Giusto il tempo del tradizionale pranzo pasquale e poi di nuovo in campo per un’altra tappa importante della volata conclusiva del campionato. La serie B entra nei suoi ultimi due mesi con ancora tanti verdetti da stabilire, tra cui quello della corsa playoff in cui SPAL e Venezia si trovano impegnate. La squadra di Rastelli riceverà nel tardo pomeriggio di lunedì (ore 19) gli arancioneroverdi di Paolo Zanetti, apparsi in netto calo negli ultimi tempi a dispetto della bella stagione fin qui disputata. Per capire come stanno i lagunari abbiamo chiesto informazioni ad Alessandro Ragazzo, collaboratore de “La Nuova Venezia”:
A due mesi dalla conclusione della serie B il bilancio complessivo del Venezia non può che essere positivo: 13 vittorie su 30 partite giocate, meglio della squadra di Zanetti hanno fatto quelle di Novellino nella stagione 97-98 e quella di Prandelli tre anni dopo. I meriti di questi successi sono più dell’allenatore o della rosa allestita dalla società?
“A prescindere dalla sconfitta di venerdì sera contro la Reggina (0-2 al “Penzo”), per certi versi anche inaspettata, il bilancio è sicuramente positivo. La squadra è in piena lotta per giocare i playoff, quando invece nelle precedenti stagioni aveva sempre raggiunto la salvezza nelle ultime giornate. Il tutto, va ricordato, con grosse difficoltà. Indubbiamente quest’anno l’inversione è la conseguenza di un insieme di cose: un po’ la rosa, i nuovi elementi e un po’ la mentalità offensiva portata da Zanetti hanno dato vita ad un cambio di passo importante. Il Venezia è senza dubbio la sorpresa di stagione. Ultimamente il gruppo sta dimostrando grosse differenze di rendimento tra partite in casa e fuori casa, ma credo che riuscirà a lottare fino all’ultimo per inseguire il sogno promozione”.
Rispetto alle ultime due stagioni deludenti, quest’anno ci sono tutte le carte in regola per potersi giocare la promozione in serie A. Il secondo posto, fino a qualche giorno fa, era a soli tre punti: come si sta vivendo questo ritrovato entusiasmo in città?
“Credo che i tifosi siano contenti di quello che sta succedendo in questa stagione, magari un po’ meno per il rendimento visto al Penzo nelle ultime settimane, ma c’è soddisfazione. Nel complesso credo che il Venezia possa lottare per la promozione. Sul fatto che ci riesca, invece, ho qualche perplessità in più, dato che le promozioni dirette arriveranno da due tra Empoli, Lecce e Monza. Chi resterà fuori da questo gruppetto diventerà probabilmente la terza favorita per la promozione tramite i playoff. Inoltre, ci sono squadre probabilmente più forti di quella di Zanetti, come stiamo vedendo negli ultimi tempi”.
Tanti pregi ma anche qualche inevitabile difetto per gli arancioneroverdi, come ha dimostrato l’ultimo mese di marzo contraddistinto da alti e bassi. Quali sono i punti deboli di questa rosa?
“Collegandomi ancora alla partita di venerdì, direi che gli alti e bassi non sono finiti. La considerazione degli ultimi tempi è che la squadra sembra rendere meglio quando gioca lontano da Venezia. Vero che quest’anno parlare di fattore campo è abbastanza ininfluente, però è altrettanto vero che quando si gioca fuori casa sono gli avversari che provano a fare la partita e in questo senso il Venezia ne ha tratto vantaggio. Analizzando i reparti diciamo che qualche errore di troppo è arrivato dal portiere Pomini, che sostituisce il titolare Lezzerini infortunato fino a fine stagione. Ad ogni modo, il secondo portiere è stato anche determinante in diverse situazioni. Davanti l’assenza di Forte ha inciso pesantemente su tutto il reparto, perché Bocalon non sta rendendo secondo le attese e chi parte dalla panchina poco spesso riesce a dare un contributo decisivo nell’economia della gara”
Paolo Zanetti è un allenatore di cui si sta parlando ottimamente e addirittura è stato anche accostato alla panchina del Napoli. C’è qualche analogia con Dionisi, ex allenatore della scorsa stagione che ha lavorato altrettanto bene e poi se n’è andato tra le polemiche?
“La società ha intenzione di continuare con lui e ci mancherebbe altro visto il gran lavoro svolto. Non so se in questo momento sia in grado di fare il salto che ha fatto Dionisi l’anno scorso andando a Empoli, ma sicuramente in termini di risultati sta facendo meglio. L’ex tecnico s’è separato da Venezia con qualche polemica, quest’anno Zanetti trova invece il totale consenso dei tifosi per quanto sta facendo. Per l’identità che è riuscito a trasmettere fin da quando è arrivato qui in laguna. Se devo sbilanciarmi dico che lo vedo anche per l’anno prossimo sulla panchina del Venezia, poi sappiamo che il calcio è imprevedibile e può succedere di tutto”.
Nel mercato di gennaio la SPAL ha provato ad acquistare Francesco Forte, rivelazione stagionale e terzo miglior marcatore del torneo con 12 reti. Quanto è stato importante riuscire a trattenerlo? In vista di lunedì, riuscirà a recuperare dall’infortunio e tornare a disposizione del mister?
“La SPAL aveva fatto un sondaggio a gennaio e poi non se n’è fatto nulla. Come detto in precedenza, è un giocatore fondamentale, non solo in zona gol ma anche per come fa salire la squadra, per come la fa muovere e per come ricopre il ruolo di terminale offensivo. È il giocatore che negli ultimi anni è mancato al Venezia, perché la difesa è sempre stato uno dei reparti migliori nonostante le stagioni negative. È mancata invece la parte dalla cintola in su, come si diceva una volta. Quei giocatori in grado di buttarla dentro. Staremo a vedere se riuscirà a recuperare lunedì, il suo rientro sarebbe fondamentale per dare la scossa ad una squadra troppo altalenante”.
Il percorso inverso l’ha invece fatto Sebastiano Esposito, che a Ferrara non è riuscito ad imporsi. Come sono andati questi suoi primi mesi in laguna?
“Onestamente anche qui a Venezia sta facendo un po’ fatica. Se dovessimo essere a scuola il giudizio oscillerebbe tra il cinque e il sei, dove in quel sei c’è il suo primo gol realizzato due settimane fa a Monza. S’è visto qualcosa in fase di rifinitura, meno in fase conclusiva. Zanetti lo sta coinvolgendo e il giocatore non è assolutamente ai margini del progetto, però è innegabile che ci si aspetti qualcosa di più, perché i punti da qui in avanti varranno tutti il doppio. Il peso dell’attacco non può gravare esclusivamente sulle spalle di Forte ed Aramu”.
Che formazione vedremo lunedì sera al Paolo Mazza?
“Ci sono in pratica soltanto 48 ore per preparare la sfida di Ferrara. Credo che sulla corsia di sinistra ci potrà essere un cambio rispetto alla partita contro la Reggina, con Ricci al posto di Molinaro. A centrocampo gli uomini bene o male sono quelli: Maleh dovrebbe giocare, al pari di Taugourdeau e Fiordilino. Davanti ruota tutto intorno a Francesco Forte. Se riesce a recuperare dall’infortunio uno spezzone di partita è assicurato”.
PROBABILE FORMAZIONE (4321): Pomini; Ferrarini, Modolo, Ceccaroni, Molinaro (Ricci); Fiordilino, Taugourdeau, Maleh; Johnsen, Aramu; Bocalon (Forte).
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Seb. Esposito (a; Spal), Ala-Myllymaki (c; Ilves), Dezi (c; Parma), G.Ricci (d; Parma), Galazzi (a; Piacenza), Palsson (d; Thor Akureyri)
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Capello (a; Virtus Entella), Bertinato (p; Vis Pesaro)