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Il pareggio col Torino va abbastanza stretto a una SPAL che ha mostrato un livello di ordine, combattività e idee chiare visto raramente con continuità al “Mazza” in questa stagione. I biancazzurri hanno interpretato nel modo più consono la partita per tutti i novanta minuti, non soffrendo mai contro un avversario sicuramente di qualità superiore come il Torino. Nel finale, con l’uomo in più, i ragazzi di Semplici hanno sfiorato anche i tre punti con un tiro di Valoti finito alle stelle. A livello individuale da elogiare la prestazione del più fresco ex di turno Bonifazi e un Missiroli a suo agio nel ruolo di regista.

VIVIANO 6,5 – Deve intervenire seriamente solo una volta, sul tiro da lontano di Belotti nel primo tempo, mentre nei restanti novanta minuti rischia quasi di annoiarsi. Con la palla tra i piedi non si fa troppi problemi nel lanciare, venendo meno a uno dei dogmi della gestione Semplici.

CIONEK 6,5 – Rischia grosso al 35’ quando, dopo aver reclamato un fallo, si vendica con un’entrataccia, inutile, sul numero nove granata. Nel complesso però gioca un’ottima partita insieme ai suoi compagni di reparto. (dal 31’ s.t. FLOCCARI 6 – Si posizione come trequartista alle spalle di Antenucci e Paloschi, ma di spazi ce ne sono pochi per incidere).

FELIPE 6,5 – Semplici sembra averlo scelto come perno difensivo centrale e, in questo ruolo, le sue prestazioni lievitano notevolmente di qualità. Il giallo nel finale però lo costringerà a seguire i suoi compagni dalla tribuna contro l’Atalanta.

BONIFAZI 7 – Dalle sue parti provano a cercare fortuna sia Zaza che Belotti, ma contro di lui, desideroso di dimostrare quanto la scelta dei granata di sia stata sbagliata, oggi non si poteva passare in alcun modo.

LAZZARI 5,5 – Non sembra essere nella sua giornata migliore, con un inizio troppo morbido, nel quale perde due brutti palloni nei pressi dell’area di rigore. Parte palla al piede per la prima volta dopo un’ora di gioco e dopo trova un po’ di più spazio: non crea grandi pericoli, ma tiene comunque in apprensione gli avversari.

VALOTI 6 – Corre tanto e fa tantissime piccole cose preziose nell’economia del gioco, ma commette anche due errori dal peso specifico notevole: nel primo tempo si fa rimontare dalla difesa granata su un’illuminazione di Kurtic, nella ripresa spara in curva un pallone che sembrava solo da scagliare in rete. (dal 34’ s.t. MURGIA 6,5 – Dopo un minuto dal suo ingresso chiude la porta in faccia a Baselli pronto a calciare a rete, salvando probabilmente il risultato).

MISSIROLI 6,5 – Dopo il positivo finale di gara a Parma, Semplici lo ripropone nel ruolo di regista e lui lo interpreta con grande applicazione, giocando facile e recuperando diversi palloni. Da menzionare il grande recupero difensivo al 23’ su Zaza, con la squadra sbilanciata.

KURTIC 5,5 – Con Valdifiori in panchina, i calci da fermo sono tutti suoi e, rispetto ad altri compagni, non li calcia nemmeno male. Troppo poco nel vivo del gioco però e un’ammonizione ingenua nel finale. Ci aveva abituati meglio, diciamo così.

FARES 6,5 – Subisce un sacco di falli, soprattutto nei primi quarantacinque minuti gioco. Il gol di Parma sembra avergli fatto bene al morale e ne sfiora addirittura un altro al 28’, quando viene anticipato all’ultimo da un difensore granata su punizione di Kurtic. Conquista anche diversi corner. Come Felipe, salterà la sfida di Bergamo per squalifica.

ANTENUCCI 6 – Sembra muoversi meglio in coppia con Paloschi e la buona volontà non manca, ma di pericoli veri non ne crea, calciando alto da buona posizione al 25’ e riprovando la prodezza nella ripresa.

PALOSCHI 6,5 – Nessuna occasione per lui in cui confermare la sua fama di cecchino, ma tanta generosità nell’attaccare la profondità e nel rincorrere gli avversari. Su uno dei tanti scatti della sua partita fa prendere il secondo giallo a Nkoulou.

SEMPLICI 6,5 – La SPAL di oggi, a livello di attenzione e intensità, è stata forse una delle migliori dell’anno. Lui sembra aver trovato l’undici che gli dà più affidabilità, confermando Felipe come perno centrale dietro e inventando, come gli era successo l’anno scorso con Schiattarella, Missiroli nel ruolo di regista



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