ci siamo riusciti e per questo ci siamo innervositi. Bisogna mantenere i nervi saldi e rimanere lucidi. Nel secondo tempo la squadra è rimasta volenterosa, ma per sfortuna abbiamo preso il 2-1 su una mezza situazione. In queste circostanze gli avversari si gasano, ma fortunatamente abbiamo pareggiato. Il nervosismo da parte nostra non è davvero necessario: il cartellino giallo si deve spendere bene per salvare un gol o per un’altra motivazione. Nell’arco dell’anno troppe ammonizioni potrebbero costare care. Non dobbiamo nemmeno trovare alibi se vogliamo crescere: bisogna lavorare ancora di più per ottenere dei buoni risultati. Nel complesso il Faenza non ci ha messo sotto, ma i loro due gol sono state due palle sporche che hanno saputo sfruttare meglio di noi. A tal proposito dobbiamo alzare il livello d’attenzione per evitare di subire reti di questo tipo”. 

Rispetto alla gara contro la Sampierana non siamo riusciti a riproporre la stessa prestazione. Noi abbiamo altre caratteristiche, quindi quando impostiamo il gioco sui lanci lunghi o sulle seconde palle spesso gli avversari sono un po’ più pronti di noi. Non siamo stati brillanti, quindi dovevamo fare assolutamente di più. Non voglio parlare dei singoli, perché siamo una squadra e così rimaniamo anche quando non arriva la vittoria. Ogni singolo deve dare un apporto importante, quindi in generale c’è bisogno di qualcosa di più. Noi prepariamo le partite giocando palla a terra, per servire i nostri attaccanti e costruire gioco. Chiaro che se il terreno di gioco è così sconnesso dobbiamo essere più duri, concreti e sporchi”.

MEZZOLARA – “La considero un’ottima squadra: contro il Sant’Agostino è stata molto cinica, soffrendo a tratti anche di più rispetto a quanto abbiamo sofferto noi oggi. Posso solo fargli i complimenti: sappiamo che per pareggiare questo livello dobbiamo fare di più”.

GIRONE D’ANDATA – “Questa prima parte di stagione ha nascosto delle insidie, perché c’è davvero un buon livello complessivo. Poi sappiamo che tutte le avversarie contro di noi alzano i giri del motore e ci danno ulteriore filo da torcere. Tutte quelle partite in cui non siamo stati all’altezza del nome che rappresentiamo sicuramente ci serviranno da lezione per il girone di ritorno, in cui confidiamo di non perdere altri punti. Sappiamo benissimo che nessuno ci regala niente, quindi dobbiamo spingere ancora di più per l’obiettivo che dobbiamo centrare”.  

COPPA – “Vedremo negli ultimi giorni come preparare il quarto di finale contro il Pietracuta, ma in questo momento la squadra è al completo. Giocheremo questa partita come se fosse una finale perché ci teniamo molto”. 

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