Le restrizioni per i tifosi della SPAL non si sono esaurite con i provvedimenti punitivi adottati dalle autorità in occasione delle partite contro Sanpaimola e Faenza. Anche la questura di Forlì ha infatti voluto dare il suo giro di vite in vista della gara contro il Fratta Terme del 6 gennaio, imponendo l’acquisto dei biglietti esclusivamente in prevendita e con presentazione di un documento di identità. Ma questo solo per il settore ospiti che potrà contenere fino a 600 tifosi.
La partita si giocherà al “Tullio Morgagni” di Forlì e i botteghini per la tribuna dedicata ai sostenitori biancazzurri rimarrà chiuso. Per cui i biglietti potranno essere acquistati fino alle ore 19 di lunedì 5 gennaio sul sito di Vivaticket al costo di 12 euro.
Al momento non è dato a sapere se questo rimarrà l’atteggiamento standard delle autorità nei prossimi mesi, ma il segnale che arriva da Forlì non sembra puntare nella giusta direzione. Dopo gli eventi del 15 novembre al “Gabrielli” di Rovigo, in cui ci fu un tentativo di accesso al campo da parte di alcuni ultras nel finale di Sant’Agostino-SPAL, pareva che le limitazioni alle trasferte dovessero comprendere solo gli ultimi due appuntamenti del 2025.
Da parte sua la Curva Ovest aveva fatto sapere lo scorso 13 dicembre di aver rinunciato a seguire la SPAL a Faenza anche solo fuori dallo stadio “Bruno Neri” (come invece era successo a Castel San Pietro nella trasferta precedente) per evitare di innescare ulteriori divieti e limitazioni. Dalla protesta non violenta degli ultras a Ravenna – attraverso degli striscioni appesi fuori dagli edifici che ospitano prefettura e questura – è scaturita una reazione che portato a denunce e procedure di Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) che rischiano di infliggere un altro duro colpo alla tifoseria organizzata.








