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Un pareggio è sempre fonte di certo combattimento interiore nei giudizi post partita. Non fa eccezione Leonardo Semplici che, pur consapevole della grande prova dei suoi, non nasconde il rammarico per non aver sfruttato la grande occasione che si era creata oggi per portare a casa l’intera posta in palio. Dall’altra parte, Walter Mazzarri non ha perso l’occasione per un tirata di orecchi al direttore di gara.

LEONARDO SEMPLICI
Sicuramente oggi abbiamo fatto una bella gara, provando anche a vincere, ma purtroppo non sempre inserendo una punta in più si è più pericolosi. Siamo diventati più prevedibili, dando punti di riferimento. Spesso si pensa che con una punta in più si creino più occasioni, ma quella più nitida oggi l’abbiamo avuta con Valoti giocando nel modo che conosciamo meglio. Era giusto provare però, contro il Torino un’occasione simile non ricapita più. Per questo c’è un po’ di amarezza, ma allo stesso tempo faccio i complimenti ai ragazzi perché sotto l’aspetto mentale la squadra ha fatto una partita davvero bella, cercando il massimo risultato fino alla fine. Continuiamo su questa strada, con grande fiducia. La prestazione dei tre dietro è stata sicuramente ottima, ma bisogna dire che la squadra nel complesso è stata più attenta e corta, portando meglio pressione sui portatori di palla. In fase di impostazione, invece, loro ci venivamo a pressare alti, ma sapevamo di questa loro caratteristica, infatti ci siamo preparati in settimana, anche se poi non sempre siamo riusciti a mettere in pratica quanto volevamo fare. Rispetto al solito abbiamo spinto più con Fares a sinistra, ma semplicemente perché Manuel a destra è stato marcato meglio. Non sempre i giocatori possono ripetere le stesse ottime prestazioni. Quando la squadra gioca in questo modo però abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario, anche se di qualità superiore come il Torino, o come Atalanta e Inter. Se saremo uniti fino alla fine, questi ragazzi, che stanno dimostrando di avere gli attributi, ci porteranno a raggiungere l’obiettivo. Per quanto riguarda i singoli, ho scelto Missiroli in mezzo al campo perché ci dà una maggiore fisicità in quel ruolo rispetto a Schiattarella e Valdifiori che magari sono più abili in fase di palleggio e oggi ci serviva più quello. Paloschi ha giocato una bellissima partita, come Antenucci, in entrambe le fasi. Noi sappiamo che tutti possono essere importanti e che in campo devono correre dando tutto, facendosi trovare pronti in qualsiasi momento. Fares sta facendo progressi evidenti. È un ragazzo molto giovane, classe ‘96, sul quale la società ha investito molto e dobbiamo cercare di metterlo nelle condizioni di rendere al meglio. Poi la gente chiacchiera, ma non vede mai un allenamento e la domenica finisce per esprimersi a sproposito, mentre noi siamo nove persone nello staff e veniamo pagati per cercare di fare le scelte migliori. Murgia si è integrato molto bene, con soli tre allenamenti nella gambe, ma per questo bisogna dare grande merito a un gruppo che chiunque arrivi lo mette in condizione di rendere al meglio, spiegando quali sono gli obiettivi e cosa voglia dire vestire la maglia della SPAL. L’arbitro? Non è mio dovere parlarne e come al solito non giudico”.

WALTER MAZZARRI
In una partita così difficile il punto può starci, ma mi sarebbe piaciuto potermi giocare il finale in undici contro undici, facendo i cambi che avevo preventivato. Quella di Nkoulou è stata un’espulsione ingiusta, è stato spinto da Paloschi, poi è chiaro che, una volta persa palla ed essendo l’ultimo uomo, ha dovuto trattenerlo per non farlo andare in porta. Mi chiedo perché poi su un’occasione simile, nell’area della SPAL, non ci sia stato lo stesso metro di giudizio verso Belotti. A Ferrara comunque non è facile per nessuno, infatti anche l’Atalanta ha perso qui. Bisogna fare i complimenti alla SPAL, che è una squadra davvero ben organizzata. Sapevamo della loro veemenza, della loro fisicità con la quale vanno a prendere le seconde palle. Sicuramente poi siamo stati anche condizionati dall’ammonizione dopo pochi minuti di Ansaldi. Credo che la mia squadra nel complesso sia stata all’altezza, perché oggi in inferiorità numerica chiunque avrebbe sofferto mentre noi siamo anche riusciti a creare qualcosa con Baselli. Il bicchiere quindi, a parte l’episodio dell’espulsione, è mezzo pieno. Sui tanti falli credo non sia una cosa successa solo in questa partita, è una consuetudine nel calcio italiano. Bisognerebbe che gli arbitri lavorassero maggiormente per una tutela del gioco, ammonendo chi commette falli sistematici per ostacolare il gioco avversario e non distribuendo gialli nei primi minuti per ogni contatto finendo poi per condizionare le partite. Bonifazi? È forte, l’ho visto molto cresciuto”.



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